Piano di Sorrento: Carabinieri a rischio sfratto, dal Comune nessuna sovvenzione
PIANO DI SORRENTO – Ce ne siamo occupati ad aprile scorso quando il capitano Leonardo Colasuonno e il comandante della stazione Daniele De Marini salirono le scale del Municipio per notificare al Sindaco Giovanni Ruggiero l’imminente sfratto dell’Arma dalla storica sede di Corso Italia a seguito della volontà dei proprietari, Acanfora-Cafiero, di tornare in possesso dell’immobile anche per il mancato adeguamento dei canoni di locazione ripetutamente richiesti e mai corrisposti.
In breve la notizia fece il giro del Paese col risultato che i proprietari si incontrarano con il Sindaco Ruggiero per trovare una mediazione che scongiurasse il rischio di chiusura della Stazione con la perdita di un presidio di pubblica sicurezza e di legalità cui tengono molto i cittadini di Piano di Sorrento, ma anche di Meta visto che la Stazione sovrintende ai due comuni.
In quella circostanza furono chiarite le posizioni e si addivenne a una soluzione che avrebbe dovuto scongiurare lo sfratto consentendo all’Arma di restare a Piano di Sorrento: praticamente il Sindaco si impegnò a mettere carico del bilancio comunale una somma, tutto sommato modesta, pari a circa seimila euro quale differenza di locazione da corrispondersi in aggiunta a quanto annualmente la Prefettura versa ai proprietari dell’immobile. Stando agli sviluppi di questi giorni la situazione ha preso però un’altra piega visto che i proprietari, per tramite il loro legale Carlo Cafiero, hanno notificato alla Prefettura e alla Caserma di Piano di Sorrento la messa in mora rinnovando l’indisponibilità a proseguire nella locazione senza ulteriori proroghe. Scrive infatti il legale: “…non è intenzione della parte proprietaria accettare alcuna riduzione del canone di locazione e con la presente quindi comunichiamo ufficialmente di esercitare il diritto di recesso. Resto in attesa di concordare tempi e modalità di rilascio dell’immobile; nel frattempo, ovviamente, il pagamento del canone di locazione fino alla data di rilascio dovrà essere corrisposto in misura integrale”.
Parole chiare, che lasciano poco o nulla all’immaginazione e che preludono alla chiusura della storica caserma di Piano di Sorrento. Appena qualche mese fa proprio Piano di Sorrento ha ospitato la festa per la ricorrenza del 200° anno di fondazione dei Carabinieri, circostanza che lasciava presupporre un’esito positivo del contenzioso stante l’impegno assunto da parte del Comune di Piano di Sorrento che, peraltro, già sostiene gli oneri (integrali) di locazione dell’ufficio della Capitaneria di Porto.
Farsi carico della modesta differenza contrattuale, così come sembrava essere stato convenuto, servirebbe a mantenere in città un presidio fondamentale per la pubblica sicurezza. Tanto anche in considerazione del fatto che da anni e da parte di tutti i Sindaci che si sono susseguiti alla guida del Comune è stata espresso l’intento di costruire a Piano di Sorrento una Caserma dei Carabinieri che ospitasse decorosamente la Stazione e risolvesse l’annosa problematica. Finora chiacchiere al vento e oggi la prospettiva di perdere definitivamente il presidio. Il Sindaco di Meta, Giuseppe Tito, durante la campagna elettorale si era assunto l’impegno a trovare una soluzione al problema stante il forte interesse della sua cittadina a non perdere la presenza dei Carabinieri che svolgono una funzione importante nella politica per la sicurezza urbana. Ora si tratta di verificare se le dichiarazioni erano legate alla campagna elettorale oppure rientravano in una precisa volontà politica e amministrativa.