Tito sull’alienazione del patrimonio: Io voglio passare alla storia di Meta…
META – “Voglio chiarire una volta e per sempre, senza fare la solita demagogia, le case sé sarà possibile saranno vendute agli attuali inquilini, a prezzi calmierati, e solo chi avrà la possibilità economica, se questo non sarà possibile, fino a che sarò Sindaco, nessuno si permetterà di mandare via nessuno, tutelero sempre le persone più deboli ricordando a qualcuno che sarò sempre uno di voi, a peppe lo troverete sempre e sempre dalla vostra parte dormite sogni tranquilli”. Così ha parlato il sindaco Giuseppe Tito con un post pubblicato su Facebook con l’intento di rassicurare i cittadini sul piano di alienazioni del patrimonio comunale.
Le preoccupazioni per la vendita del patrimonio pubblico, che negli intenti dell’Amministrazione dovrebbe fruttare circa 10 mln di euro, sono state espresse dai Consiglieri di Opposizione Laura Attardi e soprattutto da Antonella Viggiano. Una discussione interessante per i toni e per i contenuti e di cui consigliamo di leggere la delibera approvata dal Consiglio comunale (N°13 del 25/5/2015). A proposito dell’esigenza di fare cassa per il Comune con i proventi delle vendite il Sindaco dichiara: “Io purtroppo ho la mentalità dell’imprenditore. A fine anno, quando tiro il cassetto debbo vedere l’utile altrimenti mi metto con la canna sopra gli scogli a pescare”. In un successivo passaggio, di fronte alle preoccupazioni della Viggiano relative al depauperamento del patrimonio dell’Ente Tito illustra (da pag. 100 a 106) la filosofia che l’ispira: “… La stora è storia, Antonella, io la vera storia la voglio scrivere in questo mandato, altrimenti me ne vado a casa, Antonella, nel bene e nel male, assumendomi la mia responsabilità insieme alla mia squadra. Io sto cercando di cambiare alcune cose, voglio cambiare il paese, è una sfida, tra 4 anni me ne andrò a casa fiero di dire che ho voluto fare questo.
Io ho detto sempre in campagna elettorale che non accetto compromessi con nessuno. Io vi dico che oggi la strada che vogliamo perseguire è questa, domani saremo al giudizio degli elettori che diranno se siamo stati bravi ci riconfermeranno, se non saremo bravi ce ne andremo a casa”. E ancora: “… Per noi vendere Vico Scarpati può produrre questo, per voi va riservato come bene storico, sinceramente, Antonella, io mi sono letteralmente scocciato, credetemi, perchè in questi 20 anni, vuoi per la politica, vuoi per gli uffici, vuoi per le norme, questo paese non decolla. oi stiamo fermi, la gente sai che cosa si ricorda cara Antonella Viggiano? Si ricorda ancora le opere che ha fatto Luigi Trapani, mica si ricorda di Carlo Sassi, mica si ricorda di Bruno Antonelli, mica si ricorda di Paolo Trapani? La storia è storia, la storia ci insegna. In vent’anni, è brutto dirlo perchè ognuno fa la sua parte assumendosi delle responsabilità e delle scelte, condivise o non condivise, io ritengo che si può andare in questo senso qua”.
estratto di avviso di asta pubblica per alienazione di beni immobili comunali