A Sant’Agata l’ultima presentazione del libro e docufilm su Lucio Dalla
SANT’AGATA (MASSA LUBRENSE) – Ultimo appuntamento della stagione con l’opera letteraria e il docufilm di Raffaele Lauro “Caruso the Song – Lucio Dalla e Sorrento” che il 4 settembre 2015, alle ore 19,00, sarà di scena in Piazza Sant’Agata nell’ambito degli eventi organizzati dalla Pro Loco Due Golfi per la XV Edizione del Premio “Salvatore Di Giacomo“. La manifestazione-evento avrà inizio con i saluti di benvenuto di Lorenzo Balducelli, sindaco di Massa Lubrense. Introdurrà, modererà e concluderà l’incontro, Donato Iaccarino della Pro Loco Due Golfi.
Interverranno il pubblicista Riccardo Piroddi, la ristoratrice Livia Iaccarino, il presidente dell’Associazione “La Fenice”, Nicola Di Martino e l’avvocato penalista Giuseppe Staiano. L’attore Giulio Iaccarino, Priore della Confraternita del SS. Rosario, leggerà alcuni brani dell’opera. A seguire, la proiezione del docufilm di Raffaele Lauro “Lucio Dalla e Sorrento – I Luoghi dell’Anima” (nuova versione). Nel corso della serata, il duo musicale “Michele e Isabella” eseguirà alcune tra le più belle canzoni di Dalla. Parteciperanno due delegazioni di amici di Lucio, provenienti da Barletta e da San Martino Valle Caudina. Lucio Dalla ritorna a Sant’Agata sui Due Golfi dove, sin dagli anni ’80, frequentava il “Don Alfonso 1890”, il ristorante di Alfonso e Livia Iaccarino.
Quando Lucio si recava, a pranzo o a cena, da loro, a Sant’Agata, era solito intrattenersi fino al pomeriggio inoltrato o a notte fonda, intrecciando appassionate discussioni con quei due irresistibili padroni di casa, sulla civiltà del cibo, sulla purezza dei prodotti tipici e sul condiviso timore che molti prodotti del territorio campano potessero essere condannati all’estinzione, insieme con l’amata cucina mediterranea. “Lucio condivideva la filosofia gastronomica di Alfonso Iaccarino – ha dichiarato Raffaele Lauro – e ne era affascinato per la semplicità e per la trasparenza degli ingredienti, pilastro della cucina mediterranea. La personalità creativa di Lucio e la sua ricerca musicale trovavano una perfetta consonanza nella personalità creativa e nella ricerca gastronomica di Alfonso, affiancato sempre dalla insostituibile Livia. Lucio ripeteva sempre che non avrebbe mai rinunziato, tra i tanti, a tre piatti di Alfonso: i ravioli al pomodorino fresco, basilico e caciottina di Sant’Agata; i panzerottini, a forma di cuore, di pasta cresciuta di grano duro e acqua, ripieni di ricotta, e le frittelle di fiori di zucchine dell’azienda agricola degli Iaccarino, Le Peracciole, una tenuta di antiche colture, aggrappata sul promontorio della Punta della Campanella, di fronte alla bellezza mozzafiato di Capri”.