Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, i Volontari della Protezione Civile dicono “basta”

Stampa

Peppe CoppolaPIANO DI SORRENTO – Su Facebook l’annuncio di Charly 57, alias Giuseppe Coppola, caponucleo del Gruppo Volontari del Nucleo Operativo Città di Piano di Sorrento della Protezione Civile: “Dal giorno 08.05.2015 DOPO 5 ANNI Il Nuclo ha sospeso il proprio servizio di vigilanza, prevenzione e interventi 24/24. Il Gruppo non è Operativo e gli uffici a via G. Maresca restano chiusi fino a nuovo aggiornamento. Per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Tecnico V Settore presso la casa Comunale“. Un comunicato stringato per annunciare la sospensione, se non addirittura la fine, di un’esperienza di impegno civico importante, ma vissuta sempre all’insegna del disagio per l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale a fare un passo decisivo a sostegno dei Volontari che, spesso, sarebbero entrati in conflitto anche con la Polizia Municipale, soprattutto da quando hanno cessato le attività di vigilanza stradale e di ordine pubblico a supporto dei VV.UU. cui per legge non possono sovrintendere.

auto protezione civileSul banco degli imputati finisce direttamente il Sindaco che ha sovrinteso al settore in prima persona. Alcune settimane fa abbiamo pubblicato un post che sempre Coppola aveva pubblicato sulla sua bacheca denunciando i mancati finanziamenti per le attività del servizio di protezione civile. Uno sfogo che, col senno del poi, ha portato alla cessazione delle attività. Secondo fonti attendibili però sarebbe in corso un’inchiesta della Magistratura su una presunta distrazione di fondi regionali destinati alla Protezione Civile e diversamente utilizzati dal Comune. C’è uno stretto riserbo sulla vicenda, ma nei giorni scorsi i Carabinieri avrebbero proceduto all’acquisizione di notizie e atti al Comune sentendo anche alcuni Volontari. In ballo ci sarebbe l’impiego di circa 40mila euro da parte del Comune per cui potrebbero esserci sviluppi tali da spiegare le ragioni di questa decisione assunta dai Volontari forse giunti all’epilogo di un’esperienza esaltante, ma scarsamente valutata dalla politica locale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*