Una riflessione a 360° sulla politica di Piano di Sorrento
Bisogna leggerla l’intervista di Gianni Iaccarino al settimanale Agorà per rendersi conto della situazione in cui versa la politica a Piano di Sorrento dopo 10 anni di amministrazione affidata al sindaco Giovanni Ruggiero e alla sua squadra di vecchi e più giovani ex democristiani che da trent’anni e passa occupano, con alterne fortune, lo scenario politico cittadino ed hanno la pretesa di continuare a fare il bello e il cattivo tempo dopo che hanno ridotto il Paese nelle condizioni che stanno sotto gli occhi di tutti. Va letto e commentato anche l’intervento del consigliere del PD Antonio D’Aniello che replica all’ex collega di opposizione Anna Iaccarino, ma per il momento è Gianni quello su cui dobbiamo ragionare anche perchè gli argomenti da lui trattati sono tutti scottanti.
La sicumera con cui Gianni Iaccarino assume la difesa del tecnico comunale, l’ing. Graziano Maresca, mentre l’inchiesta giudiziaria è appena agli inizi e le accuse formulate dal PM piuttosto pesanti e tutte da riscontrare, pone una serie di interrogativi e fanno di Iaccarino indubbiamente un prezioso testimone in favore di Maresca che sicuramente gli inquirenti dovranno ascoltare per acquisire, come si richiede nel giusto processo, anche prove e testimonianze a discolpa dell’indagato. Anzi l’auspicio è che il Consigliere Iaccarino renda spontanee dichiarazioni a riguardo anche perchè dimostra di conoscere retroscena circa la provenienza e le motivazioni delle denunce che, a suo avviso, avrebbero originato l’inchiesta. Non può passare inosservata la definizione di “clan” che Iaccarino attribuisce ai protagonisti di questa brutta storia con tutto il carico di significato che il termine ha in sè.
Se la colpa dell’inchiesta è di un clan rivale (quale?) è implicito che anche quello dell’ing. Maresca sia un clan di cui occorre conoscere la composizione trattandosi, nel caso, di un funzionario pubblico. Se un Amministratore commenta i fatti di cronaca politico-giudiziaria utlizzando tale terminologia, delle due l’una: o sa più di quel che dice o non sa esattamente quel che dice. Perchè è chiaro che l’autorità giudiziaria, venendo a conoscenza di tali dichiarazioni, è legittimata a chiedere a Gianni Iaccarino a quali clan intende riferirsi con le sue parole! Che poi Iaccarino ci metta una mano sul fuoco sull’operato di Maresca, con tutto il rispetto e la stima per Maresca, che sia estraneo ai fatti contestati lo dovranno decidere gli inquirenti e i giudici. Altrimenti dovremmo credere che questo blitz è stato il frutto di un colpo di calore della Procura e dei Carabinieri e non già la conseguenza di un’attività investigativa derivante o meno da denunce. Fino ad allora Maresca è da considerarsi innocente e bene ha fatto a rimettere immediatamente le proprie responsabilità all’Amministrazione in attesa degli sviluppi.
Passiamo alle valutazioni di ordine politico del ragionamento di Iaccarino che invoca la pacificazione (?) quale soluzione ai problemi che vive il Paese di cui dagli anni ’80, con alterne fortune e protagonismi, è amministratore e qualche responsabilità politica, perciò, la deve ascrivere anche al proprio impegno. Ci vuole discontinuità... Esprime così un giudizio negativo sull’Amministrazione che pure ha vinto le elezioni contro di lui col 77% dei consensi, ma salva dal disastro i principali attori di questi dieci anni: cioè Salvatore Cappiello, Rossella Russo e Francesco Gargiulo con cui praticamente lascia intendere vuole costruire la discontinuità rispetto a Ruggiero cui, anche se non lo dice esplicitamente, imputa le maggiori responsabilità del fallimento di questi anni!
