Elezioni e commenti/Quel 5% in meno è colpa innanzitutto del PD

Caro Direttore, ho molto apprezzato l’intervento di Raffaele Lauro che ha avuto il coraggio e l’onestà intellettuale sulle elezioni di Sorrento di chiamare le cose per nome e cognome. Voglio fare anch’io una riflessione perchè penso ci sia stato un “voto drogato“. Mi spiego: la gente ha mostrato di non voler capire nulla votando in massa per tutti gli assessori uscenti che hanno fatto il pienone dei voti, mentre gli altri candidati hanno ottenuto poco o niente. Se pesiamo i candidati delle liste di Cuomo con quelli delle liste di Marco Fiorentino non c’è paragone. I grandi portatori di voti stavano tutti dalla stessa parte, cioè con Cuomo, e non credo che Fiorentino non fosse consapevole delle enormi differenze tra i suoi e i candidati avversari.

Il risultato di Fiorentino, secondo me, è di tutto rispetto, a meno che vogliamo fingere di non capire dove sta il problema! Poteva ottenere di più, Marco, e con un 5% in più volare al ballottaggio? Sicuramente, ma questo 5% non lo doveva ottenere solo lui! Forse non è chiaro il peso del fallimento del PD di Ferdinando Pinto che penso sia stato “politicamente programmato” e ne sono prova le dichiarazioni fatte dallo stesso Pinto e pubblicate anche sulla stampa che vi allego. Ma dove pensava di andare con quella lista il Professore se non in aiuto dell’amico Peppino? Se solo il PD fosse stato più competitivo, oggi forse ci troveremmo a vivere un ballottaggio che davvero avrebbe messo la Città di fronte a una scelta decisiva! Cuomo e i suoi si preoccupavano proprio di questo e hanno fatto l’impossibile per vincere la gara evidentemente truccata! Non ne parliamo poi della candidatura di Gianluigi De Martino che non si è capito per quale ragione ha deciso di candidarsi.

Doveva immaginarlo che nessuno avrebbe mai scommesso su un risultato migliore della sua civica e avrebbe dovuto perlomeno allearsi con un altro personaggio che si è tenuto fuori, Giuseppe Stinga, che non si è capito perchè alla fine non ha dato il suo contributo diretto alle elezioni. Così Fiorentino è andato a immolarsi sull’altare del sacrificio! Stinga non doveva uscire di scena perchè sicuramente la sua presenza sarebbe stata sufficiente a far scattare, da sola, quel 5% di differenza. Il Movimento 5 Stelle, per come era messo, già è molto che ha raggiunto quei voti.

Purtroppo constato che la messa in scena del PD sorrentino continua ancora oggi: ho letto alcune dichiarazioni del segretario Francesco Mauro e mi sto scompisciando dalle risate per quel che osa dire, convincendomi ancora di più che su quel fronte si tifava Cuomo… Ora ci dobbiamo sopportare questa gente per altri 5 anni sapendo come agiscono e gli interessi veri che rappresentano. In più tutti protesi nella corsa alla successione di Cuomo. Per concludere voglio dire che è mancata all’appello anche l’intellighentia sorrentina che ha preferito turarsi il naso e accodarsi. O anch’essa è scomparsa affidando tutto nelle mani del papà del Sindaco, deus ex machina di tutto il sistema come ai bei tempi quando comandava e prima dello scivolone! Rimuoviamo la speranza e lasciamo campo libero agli eletti, anzi ai rieletti!

Cuomo non è il male assoluto nè Fiorentino il bene assoluto. Ma per come si sono messe le cose a Sorrento c’èra davvero bisogno di smuovere le acque: assai e non poco! Ora accontentiamoci di quello che ha passato il convento, cioè il popolo sorrentino, e almeno abbiamo il buon gusto di non lamentarci smettendola di essere ipocriti perchè il popolo ha votato!

G. P.

PinP: Ringraziamo il lettore per l’intervento e per l’acuto ragionamento che evidentemente meritava di più che non uno spazio nella rubrica dei commenti. Nell’esame del voto a Sorrento mancava questo aspetto e, ovviamente stante l’interesse, questo spazio resta aperto per qualunque altro intervento.