Polemiche e politiche, D’Aniello dà manforte a Ruggiero contro Elefante
Nel duro scontro dell’immacolata tra Antonio Elefante (ingegnere ex capo dell’UtC di Piano di Sorrento e da un anno circa assessore al Comune di Vico Equense) e il sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero in merito alla dichiarazione sull’esistenza di un sistema-Piano sul modello di quello romano, non si può non registrare l’intervento di Antonio D’Aniello, consigliere del PD a Piano di Sorrento che ha dedicato un post sul suo blog all’accaduto. D’aniello ha voluto ironizzare intitolando il suo intervento “Il barrito di Elefante” e lanciandosi in una considerazione che appare oggettivamente superficiale e banale. Questo per una ragione molto semplice: perchè nè D’Aniello, nè il Sindaco Ruggiero, conoscono esattamente a che cosa abbia fatto riferimento Elefante nel suo intervento che non sarebbe uno sfogo sbattuto per noia sulla rete, ma la sintesi di un’iniziativa di denuncia già formalizzata nelle sedi competenti.
La stessa replica di Elefante all’intervento di Ruggiero chiarisce alcuni aspetti di una vicenda inquietante per quello che potrebbe riservare, stupefacente per la superficialità con cui l’hanno tratta il Sindaco e il consigliere del PD ergendosi a difensori non si capisce bene di chi e di che cosa e rivolgendo invece insinuazioni e accuse neanche tanto larvate (riprese anche da qualcuno su FB) all’indirizzo dello stesso Elefante. Nessuno che, prima di parlare, abbia ritenuto di chiedere al diretto interessato (fino alla settimna scorso osannato per essere riuscito a demolire il Mostro di Alimuri dimostrando che certe cose nella pubblica amministrazione si possono fare se si sa come muvoersi e se si hanno chiarezza di idee e conoscenze tecniche adeguate) di spiegare le ragioni di un annuncio così forte. Non fosse altro per il fatto che come Ruggiero e D’Aniello anche Elefante è un amministratore pubblico in carica. Per di più vantando un’antica e approfondita conoscenza dell’Amministrazione pianese, dove ha svolto la funzione di Capo dell’UtC, se qualcosa l’ha denunciato deve averlo fatto con cognizione di causa. Qui non si assumono le difese di chicchessia o si condanna qualcuno: semplicemente si evidenzia che certe questioni vanno trattate nel modo giusto proprio sul piano della formalità visto che Ruggiero, per esempio, ha diffuso un comunicato stampa che mette sotto accusa Elefante non si sa bene in virtù di quali conoscenze. Idem per D’Aniello che, dimenticandosi di essere immeritatamente il Presidente della Commissione Consiliare per la Trasparenza (visto che non ha fatto nulla sin da quando è stato nominato) si è lanciato in una difesa d’ufficio che neanche il suo Leader Renzi si sarebbe sognato di fare visti i tempi che corrono e che in ogni angolo si annidano delinquenti, cialtroni, ladroni, malfattori e mafiosi direttamente investiti di funzioni politiche e pubbliche o conniventi con la politica e con l’imprenditoria mafiosa!
Avrebbe invece fatto bene D’Aniello, nella sua qualità di Presidente di una Commissione evidentemente inutile per come non è stata fatta funzionare, ad approfondire la questione, magari interpellando lo stesso Elefante per apprendere le ragioni della sua denuncia e regolarsi di conseguenza. Tantio per non doversi eventualomente ricredere e scusarsi se emergesse qualcosa! Invece tutti a parlare e a sparlare senza neanche tentare di capire prima che cosa sta succedendo in questo momento nel Paese e nel Palazzo che, ricordiamolo, tutto indenne da tristi vicende non lo è. Ci sono momenti in cui si richiede l’assunzione piena di responsabilità a un amministratore peraltro di opposizione che è chiamato a vigilare sull’operato della pubblica amministrazione piuttosto che ritagliarsi uno spazio di visibilità e con esso di gestione. Come finirà la storia dipende solo da Elefante perchè gli altri protagonisti sembra che neanche sappiano di che cosa si sta parlando. In altri tempi una certa politica si sarebbe fatta carico di approfondire e di verificare nell’interesse generale, senza imbracciare scudi e sciabole a difesa di un sistema che, ormai è assodato, non è per nulla impermeabile in nessuna parte d’Italia al malaffare e al malgoverno della cosa pubblica. Altrimenti come ce lo aggiudicavamo il primato europeo di nazione più corrotta.
Un commento
Babbo Natale nero nero
Vorrei sapere da tale Antonio d’Aniello – da non confondere con quel galantuomo che è Pasquale d’Aniello- cosa ci fa al comune? E’ un consigliere di opposizione che abbiamo scoperto, leggendo l’articolo, ricopre anche l’importante ruolo di Presidente della Commissione trasparenza. I casi sono due: o ci è o ci fa…o è un totale sprovveduto inadatto a ricoprire tale ruolo, tanto da non accorgersi di quel che accade sul comune di cui si parla tutti i giorni in ogni angolo del paese. Se le voci nei bar sono veritiere si prepara un grosso scandalo a Piano di Sorrento che… cammina su quattro ruote…Conosciamo l’architetto Antonio Elefante perché lo abbiamo votato quando si candidò al Comune di Piano come Sindaco. Perse perché si disse è uno “straniero che viene a comandare a Piano”.Si è vero è di Castellammare di Stabia, terra una volta assai felice ora in declino da tempo ma la sua gente migliore- e l’architetto è tra questi- sanno il fatto loro e se ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria vuol dire che ci sono gli estremi per mandare a casa questa amministrazione, altro non c’è da aggiungere.