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Meta, la ringhiera del nuovo belvedere…senza autorizzazione ambientale

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Il belvedere post-lavori
Il belvedere post-lavori

Il Belvedere com’era

META – Sottoponiamo all’attenzione della Consigliera Arch. Antonella Viggiano e del suo Gruppo Consiliare un intervento realizzato dal Sindaco Giuseppe Tito in Via A. Cosenza località Stella Maris dove il parapetto in pietra è stato sostituito con una ringhiera in ferro che ha modificato lo stato dei luoghi con una spesa di circa diecimila euro, somma resasi disponibile a seguito dell’alienazione immobiliare approvata a dicembre. La ragione dell’intervento, stando all’oggetto della delibera, è determinato da presunti “motivi di sicurezza“.

Le Consigliere Attardi, Viggiano e Maresca
Le Consigliere Attardi, Viggiano e Gargiulo

Poichè i lavori effettuati con urgenza hanno modificato in modo sostanziale lo stato dei luoghi è evidente che l’intervento, ancorchè dettato da ragioni di sicurezza tecnicamente documentati, doveva fondarsi su un progetto e soprattutto su un’autorizzazione da parte della Sovrintendenza BB.CC.AA. cui però non si fa riferimento negli atti. L’interrogativo è legittimo visto che qualsiasi Cittadino voglia effettuare questo tipo di lavori deve disporre del relativo parere ambientale rilasciato dalla Sovrintendenza. Se è così, allora, al Sindaco Tito va riconosciuta l’audacia nell’aver riformato la disciplina urbanistico-paesaggistica vigente visto che il Comune ha potuto modificare sensibilmente lo stato dei luoghi senza premurarsi di ottenere l’autorizzazione a farlo. Attendiamo perciò dalla Viggiano&Co una conferma o una smentita di quanto sopra in modo da inquadrare correttamente la problematica e, nel caso avesse ragione, complimentarci col Sindaco Tito per la coraggiosa iniziativa intrapresa che apre la strada a tutta una serie di interventi sin qui irrealizzabili.

Un commento

  • giovanni

    scusate, ma c’è un progetto di questo lavoro o si sono svegliati una mattina e sono andati a… mettere mano? I vigili urbani hanno controllato e l’ufficio tecnico? insomma non è che il Comune può fare quello che vuole e i cittadini devono sottostare alla regole!

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