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PD in campo contro la Gori, interventi dell’On. Bossa e Marciano

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Luisa Bossa
Luisa Bossa

Gli arretrati che la Gori ha chiesto agli utenti diventano un caso politico che approda in Parlamento per iniziativa dell’On. Luisa Bossa che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico. Le fatture per centinaia di euro si sommano a quelle del consumo ordinario e riguardano recuperi tariffari per gli anni 2006/2011. Sulla loro regolarità si nutrono molti dubbi, mentre si moltiplicano le iniziative di protesta di sindaci e comitati di cittadini. “Nelle fatture inviate – scrive la Bossasi rileverebbero alcune difformità: nelle bollette i conguagli non sono in alcun modo dettagliati in relazione alle unità di consumo e non è esplicitato – pur essendo previsto come obbligatorio – il periodo di riferimento del conguaglio. Al di là del dato formale – aggiunge la parlamentare – va sottolineato che questa vera e propria pioggia di bollette, sommate alle fatture per il corrente, ha colto di sorpresa migliaia di famiglie, stringendole in una condizione di grave disagio, anche alla luce della crisi economica e occupazionale che attraversa il Paese e il Sud in particolare.

Il tutto per recuperare partite del passato al fine di caricare sull’utenza i costi della società Gori. A questo punto si rende necessaria anche una verifica ampia sul quadro delle spese della Gori spa. Sarebbe opportuna, contestualmente ad un approfondimento sulla regolarità delle bollette, anche una indagine conoscitiva sulla gestione della società in questi anni, soprattutto sul fronte del personale, della dispersione idrica sulla rete, della capacità di gestione delle risorse. Per tutto ciò chiedo al Governo di intervenire e di esercitare i suoi poteri”. Anche a livello regionale un esponente del PD solleva il caso. Si tratta di Antonio Marciano che sull’argomento ha dichiarato: “Il differimento della riscossione delle partite pregresse chieste in bolletta dalla Gori è sicuramente un fatto positivo, che va peraltro nella direzione che avevo per tempo segnalato, ma non è la soluzione definitiva alla questione e non risolve i dubbi sulla procedura. Se c’è una discussione relativa ai costi di gestione, bisogna allora approfondire tutte le voci di spesa e soprattutto cercare di evitare ulteriori salassi per le nostre famiglie, già fortemente provate dalla crisi e dalla fase recessiva”.

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