Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, denuncia WWF: carni macellate abusivamente e rifiuti nel Vallone Lavinola

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Vallone Lavinola foto WWF
Vallone Lavinola foto WWF

PIANO DI SORRENTO – Non ha precedenti la scoperta fatta dal WWF della Penisola Sorrentina nel Vallone di Lavinola ieri mattina. Questo è il report dell’Associazione Ambientalista che ha formalizzato la denuncia alle Autorità. “Siamo direttamente sulla scarpata a strapiombo del Vallone Lavinola – racconta Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – ai margini della carreggiata stradale… quello a cui assistiamo è semplicemente pazzesco e vergognoso … da medioevo!!! Le sepolture furono inventate dall’uomo anche per evitare problemi igienico sanitari. Le mosche a centinaia stanno facendo il loro lavoro… è un vero e proprio allarme sanitario… il puzzo sulla strada è insopportabile. Il cumulo di pezzi di grossi animali macellati e gettati criminosamente nella scarpata è aumentato… ieri lanciammo il primo allarme … ma “nuovi pezzi” ancora sanguinanti sono stato scaricati probabilmente all’alba della giornata odierna!!! Non è la prima volta che resti di animali allevati e macellati di contrabbando vengono sversati nella scarpata assieme a rifiuti di ogni genere. La polizia municipale su denuncia del WWF ha redatto un verbale nel pomeriggio di ieri… si aspetta l’intervento dell’ASL… e intanto stamane è apparso un altro animale ucciso e fatto a pezzi!!!”.

Vallone Lavinola Foto WWF
Vallone Lavinola Foto WWF

Di seguito stralcio della nota del WWF inviata alla Procura, all’ASL, al Sindaco, ai Vigili ed ai Carabinieri di Piano di Sorrento: “… nella giornata di ieri, a seguito di segnalazione pervenuta alla nostra sede, volontari della nostra associazione hanno documentato l’ennesima discarica fuorilegge di rifiuti speciali in località Casanocillo, nel comune di Piano di Sorrento.
Salendo sulla via Lavinola, superato il primo slargo, da cui si accede ad un castagneto ceduo, dopo una casa in tufo posta sulla sinistra la strada si inerpica in salita.
…superato un piccolo spiazzale a destra dove è presente un water in porcellana depositato al suolo, si giunge ad uno slargo sulla sinistra delimitato dal muro della carreggiata. Immediatamente al di sotto di tale muro sono presenti e visibili assieme a rifiuti di ogni genere (copertoni, barattoli di pittura, plastiche, ingombranti, ecc.) resti di carcasse di animali di taglia grossa (presumibilmente bovini o suini). Procedendo più in alto sulla destra, nella seconda curva a gomito, dietro ad un grosso macigno calcareo presente sulla carreggiata, è visibile un’altra discarica di rifiuti di vario genere. Si fa presente che, dopo la segnalazione del WWF, nel pomeriggio di ieri agenti della Polizia Municipale hanno provveduto ad effettuare un sopralluogo per l’accertamento dei fatti ed a fotografare, assieme ai rifiuti, i resti di macellazione che si presentavano di colore nero ed in stato di decomposizione. Tuttavia nella mattinata odierna si è potuto constatare e documentare come ignoti abbiano provveduto a scaricare nel medesimo sito un’altra carcassa di animale di analoga taglia le cui carni si presentano ancora sanguinanti.

CONSIDERATO CHE

foto3– il Vallone Lavinola costituisce uno degli ambiti di maggiore interesse paesistico ed ambientale della penisola sorrentina ma il suo alveo viene continuamente utilizzato da sempre come discarica di rifiuti di ogni tipo, utilizzando come punto “strategico” di sversamento proprio la strada carrabile che costeggia la ripida scarpata e che appare “isolata” e non soggetta ad alcun reale controllo;
– sulla sponda dell’alveo del Vallone Lavinola, dove sono state scaricate le carcasse di animali, sono infatti presenti tonnellate di rifiuti vari: da rifiuti urbani a rifiuti ingombranti (mobili, reti, elettrodomestici, ecc.) a rifiuti speciali e pericolosi come batterie di auto, vernici, amianto, ecc;
– tale discarica di rifiuti nella sponda dell’alveo del rivo, a cui l’amministrazione ha inteso porre un deterrente con l’allocazione di segnaletica indicante Area sottoposta a Videosorveglianza (di fatto però mai messa in essere!!!), continua quotidianamente ed impunemente ad ingrandirsi facilitata anche dall’assenza di recinzioni che sarebbero sufficienti ad impedire, o quantomeno ad ostacolare, le operazioni di scarico.

VISTO CHE

i ripetuti scarichi di rifiuti di ogni genere hanno, di fatto, configurato la realizzazione di una discarica a cielo aperto nel Vallone Lavinola;
la situazione, allo stato attuale, espone l’intera area del Vallone e la costa marina sottostante, dove le acque del rivo sfociano, a grave pericolo di inquinamento, oltre al rischio igienico-sanitario per la salute pubblica;
la situazione sopra descritta perdura ormai da anni;
il Rivo Lavinola ricade in zona paesisticamente vincolata, in area sottoposta a vincolo idrogeologico e all’interno del Parco Regionale dei Monti Lattari;
il Testo Unico L. 152/06 disciplina il deposito/discarica di rifiuti;

SI CHIEDE

– in relazione ai fatti sopra descritti, di svolgere tutti gli accertamenti del caso atti ad individuare i responsabili ed applicare tutte le sanzioni previste;
– di verificare l’impatto di tale discarica a cielo aperto in area soggetta a rischio idrogeologico;
– di accertare eventuali rischi igienico-sanitari nel sito in oggetto;
– di promuovere tutte le azioni atte a impedire in futuro il protrarsi di tale situazione, come, ad esempio, l’apposizione di barriere, recinzioni o quant’altro possa servire a scoraggiare lo sversamento dei rifiuti nel sito;
– di promuovere tutte le azioni ciascuno per quanto di competenza atte ad avviare il ripristino dello stato dei luoghi.

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