Ecomostro di Alimuri, i Vas all’attacco dell’Assessore Antonio Elefante
I VAS, il Circolo VAS di Vico Equense “Giovanni Esposito” furono i primi a smascherare e denunciare all’informazione un accordo scellerato che nel 2007, stava per concludersi tra la famiglia Normale/Cozzolino e comune, provincia, regione e ministero dell’ambiente (allora Rutelli), che prevedeva la demolizione dell’ALIMURI (di proprietà Normale/Cozzolino ) in cambio della ricostruzione di una volumetria pari a quella che si demoliva in un’altra zona del comune di Vico. Il patto – denunciato e scoperto saltò. I VAS allora si opposero a quella demolizione che si sarebbe dovuta fare a quelle condizioni.
Dopo 7 anni L’ALIMURI ritorna alla ribalta: presentato come un evento mediatico. Anche oggi – in qualità di coordinatore del circolo- denuncio la pretestuosità di questa operazione pagata con i soldi dei cittadini per una demolizione che si presenta piena di lacunosità e ambiguità. La demolizione viene fatta in danno, è vero, ma i proprietari hanno già presentato ricorso esibendo una licenza edilizia mai decaduta o contestata. L’avvocato Starace di In Movimento per Vico in un confronto con l’assessore Elefante dice che si rischia un maxirisercimento, ai VAS invece, quello che l’avvocato Starace paventa come rischio sembrerebbe quasi un patteggiamento tra le parti, insomma un accordo che non scontenterebbe nessuno.
Inoltre non è chiaro quale sia la società ( s.r.l.) titolare della proprietà la SA.AN. o la SI.CA. e questa non è una cosa di poco conto per un eventuale richiesta di onorare il debito col Comune che ha anticipato con soldi della Cassa depositi e prestiti e pagato dai cittadini. Relativamente poi alla demolizione, in un primo momento non si era parlato di micro cariche e invece, guarda un po’, ha vinto una ditta che userà per la demolizione proprio questo procedimento. Infine non è chiaro cosa si farà su quell’area con i materiali di risulta che, all’interno del progetto si è detto, saranno riutilizzati.
I VAS sono sempre stati sostenitori della creazione di un’area ripiantumata a macchia mediterranea, contro chi vuole la costruzione di in complesso turistico ( presente anche nel vecchio accordo) in una zona ad alto rischio idrogeologico. Ma tutto questo non è ancora chiaro e nessuno si premura di dipanare questi dubbi e questi interrogativi. Dunque i VAS non sono per la non demolizione, come menzogneramente è stato dichiarato dall’assessore Antonio Elefante e dai suoi corifei,
Sono per la demolizione, ma una demolizione sostenuta dalla chiarezza e dalla trasparenza di un’operazione che invece, fatta passare come una vittoria per l’ambientalismo, sembrerebbe nascondere altri fini.
E’ vero che dopo quasi sessant’anni si demolisce un esoscheletro, che nel passato fu una vera e propria violenza per quella costa, ma oggi questa stessa costa è stata e continua ad essere sfigurata da ben più pesanti ecomostri sui quali questa stessa amministrazione tace .
Per i VAS non è convincente tutto il rumore mediatico pseudo ambientalista organizzato con soldi pubblici per celebrare l’amministrazione di Gennaro Cinque nota per aver distrutto ettari interi di uliveti e agrumeti per realizzare parcheggi interrati ovunque, la peggiore che il territorio equense abbia mai avuto, o per le glorie personali dell’ing. Elefante noto costruttore che pure non ha avuto la mano leggera in Penisola sorrentina. Perché la stampa non racconta queste cose? Perché non chiede agli interessati (proprietari e demolitori) di chiarire questi punti oscuri? Dunque i VAS non parteciperanno all’avvenimento ( anche perché non li ha invitati nessuno, cosa che invece è sta fatta per Lega Ambiente, per WWF e per Italia Nostra), un avvenimento che dietro l’apparenza della luminosa e chiassosa festa “ambientalista” nasconde ancora inquietanti e pesanti interrogativi e prendono le distanze da questa kermesse, nella quale la tutela dell’ambiente diventa solo un abito di facciata per mascherare quello che invece sembra essere un succulento affare per le parti, garantito e pagato da soldi pubblici.
VAS Circolo “Giovanni Esposito” , Vico Equense
2 commenti
Ettore l'uomo qualunque
Diciamola tutta non sembra vero che uno dei principali ideatori di boxlandia – ritenuta dagli ambientalisti e dall’opinione pubblica – la più grossa speculazione edilizia del dopoguerra in penisola sorrentina favorita e permessa, però, da leggi dal “doppio volto”, facilmente aggirabili ed interpretabili secondo il comodo dello speculatore di turno… sia diventato, con una conversione a 360 gradi degna dell’Innominato di manzoniana memoria, il portabandiera di un’operazione non solo mediatica ma sostanzialmente amministrativa (infatti riveste il ruolo di assessore ai lavori pubblici di Vico Equense) a difesa di uno degli scorci in assoluto più suggestivi della penisola sorrentina, non a caso scelto nel 1961, prima dello scempio ambientale, per girare la scena finale di uno dei tanti peplum “Ercole alla conquista di Atlantide”. Anche il nostro Antonio Elefante, che avrà mille difetti e ne avrà fatte tante mettendo il suo genio al servizio del partito del cemento, grazie ad una conversione che fino a prova contraria ci sembra, e la dobbiamo considerare, sincera e non possiamo che rallegrarcene – se siamo intellettualmente onesti con noi stessi- ha dovuta combattere come Ercole per superare le fatidiche dodici fatiche contro la burocrazia ad ogni livello, il Ministero, la Regione, la Provincia, il Comune, con le loro omertà, complicità, apatia, ignoranza, integralismo bigotto e tutto quello che di peggio riesce a generare un vecchio modo di fare politica del territorio. Se chi è ancora bastian contrario e pieno di sospetti dovesse aver ragione (che il lupo si è solo travestito da agnello) ce lo dirà la storia dei prossimi anni. Per ora un risultato c’è stato (il mostro il 30 novembre verrà giù e non verrà ricostruito da nessuna parte, come avrebbe voluto un accordo del 2007 proprio con un ministro che avrebbe dovuto invece difendere l’Ambiente) e cosa più importante il genio di boxlandia sarà al servizio dell’ambientalismo e questo non può che rallegrarci…Abbiamo sempre fatto il tifo per l’Innominato e certo non per Don Rodrigo…o i Don Abbondio di ieri e di oggi…
raffaele
Il meglio é nemico del bene. Perciò godiamoci il ripristino e la manifesta volontá di fare