Regionali, mentre il PD corteggia Ruggiero…i Sindaci della Costiera pensano ad altro!

Il 12 ottobre 2014 i Consiglieri comunali saranno chiamati ad eleggere il consiglio della nuova città metropolitana che negli intenti dovrebbe sostituire le province, mentre tutto sommato non si capisce ancora se esse cesseranno per davvero di esistere visto che la casta, di destra e di sinistra, ha bisogno di poltrone disponibili per soddisfare gli appetiti del sistema su cui si regge la politica italiana.

Tagliare poltrone significa invece compromettere la propria, alimentando una specie di catena di Sant’Antonio che invece non può essere spezzata senza rischiare la propria posizione. Allo stato è quasi certo che la Penisola Sorrentina non sarà rappresentata nell’istituendo consiglio metropolitano perchè non ha un peso specifico rilevante: cioè il voto dei consiglieri eletti nei piccoli centri peninsulari è più leggero, percentualmente parlando, di quello dei consiglieri eletti nelle grande città dell’area napoletana oltre che dello stesso capoluogo.

Inoltre questo territorio è politicamente frammentato reggendo soltanto accordi di poteri e di interessi condivisi, non quelli politico-elettorali visto che ciascun sindaco fuori dal proprio Comune conta come il due nella briscola. Per questo è ridicolo che il Sindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero, elemosini il sostegno dagli altri primi cittadini per il sostegno alla sua candidatura alle elezioni regionali nel PD o liste civiche connesse. Oltre all’incapacità dei primi cittadini di portargli voti in quota PD o lista collegata, nessuno di loro arde dal desiderio di ritrovarselo in un posto di peso qual è  quello in Regione. Lo sa bene Flora Beneduce, consigliere regionale FI, esclusa dalle vicende amministrative locali a cominciare dal suo Comune di Vico Equense. Oltretutto ci sono migliaia di voti di preferenza da ottenere e sono talmente tanti i soldi da investire, che non sembrano assolutamente sussistere le condizioni per cui Ruggiero possa farcela. A meno che in suo soccorso non giunga un angelo traghettatore che lo issi di peso a Santa Lucia…Chi gliela ha proposto , invece, la candidatura sa bene che non ha chances: gli occorro solo persone in grado di portare un po’ di numeri visto che le liste si aggiudicano i seggi in base al numero dei voti che raccolgono.

Il gioco delle preferenze, con tutto il rispetto per Ruggiero, è un’altra cosa, almeno da Vico Equense in su! Gennaro Cinque è un fedelissimo di Martusciello e potrebbe essere addirittura candidato alle regionali lui stesso. Figurarsi i voti che uscirebbero per Ruggiero a Vico! A Sant’Agnello il Sindaco Pietro Sagristani ha un accordo con quello di Sorrento Giuseppe Cuomo ed entrambi tirano per il centro destra di Cesaro e Caldoro. Restano Meta e Massa Lubrense. Il sindaco Giuseppe Tito è uomo di Antonio Amato, consigliere uscente, e ne segue pedissequamente le direttive. Leone Gargiulo di Massa Lubrense, fresco di approdo al PD e mai misuratosi nelle urne sotto la nuova egida politica, non può trasformarsi all’improvviso in un grade elettore PD anche perchè, come Ruggiero è in scadenza di mandato e certamente pensa più al suo futuro politico che a quello di Ruggiero. A Piano di Sorrento la situazione è quella che è: disastrosa per una gestione indecente di questa seconda legislatura e perchè l’elettorato di riferimento di Ruggiero non è quello di centro-sinistra o del PD. Del resto in maggioranza si sta lavorando alacremente, con la regia di Salvatore Cappiello, per il ritiro anzitempo del primo cittadino.

Trovandoci in argomento occorre poi capire Ruggiero con quale stato d’animo potrebbe cimentarsi in una così difficile elezione considerato lo stato psicologico in cui versa. Almeno stando alla lettura del suo post-sfogatoio pubblicato qualche giorno fa su FB e da noi ripreso. Chi l’ha letto poco ci ha capito, tranne che vive in uno stato confusionale che lo rendo addirittura inidoneo a continuare a fare il sindaco. La cosa è seria perchè o quello che scrive è vero e allora va aiutato…Se invece, come qualcuno ha ipotizzato, si tratta di uno spregiudicato esercizio emotivo-intelletuale per creare attorno alla sua persona solidarietà e sostegno, allora il problema si fa ancora più serio e preoccupante!

Infine c’è la questione, anzi il dramma, di un PD all’ultima spiaggia che non sembra aver tratto alcun beneficio dal rinnovamento dei quadri dei circoli a livello peninsulare se partorisce simili aberrazioni! A tutto dev’esserci un limite e per vincere una sfida non è detto che bisogna per forza assoldare gli avversari! A meno che non si alzino le mani e si confessi di non essere all’altezza del proprio compito! Ruggiero non ha nulla da spartire col PD, quello di prima e quello di oggi, viste anche le sue consuete frequentazioni. Nè la storia dell’interesse del sindaco di Salerno Enzo De Luca è credibile. Anche lui ha fatto il proprio tempo e prima di continuare a candidarsi a tutto, dovrebbe avere la decenza di dimettersi da sindaco o da parlamentare. Perchè stare con i piedi in tutte le scarpe e pretenderne sempre di nuove (di scarpe e cioè di seggi), non è segno di buona politica. Anzi! Il dramma, per certa gente, è quello di dover tornare a vestire i panni di cittadino dopo l’esperienza elettiva e di governo!