Elezioni, l’ultima domenica prima del voto
Domenica di campagna elettorale che prelude allo sprint che inizia lunedì in un crescendo fino a venerdì quando con i comizi conclusivi calerà il sipario sulla propaganda ufficiale. E’ scontato che il sabato pre-voto sarà frenetico per i candidati spasmodicamente protesi a raccatar voti in attesa della pronuncia del corpo elettorale che domenica 31 Maggio 2015 si recherà alle urne per le amministrative a Massa Lubrense e a Sorrento oltre che per le Regionali. A Massa la tensione è alle stelle perchè Staiano, al di là delle apparenze, sta risentendo dell’offensiva di Balducelli che incarna la novità e dà un senso a quel “voltiamo pagina” che tanto spaventa il successore designato di Leone Gargiulo. Filtrano anche malumori tra i candidati di Staiano che trovano porte chiuse per i voti di preferenza di cui, è scontato, farà incetta il sindaco uscente e candidato consigliere. L’obiettivo di superare i mille voti di preferenza è a portata di mano per Gargiulo che anzi punta ad andare oltre. E dove arriva Gargiulo non resta spazio per gli altri candidati anche perchè, è chiaro, gli elettori si mostrano più sensibili e propensi a sostenere il sindaco uscente.
Gli sforzi compiuti da Staiano in quest’ultima settimana non sembrano aver dato i risultati sperati, ma è chiaro che una campagna elettorale iniziata con un mese di anticipo (quando si pensava che la data delle elezioni sarebbe stata quella del 10 maggio) sta mettendo a dura prova tutti. Anche perchè gli sfidanti hanno il vantaggio della critica e della proposta, mentre lui, Staiano, deve dar conto dell’operato degli uscenti e rendere credibile il prosieguo della proposta amministrativa che necessariamente parte da quanto è stato già fatto, progettato, promesso! Per Balduccelli queste elezioni rappresentano l’ultima chance per spodestare il potere quasi assoluto di Leone Gargiulo che può contare su pedine fondamentali e relazioni trasversali anche rispetto ad altri realtà municipali. Patto con la Città gode però di un crescente consenso nell’elettorato massese che, a detta di molti acuti osservatori, starebbe attuando la tecnica del doppio gioco: promettere a Staiano per poi votare Balduccelli. A urne chiuse e scrutinio concluso si vedrà se le cose sono andate proprio così e se Massa Lubrense si ribella al tentativo di farne un feudo di Gargiulo concesso solo in prestito a Staiano.
Più complessa la situazione a Sorrento dove si arriva alla resa dei conti in questa settimana che ha visto Marco Fiorentino in forte recupero su Giuseppe Cuomo, con la messa nell’angolo del PD di Ferdinando Pinto che non è stato sin qui capace di ritagliarsi un ruolo credibile in questa difficile competizione elettorale. Le stesse critiche interne al PD peninsulare confermano che la corsa del Professore è ardua e appare priva di una logica e di una prospettiva coerenti visti anche i retroscena ormai ben noti e confermati nello stesso comizio di Pinto.
Quel che maggiormente dovrebbe preoccupare il PD è invece il crescendo di simpatie che il Movimento 5 Stelle di Rosario Lotito continua a registrare, ancora di più dopo il successo del comizio in Piazza Tasso con l’on. Luigi Di Maio che ha chiarito, per chi ancora ne avesse dubbi, che l’unica vera forza di opposizione, a livello locale e nazionale, è rappresentata soltanto dai 5 Stelle. Il PD non è in grado di intercettare quell’area di dissenso che troverà sicuramente nei 5 Stelle il naturale approdo dando vita, finalmente, a una nuova realtà politica in grado di contaminare positivamente tutta la Penisola Sorrentina.
L’obiettivo coltivato da Cuomo&Co di vincere al primo turno è diventato ormai un miraggio: sarà ballottaggio tra lui e Fiorentino, una specie di lotta fratricida il cui risultato sarà in ogni caso dirompente. Se vince Cuomo si consolida un gruppo di potere già abbondantemente sperimentato negli obiettivi e nei metodi che usa per affermarsi senza troppo premurarsi di curare gli interessi reali della Città. Se vince Fiorentino questo ceto politico-amministrativo sarà spazzato via per far posto a un sindaco che nuovo non è, ma che rinnoverà al 100% il consesso civico aprendo la strada a un nuovo progetto sulla scorta dei buoni risultati conseguiti negli anni passati. Del resto Cuomo&Co hanno poco o nulla da contestare a Fiorentino e continuano ad alimentare indirettamente la polemica sui fatti del primo maggio 2007 con l’auspicio che possa fungere da deterrente sull’elettorato cui vogliono trasmettere l’idea che il voto a Fiorentino è un voto senza prospettiva a causa del giudizio ancora pendente.
Proprio su questo fronte si inserisce la polemica ancora una volta rilanciata dal settimanale Agorà che ospita, ormai quasi con cadenza settimanale, articoli sull’argomento e, ultimo, l’intervento di Bruno Morelli, familiare delle vittime della tragedia, che addirittura sfida Fiorentino a un pubblico confronto sulla vicenda e sulle implicazioni giudiziarie (dopo aver già pubblicato un manifesto in Città contro il candidato sindaco). Non ce ne vogliano i Morelli, ma vien da pensare che si è di fronte a un uso strumentale e politico-elettorale della tragedia e inevitabilmente delle vittime. Il che finisce con l’allungare un’ombra sull’accaduto per il quale invece si attende l’esito della giustizia, la sola preposta ad affrontare questioni delicate e dove le parti si possono e si devono confrontare. Il tentativo di spettacolarizzare la vicenda a nostro avviso è un grave errore, suona irrispettoso per le vittime e danneggia solo i familiari, non certo Fiorentino che, senza volerlo, diventa a sua volta vittima di una vera e propria persecuzione per una vicenda cui potrebbe risultare anche completamente estraneo. Per questo la politica tutta rispetti queste storie tragiche che non sono sufficienti ad accecare la vista degli elettori nè servono a mascherare deficienze, carenze, omissioni e compromissioni esclusivamente connesse al mandato amministrativo di Cuomo che è giunto al termine.
Per quanto concerne le elezioni regionali anche qui l’esito è incerto, molto incerto. Se Vincenzo De Luca sembra favorito nella sfida a Stefano Caldoro, gli elettori manifestano in modo sempre più evidente un’insofferenza crescente nei riguardi del PD non solo per la questione degli impresentabili candidati nelle liste (ce ne sono anche in quelle di Caldoro), ma anche per le scelte fatte dal Governo con i pensionati, gli insegnanti e tutta una serie di fasce sociali che il PD sta mortificando senza restituire credito alla politica, alla buona politica. Anche su questo fronte si prevedono novità su come si schiereranno i vari protagonisti locali. Cuomo&Co dichiaratamente con Caldoro e Cesaro, Fiorentino con chi si impegna a rappresentare i problemi di Sorrento e dar loro soluzione.