Piano di Sorrento, in processione il Sindaco lasciato solo con l’Opposizione
PIANO DI SORRENTO – In occasione della tradizionale processione in onore di Santa Maria delle Grazie, venerata alla Marina di Cassano ma anche da tutta la cittadina pianese, si è materializzata la “solitudine politica” del primo cittadino, Giovanni Ruggiero, accompagnato per rappresentare l’Amministrazione Comunale dalle consigliere Rachele Castellano e Anna Iaccarino e da Gianni Iaccarino. Nessun traccia del vice sindaco, Salvatore Cappiello, che è puntuale almeno nel disertare tutte le manifestazioni ufficiali forse per riservarsi un futuro protagonismo da sindaco.
Assente anche Alberto Maggio, consigliere delegato alla marina, insieme agli altri Assessori tutti in altre faccende affaccendati. Tant’è che Ruggiero ha dovuto presenziare all’intera cerimonia, anche a quella marinara, non avendo praticamente la possibilità (come avvenuto negli anni scorsi) di passare la fascia tricolore a un assessore o a un esponente della maggioranza.
L’anno scorso fu Costantino Russo che indossò il tricolore sindacale nella cerimonia a mare. Quest’anno il Sindaco avrebbe potuto passare la fascia per la seconda parte della processione solo a una delle due Consigliere o a Gianni Iaccarino. Un po’ troppo per non provocare un caso! Ormai nella maggioranza si guarda al dopo-Ruggiero e ognuno lavora per sè senza neanche mascherare differenze che ormai si tagliano a fette. Fra tutti risaltano ormai i puntuali scontri tra Maurizio Gargiulo e Daniele Acampora che, per esempio, in occasione della discussione in commissione bilancio se le sono date di santa ragione. Su Ruggiero è di fatto calato il sipario e la sua maggioranza non si premura neanche di salvare le apparenze. Peccato che questa competizione interna abbia prodotto tanti, forse troppi danni essendo iniziata già all’indomani delle elezioni trionfali vinte da Ruggiero. Ora bisogna scongiurare il pericolo che, in questi scarsi due anni che mancano per le nuove elezioni, si facciano più danni che altro da parte di un ceto politico oggettivamente inadeguato alla mission cui era stato chiamato!
Un commento
Gennaro vecchio elettore DC
Qualcuno potrebbe dare la colpa al sistema elettorale che impedisce ad un sindaco di candidarsi per la terza volta, questo significa però togliere al secondo mandato ed alla figura stessa del primo cittadino quella necessaria autorevolezza: tutti pensano a succedergli e il povero sindaco è lasciato in genere letteralmente solo all’indomani della rielezione che non di rado – come accaduto a Piano- avviene in forma plebiscitaria, dopo la prima elezione magari più risicata, di misura. A questo punto proporrei una solo mandato, così tutti si impegnerebbero al massimo per fare bella figura e nessuno tramerebbe alle spalle per fargli le scarpe…Il rimedio si è rivelato peggiore del male che si voleva curare….Infatti prima un sindaco poteva restare al potere come un vecchio monarca assoluto (si ricordi il caso di Aniello Virtuoso Sindaco di Casamarciano che restò in carica ben 40 anni, deceduto proprio quest’anno a 90 anni). Ma a Piano di Sorrento si aggiunge anche un altro problema: la pochezza di una classe dirigente, spesso cinica, legata alla poltrona, interessata unicamente a tutelare i propri interessi personali o di clan.Non che in passato la mia vecchia e gloriosa Democrazia cristiana non si sia macchiata di questi peccati. Ma c’era maggiore dignità maggiore lungimiranza, si cercava di coniugare almeno gli interessi personali con quelli del paese. Si pensi all’architetto Gargiulo, divenuto sì grazie alla politica un grande imprenditore che però ha permesso a moltissimi concittadini di aver una casa di proprietà.Ora vedo solo macerie, privatizzazione dei beni pubblici e demaniali, svendita del gioielli di famiglia, approssimazione nella gestione del bene pubblico…