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Mare inquinato, Claudio d’Esposito e WWF: “ben venga la grande onda…”

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Claudio d'Esposito
Claudio d’Esposito

Abbiamo incontrato Claudio d’Esposito, presidente del WWF Penisola Sorrentina, in questo afoso pomeriggio di luglio come sempre impegnato a lavorare sui più scottanti dossier per la salvaguardia dell’ambiente nei Comuni di competenza della sezione peninsulare dell’Associazione e che ne conta ben 11. Gli abbiamo chiesto un commento sul fenomeno “La Grande Onda” su Facebook, gruppo promosso da Laura Cuomo e rapidamente “esploso” in termini di adesioni  sempre su FB al punto da costituire addirittura un Direttivo per la sua gestione, tutto in una settimana mentre l’emergenza inquinamento del mare è tornata alla ribalta puntuale con l’inizio della stagione estiva.

“Che tanta gente si interessi della salute del nostro mare non può che essere un fatto positivo e che salutiamo con soddisfazione: vuol dire che anni di battaglie fatte e che continuiamo a fare contro i tanti, troppi nemici del nostro mare, almeno sono serviti a sensibilizzare le coscienze che oggi finalmente sembrano essersi risvegliate dal letargo in cui vivevano. Bene… Quindi lavoriamo con maggiore passione e soprattutto impegno per contrastare chi inquina il mare e per attuare sane politiche di tutela su cui bisgona mantenere costantemente elevato il livello di attenzione”. Neanche un mese fa il WWF della Penisola Sorrentina ha depositato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata un dossier di 200 pagine che ricostruisce dettagliatamente situazioni, eventi e interventi, crisi e tutto quanto l’Associazione ha documentato sulla grave situazione delle acque marine nel nostro golfo. Sarà compito della Magistratura entrare nel merito delle questioni e identificare i maggiori responsabili di una problematica per la quale, sia chiaro, non servono manifestazioni, convegni e altre inutili iniziative-passarella, quanto azioni concrete per identificare responsabilità e per porre in atto efficicaci iniziative utili a dare una risposta risolutiva ai problemi del nostro mare e più in generale delle acque.

“Mi auguro perciò che l’Onda possa servire a travolgere le troppe resistenze e reticenze di un sistema articolato e complesso, ma anche potente, dal quale dipende la salute del nostro mare e di tutti noi”. Indagando giornalisticamente su questo problema insieme al collega Luigi De Pasquale con cui stiamo realizzando questo speciale pubblicato sul web e sul settimanale “M&DSorrento“, ci stiamo imbattendo in una serie di problematiche sempre più complesse e che necessariamente devono venire alla luce se vogliamo parlare a ragion veduta di mare e di disinquinamento marino. Quello che fino a oggi abbiamo letto o visto rappresenta soltanto la punta di un iceberg il cui “mostro” sta tutto sott’acqua e a scoprirlo può rivelare “sembianze familiari” su diversi livelli, sufficienti a scoraggiare dal proseguire questa battaglia di civiltà oltre che di vivibilità.

Un commento

  • un cittadino qualunque che paga le tasse

    Una grave verita è che noi tutti immettiamo acque bianche e nere nella stessa conduttura quindi siamo tutti colpevoli ed i politici ed i tecnici comunali hanno assecondato questo sistena misto che poteva andare bene trent’anni fa non ora che col turismo di massa d’estate siamo in 200 mila

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