La cosa sorprendente assai e che merita un’altra e articolata considerazione è che propria lui, Iaccarino, decide di seppellire il neonato movimento civico “Si…Amo Piano” pensato e pompato per mesi come la grande e unica novità per la discontinuità e per formare la lista per le prossime elezioni nel 2016. La disinvoltura con cui cancella dalla scena il Movimento e i suoi animatori è semplicemente sconcertante e un tanto preoccupante perchè prescinde da un approfondito mea culpa sugli errori commessi da lui e dai suoi alleati che pure tante ne hanno dette in questi mesi. Prima fra tutti proprio il vice sindaco Salvatore Cappiello, giunto addirittura ad invocare il successo elettorale di Vincenzo e Anna Iaccarino e a invitare il resto della compagnia a ritirarsi in buon ordine dopo il fallimento di questi anni.
E ora chi glielo dice al coordinatore del Movimento, Gaetano Maresca, che si è trattato tutto di un gioco e che Iaccarino ha deciso, tout court, che va tutto “resettato“? Non si può stare allegri sul livello del personale politico che pretende ancora di stare in campo senza essersi ancora reso conto di qual è la malattia e soprattutto non sa qual è la terapia da doversi applicare se si vuole dare una speranza al Paese di recuperare il recuperabile e di tentare una ripresa che richiederà tanti sacrifici e soprattutta tanta dedizione da parte di una classe dirigente consapevole e veramente all’altezza della situazione.
Ovviamente nel Iaccarino-pensiero non poteva mancare la critica sprezzante all’ex assessore Vincenzo Iaccarino che, in quanto ufficialmente candidato sindaco per conto del Movimento “Piano Oggi e Domani” fondato insieme alla collega Anna Iaccarino nel 2013, è la peste nera di Gianni Iaccarino e di tutto il suo variegato entourage di amministratori uscenti, aspiranti rientranti e sodali a vario titolo. Anche qui cerchiamo di fare un ragionamento sui fatti. Vincenzo Iaccarino, secondo la vulgata cara a Gaetano Maresca, è stato cacciato dalla Giunta da Giovanni Ruggiero nel 2013 riassumendosi in lui tutti i mali, le deficienze e i danni arrecati al Paese dall’avvento di Ruggiero alla guida del Municipio da ormai dieci anni a questa parte.
Questa gente tralascia un altro dato, un’altra decisione assunta sempre da Ruggiero prima della cacciata di Vincenzo Iaccarino: l’espulsione di Pasquale D’Aniello dalla Giunta che, a volerla dire tutta, Ruggiero non avrebbe voluto sin dal primo momento per ragioni mai ufficialmente dichiarate, ma a tutti ben note. La successiva decisione di D’Aniello di lasciare la maggioranza è stata consacrata con una lettera al Sindaco che andrebbe attentamente riletta oggi perchè emblematica del malessere che affliggeva la maggioranza e l’intera Amministrazione.
Liberatosi di Vincenzo Iaccarino il Sindaco, che intanto flirtava insieme a Cappiello con il Gruppo di Gianni Iaccarino di fatto assimilato alla maggioranza, non è mai riuscito a nominare un altro assessore a conferma di una sua reale, sopravvenuta debolezza politica aggravata da una serie di distrazioni che sicuramente hanno complicato la vita della maggioranza e dell’Amministrazione aprendo vere e proprie praterie all’azione dei due Oppositori. Ora checchè ne dicano i vari Ruggiero, Iaccarino, Maresca, Cappiello e compagnia sono loro gli unici responsabili della nascita di questo Movimento alternativo che ha rinsaldato la sola vera oppositrice del consiglio comunale, quella dell’avv. Anna Iaccarino, con l’espulso dalla maggioranza, cioè il dr. Vincenzo Iaccarino. Da un lato Ruggiero, letteralmente ossessionato dalla coabitazione col suo assessore, dall’altro Gianni Iaccarino altrettanto ossessionato dalla competizione interna con Anna Iaccarino vista in forte crescita di visibilità e di consensi nell’opinione pubblica, sono i veri responsabili politici dell’avvenuto incontro tra i due Iaccarino.
