Piano di Sorrento, esplode il caso della consigliera Rachele Castellano
PIANO DI SORRENTO – Era inevitabile, del resto ne abbiamo scritto qualche mese fa: sull’insorta incompatibilità della Consigliera Rachele Castellano la maggioranza ha creato un caso, anzi ha fatto un papocchio dove si ravvisa anche l’abuso d’ufficio (“Compie abuso d’ufficio chiunque ritardi un atto del proprio ufficio per assicurare ad altri un vantaggio che non vi sarebbe se l’atto fosse tempestivo“) perpetrato da funzionari e politici per evitare che la consigliera Castellano dovesse dimettersi dalla carica a causa della vertenza intentata al Comune oppure dovesse rinunciare alla lite. Così, come si apprende dalle notizie di stampa che hanno riaperto il caso dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale e dai resoconti della seduta, la vicenda ritorna alla ribalta delle cronache e finirà, fuor di dubbio, all’attenzione di diverse autorità perchè, è chiaro, che qualcuno ha barato e qualcuno è stato anche leso dal comportamento dell’Amministrazione per cui è determinato a volerci veder chiaro in questa storia che, per di più, allunga un’ombre di inaffidabilità sull’operato del Comune.
A tenersi fuori dai rischi è stata ancora una volta l’Assessore Rossella Russo che non ha votato il “debito fuori bilancio” che sanava la posizione della consigliera Castellano la quale, grazie agli artifizi posti in essere, ha visto addirittura venire meno l’insorta incompatibilità. Nella vicenda giocano un ruolo non secondario il vice segretario comunale Giacomo Giuliano (che poi è il coniuge dell’Assessora Russo) e il consigliere delegato al contenzioso Alberto Maggio che, stando a quanto si apprende, avrebbe omesso di effettuare i dovuti controlli sul caso. Sta di fatto che il debito è stato fatto approvare da Consiglieri e Assessori che non hanno avuto la forza di dire no al Sindaco Giovanni Ruggiero: quest’atto non doveva essere approvato in mancanza di una chiarezza sull’accaduto. Se ne sono dovuti assumere la responsabilità, mentre la Russo, assentatasi, si è messa al riparo da qualsiasi possibile rischio. Sul settimanale Agorà viene ricostruita dettagliatamente la discussione in Consiglio e oggi è stato diffuso un comunicato stampa cui, evidentemente, seguiranno altre iniziative da parte dell’opposizione consiliare.
La consigliera Anna Iaccarino sulla vicenda della presunta incompatibilità di Rachele Castellano punta l’indice contro la decisione del Sindaco Giovanni Ruggiero di chiedere agli uffici di verificare, dopo l’approvazione del debito fuori bilancio, se la Castellano che ha fatto causa al Comune corrisponde alla Rachele Castellano che siede in Consiglio comunale. “La trovata del Sindaco Ruggiero è un’offesa all’intelligenza, riesce ad esser peggiore della favola che Ruby è la nipote di Mubarak – ha dichiarato la Iaccarino – quel che però mi lascia ancora più sconcertata è il silenzio del Consigliere con delega al contenzioso Alberto Maggio. Non voglio mai credere che il suo compito si esaurisca alla lettura di una relazioncina ogni volta che si approva un debito fuori bilancio.
Immagino che quegli atti lui li studi. Ebbene, se avesse letto l’atto di precetto inviato da questa “sconosciuta” Rachele Castellano ci avrebbe trovato al suo interno sia i dati anagrafici che addirittura il Codice fiscale, se poi li avesse confrontati con i dati pubblicati nell’anagrafe degli eletti del sito comunale istituzionale, avrebbe potuto notare la esatta corrispondenza tra la “sconosciuta” ed il Consigliere comunale Rachele Castellano. Deduco non lo abbia fatto, altrimenti sarebbe stato in grado di replicare al Sindaco, dicendo che non c’era bisogno di fare alcuna un’ulteriore verifica, in quanto parlavano gli atti. Allora di cosa parliamo? Un Consigliere comunale che ha ricevuto l’incarico di occuparsi del contenzioso e poi dimostra di non sapere cosa accade nel suo settore che accidenti ce l’ha a fare quell’incarico? Tanto vale che lo rimette; in un paese normale funziona così”.
