Sorrento

Sorrento, la Prefettura chiede spiegazioni al Sindaco su denunce che lo riguardano

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Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

SORRENTO – Siamo in campagna elettorale, ma la questione, per la sua rilevanza, non può sottrarsi all’esame e alla discussione e soprattutto al riscontro presso gli organismi preposti. La Prefettura di Napoli, con nota del 24 aprile 2015 a firma della dott.ssa Sergio, ha scritto al Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo chiedendogli di fornire spiegazioni in merito a 5 vicende che sono state rilevate e denunciate alla Prefettura e che riguardano proprio il primo cittadino. Vediamo di che cosa si tratta. Il 31 Marzo 2015 Rosario Fiorentino, presidente della Commissione Trasparenza, ha informato la Prefettura di Napoli di circostanze inerenti una presunta incompatibilità a carico del Sindaco ed ha segnalato cinque specifiche situazioni che, nella nota prefettizia, vengono richiamate.

: un presunto affidamento, con delibera di G.M. n°201 del 7/8/2014, del servizio di bigliettazione alla Conferenza S. Vincenzo de Paoli, presidente della quale risulterebbe essere la signora Amuro Rosaria moglie del Sindaco;

: presunte numerose richieste di contribuzione economica avanzate dall’Associazione Studi Storici Sorrentini presidente della quale risulterebbe essere l’Avv. Antonino Cuomo padre del Sindaco;

3°: aver conferito, con ordinanza sindacale n°292 del 9/9/2014, al Sig. Federico Cuomo, cugino del Sindaco, la qualità di esperto in materia di politiche sociali;

: la presunta elargizione di contributi pubblici alle Associazioni “Amiche del Museo Correale” aventi come legale rappresentante una non specificata parente del Sindaco e alla “Società Operaia di Mutuo Soccorso” avente come presidente il Sig. Carlo Cuomo zio del Sindaco;

La nota della Prefettura si conclude con un’ultima richiesta di informazioni e cioè: “è stato ipotizzato un presunto collegamento, se pure indiretto, della SV con tale Langellotto Giuseppe amministratore della società Edil Green srl incaricata della realizzazione di un parcheggio in Via Rota, sequestrato dalla magistratura”. La richiesta della dott.ssa Sergio: “…si prega la SV di voler fornire elementi informativi a riguardo”.

Ora non sappiamo se il Sindaco Cuomo abbia già risposto alla dott.ssa Sergio e soprattutto che cosa le abbia scritto. Certo appare assolutamente irrituale chiedere al diretto interessato notizie che lo riguardano ai fini dell’accertamento della veridicità dei fatti contestati. Innanzitutto perchè la Prefettura, sulla base degli atti dell’Amministrazione e delle visure societarie, non potendo saperlo avrebbe dovuto solo chiedere all’Amministrazione Comunale, in persona della segreteria generale, se le persone citate nelle segnalazioni e che rappresentano i sodalizi e/o le società interessato intrattengono o meno rapporti di parentela col Sindaco. Poichè il riferimento è ad atti formalmente prodotti dalla Giunta e dai dirigenti municipali l’accertamento non inerisce la veridicità o meno degli stessi, quanto la parentela dei beneficiati dall’Amministrazione a vario titolo o di cointeressamenti vari. Peraltro, come hanno ampiamente riferito le cronache, tali situazioni sono state anche oggetto di denunce alla Magistratura da parte di vari Movimenti Civici di cui, al momento, non si conoscono gli esiti. Certo si può affermare che i toni della nota prefettizia sono tutt’altro che ispettivi come ci si aspetterebbe da un’autorità che sovrintende alla trasparenza nella pubblica amministrazione.

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