Sorrento: è resa dei conti nella giunta, tutti contro Stinga. Parla l’avv. Bardi
SORRENTO – La vicenda politica sorrentina si è incendiata per la decisione assunta dal sindaco Giuseppe Cuomo e da quattro assessori (Raffaele Apreda, Massimo Coppola, Mario Gargiulo, Mariateresa De Angelis) di approvare una delibera (la 116/2015) sul presupposto di far costituire il Comune di Sorrento contro Marco Fiorentino (ex sindaco) per la tragedia del 1° maggio e instaurare un contenzioso per il risarcimento (anticipato dal Comune di Sorrento alle famiglie delle due vittime) tale da pregiudicare l’elezione di Fiorentino a sindaco e addirittura la sua stessa candidatura quando ormai mancano 2 mesi alle urne. Un colpo di coda avvelenato di cui nessuno sentiva il bisogno, tant’è che due assessori, il vice sindaco Giuseppe Stinga e Federico Gargiulo, non hanno votato la proposta del Sindaco.
Il primo con un esplicito rifiuto e relativa non partecipazione al voto, il secondo disertando i lavori della giunta. Evidenti le ragioni della scelta che si fonda sull’illegittimità di tale deliberazione vista l’estraneità del Comune al giudizio in quanto Fiorentino è imputato, con giudizio pendente in Cassazione, non nella qualità di sindaco, bensì di Ufficiale di Governo per cui si è costituito in giudizio il Ministero dell’Interno. A leggere la cronaca odierna di Metropolis (che ieri ha avuto il “privilegio” di anticipare la decisione assunta dalla Giunta il primo aprile) gli Assessori Raffaele Apreda e Mario Gargiulo hanno praticamente messo spalle al muro il Cuomo dopo il rifiuto di Stinga a votare la delibera: o noi o lui, altrimenti non partecipiamo alle riunioni di giunta scrive il giornale.
Inoltre i due pretenderebbero da Stinga un chiarimento circa le sue intenzioni per le amministrative dopodichè se resta con Cuomo, ok, altrimenti fuori dall’esecutivo. Che Stinga sia considerato estraneo all’entourage di Cuomo è evidente e non da oggi. Fino all’ultimo il Sindaco ha evitato di giungere alla resa dei conti col suo vice, ma ora che il gioco si è fatto duro sarà impossibile per Stinga soprassedere ulteriomente nella decisione e per Cuomo&Co rinviare ulteriormente la verifica. Ormai le strade si sono evidentemente separate e occorre dare atto a Stinga di non essersi adeguato per mero calcolo personale all’approvazione di un atto destituito di fondamento e illegittimo come spiega l’avvocato Gherardo Bardi, legale del Comune di Sorrento, nell’intervista che abbiamo realizzato proprio per cercarne di capire di più su questa storia che rischia di far passare in secondo piano i problemi seri della Città. Interpellato, l’ex sindaco Marco Fiorentino ha espresso solo stupore e profondo rammarico per un’iniziativa squisitamente politica e personale che mortifica l’Amministrazione: “Io continuo a confrontarmi sui problemi della città, quelli su cui Cuomo e compagni non vogliono dar conto e per questo cercano di spostare la fiscussione su altri piani manipolando l’opinione pubblica...”.
2 commenti
ENRICO
Ho letto l’articolo, ho seguito attentamente l’intervista dell’Avv. Bardi e ho dedotto che Sorrento ha fatto un’altra pessima figura o meglio di “merda” dinanzi al mondo intero (YOUTUBE.it.). Tutto demerito di personaggi che non amano Sorrento ma che, grazie ad amministratori incapaci, impongono la loro autorità sui sorrentini, ai quali chiedo: Vi sta proprio bene tutto ciò? Pensate a quale futuro state riservando ai vostri figli?
Matteo
Cacciate i Cuomo e il suo clan.