Tutta la vera storia dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina
E’ di qualche giorno fa la dichiarazione del Sindaco di Meta Giuseppe Tito (PD) che l’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina non si farà più per decisione del neo-governatore della Campania Vincenzo De Luca. E giù applausi! Da altrettanti giorni un’altra piddina, Franca Rossi segretaria del circolo di Vico Equense, inneggia alla bocciatura del progetto dell’ex Presidente Caldoro esibendo i muscoli di una petizione di 3500 firme di Vicani pronti a difendere il “De Luca Rossano“.
Questi esponenti del PD plaudono a una non notizia visto che De Luca in questi giorni, parlando da presidente della Giunta Regionale e non più da candidato, ha solo annunciato di voler rivisitare il Piano di Riorganizzazione della Rete Ospedaliera approvato dalla Giunta Caldoro che, sempre secondo i Piddini, sarebbe stato bocciato dal Governo. Mentre l’atteggiamento della Rossi potrebbe anche trovare una giustificazione politica, la stessa cosa non può valere per il Sindaco Tito che, fino a prova contraria, non ha titoli per parlare a nome di tutti i Sindaci della Penisola Sorrentina nè di rappresentarli, nè di decidere che il progetto dell’Ospedale Unico debba essere accantonato. Perchè? In primis perchè lo stesso Tito ha votato, quand’era assessore, la delibera di Consiglio comunale N°6 del 4 Marzo 2013 che è un atto di indirizzo con cui l’Assemblea Civica ha deliberato:
1) di invitare l’ASL Na3 Sud e la Regione Campania a portare avanti la proposta di accorpamento in un unico edificio dei presidi ospedalieri di Santa Maria delle Grazie in Sorrento e De Luca Rossano in Vico Equense mediante localizzazione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina nel Comune di Sant’Agnello;
2) di invitare, altresì, il direttore generale dell’Asl Na3 Sud ad inserire detta struttura ospedaliera nella programmazione sanitaria aziendale;
La delibera è stata approvata con 13 voti favorevoli (Tito compreso) su 15 votanti di cui 2 si sono astenuti (Daniele De Martino e Antonino Russo).
Il Comune di Vico Equense ha approvato la delibera N°53 il 12 dicembre 2012, addirittura primo di tutti e sette i Comuni coinvolti nel programma, con le seguenti motivazioni e atti di indirizzo:
1) di chiedere formalmente all’Asl Napoli 3 Sud e alla Regione Campania di accogliere la presente proposta di accorpamento in un unico edificio dei presidi ospedalieri di “S.Maria della Misericordia” in Sorrento e “De Luca Rossano” in Vico Equense mediante localizzazione dell’Ospedale Unicio della Penisola Sorrentina nel Comune di Sant’Agnello;
2) di chiedere all’Asl Na 3 Sud in persona del direttore generale dottor Maurizio D’Amora che la struttura ospedaliera di cui trattasi sia inserita nella programmazione sanitaria aziendale;
3) di dare indirizzo al Sindaco quale componente dell’Assemblea dei Sindaci a fornire ogni collaborazione e supporto utile alla Direzione Generale dell’Asl NA3Sud , dott. Maurizio D’Amora, affinchè si realizzi l’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina nel Comune di Sant’Agnello;
4) Il Consiglio comunale di Vico Equense dà indirizzo all’amministrazione comunale nella persona del Sindaco di richiedere all’ASL Na3 Sud e alla Regione Campania che, nell’ambito della futura riorganizzazione dell’ospedale di Vico Equense De Luca Rossano, lo stesso sia comunque sede di PSA Pronto Soccorso Attivo adeguato alle esigenze e alla particoalre orografia del territorio; b) ai sensi del Piano Regionale 2010 l’attuale sede dell’Ospedale De Luca Rossano sia identificata come struttura atta a potenziare la rete dei servizi sanitari territoriali; c) sia garantito il mantenimento e il potenziamento del poliambulatorio di Moiano.
