Centinaia e centinaia di migliaia di €uro sperperati ogni giorno dai Comuni
Si avvicinano nuove scadenze per i contribuenti che dovranno versare all’erario locale tributi per TASI e acronimi vari in un periodo di assoluta crisi economica, con l’Italia in recessione e un’economia locale, riferendoci alla Penisola Sorrentina, dove a reggere è prevalentemente il turismo mentre soprattutto nel settore commerciale e dei servizi la situazione davvero è critica. Eppure non si direbbe se si scorrono in successione sui social gli annunci di eventi e di manifestazioni che si susseguono a ritmo frenetico in ogni Comune della Penisola Sorrentina con gli Enti che finanziano, con risorse proprie o derivantigli dalla Regione (ma sempre soldi dei contribuenti sono visti i salassi dell’erario provinciale e regionale oltre che quello nazionale) alimentando un circuito dello spettacolo, delle presentazioni, degli eventi che assorbe centinaia e centinaia di migliaia di euro. Risorse che potrebbero essere destinate dai Comuni a ridurre la pressione fiscale e tributaria a carico di cittadini e imprese sempre più vessati anche dai Comuni che devono far cassa in tutti i modi per non inaridire la macchina della gestione, dell’erogazione di finanziamenti per sostenere una politica che necessita di consenso per sopravvivere e continuare a gestire e a governare affari di ogni tipo. Insomma si spende e si spande alla faccia della crisi, dei bisogni dei contribuenti, dell’assenza di lavoro e dell’assoluta mancanza di prospettive in un futuro diverso e migliore. La politica sembra in tutt’altre faccende affaccendata e non assume mai posizioni decise e decisive su questo fronte anche per i tanti e trasversali interessi che la legano all’imprenditoria dello spettacolo o sedicente tale, con organizzatori di eventi a spese della pubblica amministrazione e che non hanno alcun potere di attrazione sul piano squisitamente turistico, bensì solo una funzione politico-clientelare per alimentare.
Portiamo ad esempio il caso del Comune di Piano di Sorrento dove per aziende, studi professionali e altre attività è stato approvato un vero e proprio salasso mentre nello stesso tempo l’Amministrazione si diletta a spendere risorse locali, regionali e comunitarie per un evento com il Premio Penisola Sorrentina finito, insieme al Premio Caruso di Sorrento, nell’inchiesta giornalistica di “Presa Diretta” sull’uso improprio dei fondi europei. L’azione di contrasto a questo malcostume è labile se non addirittura inesistente, gli amministratori di opposizione non si oppongono più di tanto; nella maggioranza dei casi i funzionari e tecnici comunali neanche si premurano di svolgere coscenziosamente il proprio lavoro e alimentano questo circuito della spesa accontentando la politica…e non solo!
Guardiamo a un esempio eclatante di cattiva gestione delle casse pubbliche. A Roma la Corte dei Conti ha aperto un fascicolo sulla concessione a soli 7.934 euro del Circo Massimo per il concerto dei Rolling Stones di quest’estate. “Della viceda si sta occupando il Pm contabile Guido Patti per verificare se si è in presenza di un dann oerariale per le casse del Comune con l’identifiazione dei dirigenti responsabili delle minori entrate e il calcolo della corretta tariffa alla quale si doveva fittare il Circo Massimo. All’indomani dell’evento l’Assessore alle attività produttive Marta Leonori annunciava che l’affitto sarebbe passato da 8mila euro a 200mila, ma la cosa non è servita a smontare il caso. Il Comune ha anche pagato 176mila eri per i servizi accessori e facendo un paragone con il regolamento dei Royal Parks a Londra, per la stessa area gli Stones avrebbero dovuto spendere 306mila euro solo per la prima voce“. Si può stilare un elenco infinito di questo modo di gestire il bene pubblico da parte dei Comuni che penalizzano le loro stesse casse e pur di disporre di risorse aumentano i tributi. Ancora si parla dell’impiego della Tassa sul Turismo a Sorrento finita nei rivoli dei decine di eventi e sponsorizzazioni. Nei Comuni della Penisola Sorrentina, che spendono e spandono per queste manifestazioni e concendono in uso strutture senza tutelare l’interesse generale, chi si deciderà una volta per tutte di passare ai raggi X questa attività tanto remunerative sul piano elettorale!