Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, troppa tolleranza verso queste “arroganze automobilistiche”

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Foto del 5 settembre 2014 Piano di Sorrento
Foto del 5 settembre 2014 Piano di Sorrento

PIANO DI SORRENTO – La scena immortalata nella fotografia è una delle tante che si succedono a ritmo incessante nel corso della giornata in via delle Rose dove il marciapiedi risulta livellato alla strada per un tratto onde agevolare il transito delle aute in ingresso nel cancello del condominio, ma che viene  abitualmente utilizzato per la sosta da qualunque automobilista, interrompendo il passaggio ai pedoni costretti a scendere sulla carreggiata stradale a rischio della propria incolumità. Una situazione sconcertante su cui si registra un’eccessiva quanto ingiustificata tolleranza da parte della Vigilanza Municipale.

foto auto 2La frequenza con la quale si verifica questo tipo di sosta deve indurre a controlli più serrati con relative sanzioni senza le quali non si dissuade l’automobilista arrogante. Per questo segnaliamo il caso al Comando di Polizia Municipale e all’Assessore al Corso Pubblico affinchè adottino i dovuti provvedimenti. In effetti contravvenzionare i comportamenti scorretti e pericolosi per la pubblica incolumità da parte di automobilisti dovrebbe costituire una priorità rispetto alle più tanto frequenti contravvenzioni elevate dagli ausiliari del traffico per quanto concerne la sosta sulle strisce blu per le quali non è stato adottato il previsto regolamento comunale al fine di sanzionare correttamente l’eventuale sosta oltre il limite orario. Ciò nonostate sia acclarato che, in assenza di uno specifico regolamento comunale, l’automobilista in difetto per aver oltreppassato il limite orario per il quale ha pagato non possa essere multato, ma solo chiamato a versare la differenza oraria. Sul caso però la giurisprudenza ha sentenziato che qualora l’automobilista paghi la contravvenzione, non può successivamente presentare ricorso in quanto ha pagato pur essendo a conoscenza (lo si da per scontato) di tale normativa. In questo modo i Comuni non si premurano assolutamente di redigere a approvare gli appositi regolamenti che possono, in deroga alla legge, prevedere anche il pagamento della contravvenzione invece della sola differenza oraria.

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