Tale delibera è stata approvata con 12 voti favoreli su 12 presenti. Assenti i consiglieri Balestrieri, Starace, Cinque, Buonocore, Cristallo.
Da quanto si evince sia Meta sia Vico Equense hanno formalizzato atti d’indirizzo alla Direzione Generale dell’Asl Na3 Sud e alla Regione Campania, cioè all’ex Presidente Stefano Caldoro, con la richiesta di dar seguito alla volontà espressa dai civici consessi da loro rappresentati. A questi vanno ad aggiungersi le altre 5 Amministrazioni, da Piano di Sorrento a Massa Lubrense con in più anche il Comune di Positano.
Procediamo in ordine temporale:
Il 14 dicembre 2012 è la volta del Comune di Sorrento il cui Consiglio Comunale approva la Delibera N°104 con 11 voti a favore, due astenuti (Schisano e Mauro entrambi del PD) mentre sono assenti i consiglieri: M. Coppola, E. Moretti, G.De Martino, G. Vittoria, A. Terminiello, E.S. Marzuillo, A.Acampora, A. Pane, G. Ciampa, R. Fiorentino. Che cosa delibera il C.C.?
1) di chiedere formalmente all’Asl Napoli 3 Sud e alla Regione Campania di accogliere la presente proposta di accorpamento in un unico edificio dei presidi ospedalieri di S.Maria della Misericordia in Sorrento e De Luca e Rossano in Vico Equense mediante localizzazione dell’Ospedale Unicio della Penisola Sorrentina nel Comune di Sant’Agnello;
2) di chiedere all’Asl Na 3 Sud in persona del direttore generale dottor Maurizio D’Amora che la struttura ospedaliera di cui trattasi sia inserita nella programmazione sanitaria aziendale;
3) di dare atto che per tali finalità, come in premessa specificato, è stato già redatto lo studio di fattibilità commissionato dall’ARIPS a seguito di iniziativa dei Sindaci della Penisola Sorrentina e Positano, condiviso con la direzione generale dell’ASL NA3Sud nella persona del dott. Maurizio D’Amora.
Segue il 21 Dicembre 2012 la delibera del Comune di Sant’Agnello che è stato commissariato e l’atto, sulla base dell’indirizzo favorevole espresso precedentemente dal Consiglio decaduto, viene assunto dal Commissario Straordinario, la dottoressa Rosa La Ragione. Identiche a quelle di Sorrento sono le richieste formulata al Direttore dell’Asl e alla Regione.
Il 28 dicembre 2012 è il Comune di Piano di Sorrento che approva la Delibera N°79 con 14 voti favorevoli. Assenti i consiglieri P. D’Aniello, Luigi Maresca, Giovanni Iaccarino. Identiche a quelle degli altri Comuni sono le tre richieste del Consiglio Comunale di Piano di Sorrento indirizzate all’Asl e alla Regione.
Il 21 Gennaio 2013 il Consiglio Comunale di Positano approva la delibera N°4 con le stesse tre richiesta all’Asl e alla Regione con 16 voti favorevoli e 1 solo assente, L. Vespoli.
Ultimo il Comune di Massa Lubrense che nella seduta del Consiglio Comunale del 14 marzo 2013 approva la delibera con 17 voti favorevoli e 2 astenuti (Giustiniani e Di Prisco). Anche in questo caso vengono confermate le tre richieste all’Asl e alla Regione.
