Quell’inferno di caldo e rumori alla Marina di Cassano

SANT’AGNELLO – La comunità di Marina di Cassano ha trascorso una notte d’inferno stretta nella morsa di un caldo che non dà tregua e di musica e rumori molesti che fino alle 4 del mattino hanno impedito di chiudere occhio a chiunque volesse rassegnarsi almeno a sopportare il caldo. Quello del giovedì sera è diventato un appuntamento fisso con la grande festa al Katarì che chiude i battenti solo alle prime ore dell’alba costringendo i residenti nel borgo marinaro a convivere con il frastuono della musica e le intemperanze dei partecipanti che ingolfano letteralmente la piccola area della Marina con auto e moto.

Un inferno esasperante per i decibel della musica e per il frastuono provocato da centinaia e centinaia di persone che trascorrano serata e nottata nella discoteca all’aperto. La situazione rischia addirittura di degenerare visto che nessuno fa rispettare le regole e la legge in materia di tutela della quiete pubblica, soprattutto nelle ore notturne. I residenti chiamano in causa il Comune di Sant’Agnello che deve imporre il rispetto della legge e vigilare che ciò avvenga, anche per la sicurezza generale visto che non è la prima volta che si verificano anche litigi e aggressioni di chi, avendo offuscata la mente per la stanchezza e per l’alcol, dà in escandescenze. Insomma Amministrazione Comunale e Forze dell’Ordine intervengano prima che la situazione degeneri anche soltanto per l’esasperazione di chi vive alla Marina e non può assolutamente sottrarsi a questi rumori molesti, ma ne subisce la violenza. In questo senso, la legge è chiara consumandosi di fatti un reato penale (art. 659 c.p.) visto che il disturbo incide sull’intera comunità di Marina di Cassano. Sui social intanto è già partito il tam-tam per il prossimo giovedì per cui è il caso che chi deve intervenga per tempo a far rispettare le regole.