La Iaccarino, però, non risparmia critiche neppure al rappresentante del PD Antonio D’Aniello: “Il Presidente della Commissione trasparenza ci ha ancora una volta mancato di rispetto. Non so se non lo sa o se lo ha dimenticato, ma la sua è una figura di garanzia, tant’è che indicato scelto dalla minoranza. Ebbene il Consigliere D’Aniello al momento della discussione sull’argomento relativo al debito fuori bilancio da riconoscere in favore del Consigliere comunale Rachele Castellano, non ha trovato di meglio da fare che alzarsi ed andarsene. Un atto di grande eroismo politico. In due mesi che la vicenda è venuta fuori D’Aniello non ha speso una parola, non ha fatto un accertamento, non ha promosso un atto e, giunti in Consiglio comunale, ha optato per l’uscita dall’aula. Per lui vale lo stesso discorso che per Maggio, le sue dimissioni dalla carica di Presidente della Commissione trasparenza sono un atto dovuto”.
“Il problema – conclude la Iaccarino – non è l’incompatibilità di Rachele Castellano che, come ho detto in tutti i modi, ormai non c’è più, l’hanno pure di fatto pagata. Il problema è politico ed è altrove, senza considerare le responsabilità che sono a carico anche degli uffici. Questa storia, credo, non finisca qui”. Sulla stessa frequenza d’onda il collega di gruppo Vincenzo Iaccarino: “Quanto accaduto è molto grave e lede l’affidabilità e l’imparzialità della pubblica amministrazione che, da quanto accaduto, riserva corsie privilegiate a seconda dei casi e ciò la rende inaffidabile! Perchè ci si è comportati in questo modo bisognerà appurarlo sul piano squisitamente amministrativo e anche su quello politico perchè sembra si sia realizzata una “congiura” per consentire alla collega Castellano di dover scegliere se dimettersi o rinunciare al rimborso”.
A essere parte lesa in tutta questa vicenda è Gino Pontecorvo, primo dei non eletti della lista “In primo…Piano” che ha visto sfumare la sua possibilità di subentrare in consiglio comunale al poste della Castellano se il Consiglio avesse contestata l’incompatibilità. A questo punto è legittimo chiedersi se quest’operazione non abbia avuto anche una finalità politica: scongiurare proprio l’ingresso in consiglio di una persona che avrebbe potuto alterare delicati equilibri nel gruppo stesso e nei suoi rapporti con la maggioranza di Ruggiero. E’ evidente che la vicenda è più grave di quello che si vuol far credere ed è destinata ad avere sviluppi che potrebbere essere anche di tipo giudiziario.
Un commento
Gennaro, orgoglioso elettore DC
Indecente comportamento di tutta l’Amministrazione comunale, degli uffici e di parte di quella minoranza che cinguetta da sempre con Ruggiero. Imbarazzante difendere in tutti i modi Rachele Castellano parente di Gianni Iaccarino (altra situazione imbarazzante) che avrebbe dovuto essere capo dell’opposizione ed invece ha preso parte ad un accordo che dovrebbe portarlo a ricoprire la carica di vice sindaco insieme a Salvatore Cappiello Sindaco. Questa storia è nei bar da almeno un anno e crediamo cha Don Salvatore non mollerà avendolo conosciuto fin dai tempi del suo indimenticabile papà. Ruggiero sta combinando guai a non finire, non sappiamo come andrà a finire e se ci saranno risvolti giudiziari ma ne escono tutti male (politici e funzionari che avrebbero dovuto vigilare a cominciare dall’accortissimo Dr Giacomo Giuliano), a questo punto dovrebbe essere la Consigliera Castellano a dimettersi, a prendere la parola e a fugare ogni dubbio. Perchè restare lì inchiodata alla sedia, quali interessi, patti segreti ci sono sotto??? E fa bene il sig. Gino Pontecorvo consigliere mancato per una manciata di voti a protestare e a denunciare il caso anche alla magistratura