Sorrento

Esclusiva/Vincenzo De Luca: vengo a Meta dal sindaco Giuseppe Tito

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Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Che il PD di Sorrento l’abbia presa male che figure rappresentative della sinistra e del PD peninsulare non lo sostengano nell’avventura elettorale sorrentina andava messo nel conto. Che poi il PD reagisse chiedendo alla Segreteria regionale del Partito di espellere personaggi del calibro di Rosario Fiorentino e Giuseppe Tito ha quasi dell’incredibile visto che non si comprende in nome di quale regola possono imporsi decisioni che non trovano alcun fondamento.

Rosario Fiorentino
Rosario Fiorentino

Ferdinando PintoAncora di più se, per tutta risposta, il candidato del centro-sinistra alle elezioni regionali, Vincenzo De Luca, decide di accettare l’invito di Giuseppe Titto a chiudere la campagna elettorale a Meta mercoledì 27 maggio 2015 all‘Hotel Alimuri, praticamente snobbando Sorrento e la competizione dove il Pd di Pinto è in lizza in una competizione estremamente difficile. Una ragione dev’esserci, forse anche due, per spiegare la scelta di De Luca. Certo è che ancora una volta Giuseppe Tito si conferma leader riconosciuto del PD metese e della Penisola Sorrentina e anche l’esito delle urne è destinato a confermarlo. Masticano certamente amaro gli altri esponenti del PD sorrentino e peninsulare, ma è un dato di fatto che Tito è sindaco del PD e guida il gruppo consiliare più consistente del partito forse nell’intera provincia di Napoli.

L’arrivo di De Luca a Meta fa calare il sipario sulla querelle politica sorrentina, mentre Tito, che ha pubblicamente dichiarato di sostenere Marco Fiorentino alle amministrative sorrentine, prepara la resa dei conti post elettorale in Costiera per affermare una leadership politica che, allo stato, nessun è in grado di contrastare e di mettere in dubbio. Davvero un brutto colpo per Pinto e Mauro costretti a incassare il colpaccio di Tito e la nuova filosofia di De Luca che guarda ben oltre i confini di partito per costruire la Regione del futuro. Dal canto suo Rosario Fiorentino neanche commenta l’iniziativa del PD di Sorrento nei suoi riguardi: ” Pinto sa bene come stanno le cose… Quando l’ho interpellato ha sempre dichiarato che non si sarebbe candidato, anzi l’ha escluso categoricamente! Ora non comprendo le ragioni di tale comportamento: non sono candidato e si è candidato mio figlio insieme a tutti gli altri candidati di “Insieme per Sorrento” che in autonomia e consapevolezza piena hanno scelto di sostenere Fiorentino sulla base della sua proposta programmatica – che ha recepito tante istanze del nostro Movimento – e sull’opinione condivisa che quella di Cuomo è stata una pessima amministrazione, sotto tutti i punti di vista e lo sa bene qualche esponente del PD che ci ha messo la faccia in questi anni per tentare di contrastare ilo malcostume politico di questa maggioranza”.

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