L’11 aprile 2013 il Dr. Vincenzo Iaccarino, in nome e per conto delle 7 Amministrazioni Comunali trasmetteva gli atti approvati al Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud e tutti i Sindaci sottoscrivevano la lettera indirizzata al Presidente Caldoro e a tutti i diversi Responsabili della Sanità campana illustrando le motivazioni della loro richiesta di progettare l’Ospedale Unico. La lettera si conclude con la seguente affermazione: “...Per tutto quanto suddetto, i Sindaci della Penisola Sorrentina, superando finalmente ogni forma di campanilismo, con il solo scopo di tutelare Ia salute dei propri cittadini e dei loro ospiti (turisti), sottoscrivono ed accettano la nascita dell’OSPEDALE UNICO e chiedono alle SS.LL. un’immediata risposta tangibile a questa proposta“. Il Direttore Generale dell’Asl recepiva la richiesta dei Comuni nell’atto di indirizzo aziendale trasmettendolo alla Regione Campania e prevedendovi, appunto, la realizzazione del nuovo nosocomio peninsulare.
Si completava così un iter iniziato l’1 giugno 2011 quando in sede di Assemblea dei Sindaci presso l’ARIPS si decideva di intraprendere una strada condivisa da tutte le Amministrazioni del Territorio, di coinvolgere l’Autorità Sanitaria competente, ovvero la Direzione Sanitaria dell’Asl Napoli 3 Sud e quindi la Regione Campania, primo a livello della V Commissione Sanità, presieduta dall’On. Michele Schiano, quindi il Presidente della Giunta Regionale, l’On. Stefano Caldoro. In tutta questa vicenda se c’è stata una persona che non ha mai strumentalizzato (neanche in campagna elettorale) quest’operazione è proprio l’ex Presidente Caldoro cui onestamente va riconosciuto di aver accolto un’istanza unitaria del territorio costruita passo dopo passo sorpattutto grazie alla determinazione e al puntuale coordinamento di Vincenzo Iaccarino che ha concluso il proprio lavoro nel consegnare tutta la documentazione alla Regione Campania in attesa che essa adottasse le decisioni che poi in effetti ha assunto.
E’ politicamente scorretto, su questo argomento, accusare Caldoro e il centro-destra di aver strumentalizzato in chiave elettorale il progetto dell’Ospedale Unico, perchè è evidente che ciò non è avvenuto così come è evidente che se la proposta è stata inclusa nel Piano redatto dalla Regione, ciò è avvenuto nell’esclusivo rispetto dell’indirizzo e delle richieste espresse da 7 Amministrazioni comunali. Le quali hanno individuato nella realizzazione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina la prospettiva per garantire una migliore e più efficiente sanità al territorio, cioè a residenti e turisti. Oggi negare tutto ciò è assolutamente disonesto, incoerente e probabilmente dannoso per il futuro della sanità peninsulare che rischia così di ulteriormente degradare in attuazione di quanto previsto dal Decreto Balduzzi e che già classifica l’Ospedale di Sorrento come una struttura di base, assolutamente inadeguata a soddisfare le aspettative di quella buona sanità di cui tutti si riempiono la bocca, ma a chiacchiere.
Rinunciare all’Ospedale Unico, oggi, significa cancellare definitivamente, per la visione miope e interessata di pochi, la prospettiva di avere in futuro in Costiera una struttura moderna ed efficiente in grado di avere un impatto significativo non solo sui servizi sanitari pubblici, ma anche sull’indotto connesso alla realizzazione di un’opera così importante. Tito e la Rossi, da soli, non hanno alcun titolo per rinnegare l’indirizzo politico espresso dai Comuni della Penisola Sorrentina e Positano alla Regione Campania, da questa recepito e, di recente, fatto oggetto anche di una conferenza di servizi presso il Comune di Sant’Agnello. Il Governatore De Luca prima di affossare un progetto costruito in questo modo dovrà pensarci attentamente e soprattutto dovrà quantomeno pretendere dagli stessi Consigli una sopraggiunta e formale diversa volontà e, nel caso, dovranno spiegare le ragioni per cui hanno cambiato idea in merito. Diversamente cancellare l’Ospedale Unico dall’ipotizzata riorganizzazione della rete ospedaliera campana costituirebbe un atto di arroganza e un vero e proprio abuso di potere ai danni dei cittadini.
