Piano di Sorrento, il flop del Presidente del C.C. Luigi Maresca…Si dimetta subito!
Nella seduta del Consiglio comunale di Piano di Sorrento abbiamo assistito in diretta al suicidio politico-istituzionale del Presidente del Consiglio, il dr. Luigi Maresca, che ha dimostrato di ignorare il senso stesso del proprio ruolo nel momento in cui ha candidamente dichiarato che compete al Sindaco, e non al Presidente, fare lla convocazione e la composizione dell’ordine del giorno del Consiglio. Non contento ha reiterata l’affermazione quasi rimproverando chi correttamente gli prospettava l’esatto contrario e cioè che la convocazione e la composizione dell’ordine del giorno del consiglio comunale spettano al Presidente. Basta conoscere lo statuto comunale che disciplina il funzionamento della municipalità, degli organi e delle cariche per rendersi conto dell’ignoranza assoluta del Presidente in materia di ordinamento comunale cui sovrintende e di cui è garante rispetto al civico consesso.
CHE COSA PREVEDE LO STATUTO COMUNALE
Recita l’articolo 12, comma 4, del vigente statuto comunale: “La convocazione del Consiglio e l’ordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata dal Presidente del Consiglio, su richiesta del Sindaco oppure di almeno un quinto dei Consiglieri; in tal caso la riunione deve essere disposta entro 20 giorni; quest’ultima deve riportare in modo chiaro l’oggetto degli argomenti da iscriversi all’ordine del giorno. La richiesta è valida solo se gli argomenti concernono le materie di competenza del Consiglio ai sensi dell’art. 42 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Gli argomenti devono essere corredati dalle rispettive proposte di deliberazione almeno 5 (cinque) giorni prima della scadenza del termine di convocazione del Consiglio, affinché possano essere acquisiti i prescritti pareri preventivi di competenza. In caso di inosservanza, la richiesta di convocazione deve essere ritenuta priva di effetti. Eventuali emendamenti ad argomenti iscritti all’ordine del giorno, sia in caso di convocazione ordinaria che straordinaria, devono essere depositati almeno 24 (ventiquattro) ore prima dell’adunanza, affinché possano essere acquisiti i prescritti pareri preventivi”.
Oltre alla conclamata ignoranza di Maresca sulla materia, quella che ancor di più sconcerta è il fatto che nè il Sindaco, nè la segretaria comunale nè il vice segretario comunale abbiano corretto il tiro dimostrando di essere, almeno loro, a conoscenza della norma statutaria, circostanza che getta un’ombra lunghissima sull’affidabilità di quest’Amministrazione nell’assolvere ai propri doveri, come peraltro è apparso evidente agli occhi di chiunque abbia potuto assistere alla discussione sulle aliquote da applicarsi ai tributi locali. Ma questo è un argomento che merita una trattazione separata e approfondita. Una vicenda del genere, per chiunque abbia un minimo di responsabilità e di dignità politico-istituzionale, non può passare inosservata e Luigi Maresca avrebbe l’obbligo morale di rassegnare ad horas le dimissioni per l’assoluta inadeguatezza a ricoprire tale carica visto che non conosce neanche le fondamenta delle proprie funzioni. Figurarsi come può avere la pretesa di governare l’istituzione nel rispetto della legge, dello stautto, dei regolamenti e delle prerogative in capo agli amministratori e al legittimo funzionamento degli organi che evidentemente ha dimostrato di non conoscere e di non tenere in considerazione al fine di esercitare con scienza e coscienza la funzione presidenziale. Senza dimenticare che il Presidente del C.C. percepisce un’indennità mensile pari a 1/5 di quella del Sindaco e mai come in questo caso è immeritata.
Non ci sono nè possono esserci attenuanti: per ricoprire certi ruoli ed esercitare certe funzioni bisogna essere dotati, oltre che delle capacità, anche di senso morale per rispetto dell’istituzione che si rappresenta. Maresca, non ce ne voglia, si dimetta perchè non è assolutamente in grado di ricoprire la carica di presidente del consiglio comunale! Questo non lo diciamo noi o l’opposizione, piuttosto l’ha dimostrato oggi in consiglio comunale su una questione fondamentale.
Siamo invece convinti che Maresca continuerà a fare il Presidente del Consiglio comunale, ma l’episodio di cui siamo stati testimoni è destinato a restare negli archivi delle peggiori performance politiche della storia di Piano di Sorrento.
Un commento
Gennaro orgoglioso elettore DC
Che tristezza vedere un professionista come Maresca barcamenarsi in modo così approssimativo nei meandri della pubblica amministrazione! Che tristezza assistere al lento ed inarrestabile disfacimento di quel patrimonio di competenze che funzionari capaci di un tempo sapevano profondere a vantaggio della comunità! Incapacità( lungi da noi affermare disonestà) che forse crea più danni di altri tipi di condotta. Rimpiango i tempi di Tonino Gargiulo, lo dico e lo ripeto infinite volte.In una accanita discussione a commento di questi aumenti indiscriminati di tasse un folto gruppo di cittadini(tutti appartenenti alla borghesia cittadina)amareggiato, deluso si è chiesto:”Ma chi ce lo ha fatto fare a mettere Ruggiero a capo di questa banda di sciagurati?”.Presente anche un prelato, che in silenzio ascoltava…ed il suo silenzio era eloquente come non mai…