Sant'Agnello,  Sorrento

Sanità, il Gruppo “Liberi e Uguali” scrive al Commissario dell’Asl Napoli 3 Sud

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liberi e uguali logoSANT’AGNELLO – Continua a tenere banco la polemica sul trasferimento da Sorrento a Sant’Agnello del Centro di Raccolta Sangue con la riduzione degli spazi disponibili per il servizio di assistenza ai malati oncologici. In attesa dell’ipotizzato accordo dopo l’incontro di qualche giorno fa che dovrebbe individuare altri locali disponbili presso la struttura di Sant’Agnello senza intaccare il presidio oncologico, a intervenire sulla questione è il Gruppo consiliare “Liberi e Uguali” di Sant’Agnello che si è rivolto direttamente al Commissario dell’Asl Na3 Sud: siamo stati costretti ad intervenire scrivendo al Commissario dell’ASL, sperando che prevalgano le ragioni che mettono al centro la qualità di cura ed assistenza dei pazienti.

“Si segnala alla S.V. uno sconcertante caso di cattiva gestione della sanità in Penisola Sorrentina a danno dei malati del nostro territorio. E’ in corso infatti un’operazione con aspetti da “manu militari” che prevede l’abolizione di spazi vitali per il DH di oncologia presso il Distretto Sanitario di Sant’Agnello per far posto al centro di raccolta sangue. Ciò non corrisponde a nessuna logica in termini di efficienza del servizio socio-sanitario e anzi causerà gravi e negative ripercussioni sull’assistenza ai pazienti oncologici, che in questi anni hanno potuto usufruire di un adeguato ed efficiente servizio senza dover ricorrere a devastanti trasferte. Avremo un doppio danno per l’utenza che da un lato si vede tolto dall’Ospedale di Sorrento il centro di raccolta sangue e dall’altro, cosa ben più grave, si vede sottratti al DH oncologia di Sant’Agnello spazi preziosi.

Sono inaccettabili e ingiustificabili sia il disagio che si viene a creare per questi pazienti fragili e sia le ripercussioni negative per l’operatività dell’Ospedale di Sorrento ove il centro di raccolta sangue è strettamente funzionale alle attività di pronto soccorso e sala operatoria. Senza considerare lo sperpero di danaro pubblico per realizzare, attrezzare ed arredare locali idonei ad accogliere il centro di raccolta sangue.
Il disagio che ne proviene è stato anche evidenziato dalla petizione sottoscritta da oltre mille cittadini che l’associazione “Diamo vita ai giorni” ha proposto in questi giorni e che vi sarà stata sicuramente trasmessa. Alla base di siffatta scelta si profilano motivazioni esclusivamente personalistiche che non corrispondono agli interessi della collettività associate ad una intollerabile ingerenza “politica”. Le chiediamo un autorevole e sollecito intervento”.

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