Piano di Sorrento, Iaccarino&Iaccarino alla guerra della Tari
PIANO DI SORRENTO – “Le tariffe relative alla tassa sui rifiuti rappresentano una autentica vessazione a danno di moltissimi cittadini, professionisti ed operatori commerciali e turistici di Piano di Sorrento” hanno dichiarato i Consiglieri di “Piano: Oggi e Domani”, Vincenzo e Anna Iaccarino. “Dopo quanto accaduto lo scorso anno – continuano i due rappresentanti del gruppo di opposizione – ci saremmo attesi da parte della maggioranza un minimo di equità e attenzione in più, invece hanno tirato fuori l’ennesimo papocchio che creerà non poche difficoltà agli esausti contribuenti. Infatti, nel tentativo di arginare il pesante impatto che la TARES aveva avuto nei confronti delle tre categorie che nel 2013 erano state maggiormente penalizzate, l’assessore Daniele Acampora, con l’avallo dell’intera maggioranza e l’astensione dei rappresentanti del gruppo In primo…Piano, ha pensato bene per quest’anno di caricare tutto il peso fiscale su altre sette categorie”.
“In particolare – precisano Vincenzo ed Anna Iaccarino – grazie a questa incredibile trovata ventitre categorie pagheranno di meno che nel 2013, con punte massimo di 1.775 euro ogni cento metri quadrati per i ristoranti, 1.765 euro per bar e caffè e 1.769 euro per ortofrutta, fiorai e pescherie; mentre per altre sette sono previsti aumenti considerevoli che addirittura sfiorano i 160 euro in più ogni cento metri quadri per gli alberghi; 140 in più ogni cento metri quadri per uffici, agenzie e studi così come per i negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli. Stando ai loro calcoli, insomma, un ufficio di cento metri quadri produrrebbe in un anno quasi una tonnellata e mezzo di rifiuti e, quindi andrebbe a pagare circa 630 euro all’anno. E’ assurdo, stesso dicasi per i negozi che oltre ad essere penalizzati dalla crisi verranno puniti anche da questo ulteriore balzello. La iniquità di questa decisione rischia di ingenerare nel paese una pericolosa conflittualità tra categorie produttive ”.
I due Iaccarino accusano inoltre la maggioranza di essere stata ancora una volta per niente disposta a dialogare aggiungendo che “…sarebbe bastata solo un poco di buona volontà e, come abbiamo dimostrato conti alla mano, si sarebbe potuto ottenere pressappoco lo stesso risultato a favore delle categorie maggiormente colpite l’anno scorso, senza per questo vessarne altre, ma solo rimodulando le tariffe in maniera tale da spalmare gli aumenti su tutti nell’ordine di pochi euro in più”.
“Purtroppo – concludono i rappresentanti dell’opposizione – a questo occorre aggiungere che al di là dei proclami e delle promesse, l’Amministrazione non è stata in grado di diminuire il costo del servizio di Penisola Verde che anzi sono aumentati a fronte di una diminuzione del servizio, basti pensare che da novembre la raccolta dell’indifferenziato avverrà solo un giorno a settimana e non più due e quella degli ingombranti quattro giorni a settimana e non più cinque, il tutto con notevoli disagi per le famiglie”.