I quali, liberamente elaborando un progetto politico-elettorale alternativo, hanno deciso di intraprendere un percorso condiviso verso le elezioni del 2016 pur consapevoli di tutti i limiti, le difficoltà e le incognite che gravano su questa scelta, ma nello stesso tempo decisi e impegnati a produrre il massimo sforzo per conseguire un risultato positivo mettendo in campo sia un’efficace azione a livello amministrativo (facendo l’opposizione), sia e soprattutto attuando una specifica politica nella Città che ha dimostrato e sta dimostrando di riservar loro attenzione, di dargli credito e di riporre fiducia nella loro iniziativa. Ovviamente lo decideranno gli elettori se questa esperienza sarà meritevole di tradursi nella futura amministrazione della Città.
Nello scrivere questo percorso insieme ad altri Amici e Simpatizzanti all’insegna di una chiara alternativa all’Amministrazione Ruggiero-Gianni Iaccarino, Anna e Vincenzo hanno fatto quello che non riesce a fare tutta la bella compagnia dei Ruggiero Boys: liberamente e concordemente hanno scelto chi sarà il candidato sindaco, cioè Vincenzo Iaccarino, e stanno costruendo da mesi una lista di donne e uomini che condividono un progetto politico e amministrativo i cui punti salienti, apprendiamo dai diretti interessati, saranno presentati nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa perchè costituiscono un punto fermo di partenza, anzi l’asse portante, del progetto di rinascita dell’Amministrazione di Piano e del Paese.
Ci chiediamo e rivolgiamo il quesito anche ai nostri lettori: perchè tutto ciò è tanto insopportabile per tutta questa gente che, in un modo o nell’altro, sta da trent’anni e passa in Amministrazione, ha forti e dirette responsabilità su quanto fino a oggi è avvenuto nel Paese e soprattutto, almeno fino a questo momento, non è ancora daccordo su niente e su chi deve raccogliere il testimone sgarrupato dalle mani Ruggiero per raccontare un’altra bella favola a un Paese che proprio di favole e di prediche non ne vuole più sentire?
Quello che oggi serve a Piano di Sorrento non possono darlo i vari Gianni Iaccarino, Salvatore Cappiello e compagnia bella e cioè una classe dirigente che sappia innanzitutto recuperare il ruolo di governo e di controllo sul Palazzo per attuare un programma di interventi urgenti e importanti che si possono realizzare solo a determinate condizioni. Se pensano di riuscirci Iaccarino&Iaccarino lo devono dimostrare coi fatti e con le proposte che faranno e che, come tutti i Cittadini, valuteremo con la massima attenzione e senso critico. Gli altri che invece si dilettano nelle varie sagrestie a confabulare per cercare di quadrare il cerchio e trovare un candidato sindaco che non hanno e di formare la lista pensando solo a spartirsi i 5 posti di assessori disponibili nella futura Giunta, continuando così mostreranno soltanto di non essere all’altezza della sfida… Tanto, nel 2016, si volta pagina comunque!
2 commenti
Gennaro,orgoglioso elettore DC
Quanta nostalgia per la Democrazia cristiana di una volta con amministratori di una tale levatura che quelli attuali sembrano dei ragazzotti senza arte né parte, pronti ad azzuffarsi con calci e pugni come delinquentucci da strada…E nessuno che si prende la briga di mettere ordine. Abbiamo più volte richiamato Salvatore Cappiello a far rispettare i patti segreti: lui deve essere Sindaco e se Giovanni Iaccarino non si decide ad essere più concreto ed autorevole è meglio chiudere in anticipo questa esperienza amministrativa . Già abbiamo avuto nel lontano passato un commissario prefettizio per lotte intestine alla DC. Ero appena arrivato a Piano di Sorrento da Pompei. Ora a Piano i vari “clan” come li definisce il Consigliere Iaccarino hanno rotto la tregua e non c’è un onorevole Russo che riesce a chiudere in una stanza i contendenti per farli ragionare. Si son rotte le giarretelle come dite a Sorrento e tra poco si laveranno i panni sporchi in piazza con gran vergogna per una cittadina che ha avuto una sua dignità in passato. Che scuorno!!!
un cittadino qualunque che paga le tasse
Cari signori del palazzo la gente e’ stufa di pagare tasse e balzelli ma è stufa soprattutto di tanta arroganza e corruzione