In tutta questa storia c’è un aspetto che merita di essere evidenziato e riguarda l’impegno profuso da Vincenzo Iaccarino nel ruolo affidatogli da tutti i Sindaci, in primis quello di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero di cui Iaccarino è stato per un periodo vice sindaco. Iaccarino ha dimostrato di saper fare al meglio il proprio lavoro politico e con determinazione è riuscito a istruire un procedimento amministrativamente ineccepibile. Lo stesso che si dovrebbe istruire per realizzare il Comune Unico della Penisola Sorrentina di cui tanti straparlano senza però mai entrare nel merito della problematica.
Anzi a riguardo la stessa assemblea dei Sindaci riunita all’Arips qualche anno fa aveva conferito incarico all’ex sindaco di Massa Lubrense, Leone Gargiulo, di cominciare a redigere una bozza di statuto del Comune Unico. E’ rimasto un sogno nel cassetto e tale purtroppo rimarrà per la semplice ragione che nessuno dei primi cittadini è pronto a rinunciare alla propria poltrona per affidare tutto nelle mani di un super sindaco di una grande Sorrento. Non prendiamoci in giro! Se la volontà politica unitaria è stata raggiunta sull’Ospedale Unico, lo si deve solo al fatto che si tratta di una scelta importante, ma che non pregiudica la sovranità istituzionale dei singoli Sindaci. Realizzare questo progetto, però, oltre ad assicurare alla sanità peninsulare una prospettiva d’eccellenza, potrebbe rappresentare la strada migliore per cominciare a ragionare davvero anche di Comune Unico senza il quale la Penisola Sorrentina ha davvero poco o nulla da sperare per il proprio futuro gestita com’è da una mediocre classe politico-amministrativa che ne sta depauperando risorse e territorio per soddisfare interessi particolari, in primis quelli propri come ci dimostrano le storie quotidiane e gli atti prodotti dai nostri Comuni.
Infine un dettaglio a beneficio dei detrattori dell’opera svolta in questi anni da Vincenzo Iaccarino su mandato dei Sindaci: a Piano di Sorrento l’atto sull’Ospedale Unico proposto alla discussione e all’approvazione del Consiglio comunale porta la firma del Sindaco Ruggiero che quindi, come massima autorità politica e amministrativa del Paese, si è assunto la responsabilità di condividere sin dal primo momento questo progetto affidandone poi la gestione al suo ex Assessore. Salvo poi ricredersi quando ha visto che cosa è riuscito a realizzare mettendo tutti d’accordo e riuscendo a far approvare tanti e tali documenti ufficiali su un argomento così importante, ma anche delicato. E questa è stata una delle ragioni per cui Ruggiero ha deciso di liberarsene anzitempo imbastendo quello che poi si è rivelato il fallimento del suo secondo madato.
2 commenti
francesco saverio ciampa
La buona fede di Vincenzo Iaccarino non si discute…e nemmeno quella di Giovanni Ruggiero…quello che fa “traballare” tutta la vicenda è l’impegno economico superiore a 100 milioni di euro lasciato da Caldoro e dalla sua giunta…guarda caso….ad un mese dalle elezioni…con tanti altri buchi di bilancio che, avrà pure ereditato, ma che sono, comunque da colmare…
Nicola mollica
Penso da medico e da uomo del PD che sia un delitto rinunciare all’ospedale unico della Penisola Sorrentina che potrebbe essere finalmente una risposta reale alle esigenze sanitarie del nostro territorio.
Siamo alle solite diatribe politiche e campanilistiche che passano sopra agli interessi dei cittadini.
Del resto sono le stesse che hanno condotto alla creazione di due plessi ospedalieri.
Per il costo ho sempre pensato che la gestione di tale ospedale sarebbe certamente meno cara di due mezzi ospedali che abbiamo ora è altresi sarebbe compensato dalla reale risposta alle esigenze non solo nostre, ma anche di quella parte della costiera amalfitana che grava sul nostro sistema sanitario .