Sorrento

Schettino, non ti riconosco…Così Bubbico prende le distanze!

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Schettino Bubbico Tito foto PinPInfuria la polemica sul comandante Schettino testimonial del candidato sindaco Giuseppe Tito a Meta. Dopo il servizio-scoop di Fabrizio d’Esposito su “Il Fatto Quotidiano” per tre giorni la stampa nazionale e anche internazionale ha ripreso e rilanciata la notizia finita addirittura sulle prime pagine de “Il Giornale” e di “Libero” che hanno attaccato Schettino e soprattutto il PD visto che Tito è storicamente un uomo della sinistra e un iscritto al PD. A lui esponenti nazionali hanno espresso sostegno e solidarietà in questa competizione elettorale nella quale il PD si è però spaccato in due tronconi correndo in due liste civiche capeggiate una, appunto, da Tito e l’altra da Antonella Viggiano che però è espressione dell’UdC. Ne è scaturita una lotta serrata dove ogni “scivolone” dell’uno o dell’altro serve ad alimentare polemiche e scontri. L’area del PD che fa capo al circolo di Meta guidato dal segretario Nicola Mollica e dalla portavoce peninsulare Stefania Astarita in queste ore ha diffuso due comunicati con i quali attaccano Tito.

IL PD DI NAPOLI: TITO NON E’ CANDIDATO SINDACO DEL PD

A. Amato, M. Paolucci, G. Tito Lido MetaMare
A. Amato, M. Paolucci, G. Tito Lido MetaMare

Il primo riguarda la smentita da parte dei vertici del Partito provinciale che il PD sia rappresentato da Tito in questa elezione amministrativa. Dichiara il PD di Napoli: “Come già fatto in altre sedi, il PD provinciale di Napoli smentisce con forza il contenuto dell’articolo pubblicato su Il Fatto quotidiano in data odierna e poi ripreso da altre autorevoli testate, tra le quali HuffPost Italia. E’ stata diffusa la falsa notizia che Francesco Schettino, comandante del disastro della Costa Concordia, stia sostenendo la campagna elettorale di Giuseppe Tito, definito “candidato sindaco del PD di Meta di Sorrento”. Precisiamo, in proposito, che nel comune di Meta il Partito Democratico non ha proposto la candidatura a sindaco di alcuna persona nel comune di sotto il proprio simbolo. Si diffidano, pertanto, coloro i quali hanno appreso la suddetta falsa notizia dal darne ulteriore diffusione, ciò al fine precipuo di evitare la propagazione di una notizia mendace“. A questo punto, però, occorre precisare alcuni aspetti della questione, almeno per coloro che sono interessati ad approfondirla, anche per rispetto della verità dei fatti.

Innanzitutto non è falso che Schettino sta sostenendo la candidatura a sindaco di Tito. Questo perchè il Comandante ha inteso liberamente partecipare alla manifestazione elettorale dell’amico candidato al quale ha espresso formale stima ed amicizia nonchè sostegno. Per quanto riguarda la bagarre tutta interna al PD, va detto che Tito è un iscritto al PD per cui, se vincerà le elezioni, certamente sarà un sindaco del PD. Così come se dovesse vincere le elezioni la Viggiano, sarà un sindaco dell’UdC e i candidati del Pd che risulteranno eletti saranno consiglieri e assessori del PD. Che poi alcuni esponenti autorevoli del PD regionale e nazionale abbiano attribuito patenti di appartenenza al Partito a Tito non significa che abbiano dichiarato il falso perchè, volenti o nolenti, Tito è e resterà un esponente del PD a meno che il PD non ritenga, per valide ragioni, di espellerlo dal partito sulla base di motivate e gravi valutazioni.

BUBBICO E SCHETTINO…TI CONOSCO O NON TI CONOSCO?

Il Fatto SchettinoSchettino ha vergato di suo pugno la dichiarazione pro-Tito e visto che sta subendo il processo per quanto accaduto (disastro della Costa Concordia con 32 vittime, ndr) occorrerà aspettare la sentenza per giudicarlo colpevole o innocente. E’ pur vero che per l’opinione pubblica Schettino è colpevole, ma al di là di tutto la sua non potrà mai essere, se così sarà, una condanna per omicidio volontario. Nessuno intende difendere Schettino, ma un paese e forze che predicano un garantismo a prescindere se si accanissero allo stesso modo su certi personaggi mafiosi, camorristi ed evasori eretti al rango di parlamentari e uomini di governo, così come fanno con Schettino, forse risulterebbero più credibili sotto tutti i punti di vista. E’ facile invece sparare su Schettino e condannarlo al rogo… E veniamo al secondo caso del giorno, la presa di distanza del Vice Ministro Filippo Bubbico che dopo 48 ore di lanci e rilanci giornalistici ha ritenuto doveroso prendere le distanze dall’incontro, addirittura sostenendo di non aver riconosciuto il Comandante. Questa la dichiarazione di Bubbico all’Ansa: “Ho partecipato ad una manifestazione elettorale e ho stretto la mano a Schettino, come faccio sempre con i tanti cittadini che incontro ogni giorno, senza rendermi conto subito di chi si trattasse”.

BUBBICO, MA COME FA A NON RICONOSCERE SCHETTINO?

E aggiunge: “Ho appreso dai giornali di un sostegno di Schettino al candidato sindaco di Meta di Sorrento, Giuseppe Tito. E’ una vicenda che mi indigna e amareggia. Chiedo scusa ai familiari delle vittime della tragedia della nave Concordia e mi auguro che il candidato sindaco, Giuseppe Tito, faccia altrettanto“. Non ce ne voglia il buon Vice Ministro, ma essendo stati testimoni diretti dell’incontro avvenuto all’Hotel Alimuri (dove peraltro abbiamo ascoltato, fotografato e video registrato l’incontro con Tito e con Schettino insieme a elettori e simpatizzanti e raccolto la dichiarazione del Comandante che ha generato il caso giornalistico) sentiamo il dovere di smentirlo.  Anche le pietre della strada e in ogni angolo del mondo riconoscono Schettino immediatamente trattandosi del personaggio più noto alle cronache mondiali: è poco credibile che lui, invece, non l’abbia riconosciuto!. In secondo luogo Tito glielo ha presentato subito, Schettino, innanzi a tutti i presenti e Bubbico si è intrattenuto a parlare col Comadante senza alcun problema come lo dimostrano foto e immagini. Ora prendere in questo modo le distanze da Schettino e invitare Tito a fare altrettanto non ha senso e appare anche fuori luogo. Se Schettino è in attesa di giudizio, Bubbico, come evidenziato da “Il Fatto“, ha un giudizio sospeso: non per questo lo si giudica colpevole pregiudizialmente, tanto più che occupa un ruolo chiave nel Governo. Poi se le convenienze elettorali impongono altre scelte, ciascuno agisca secondo coscienza e convenienza: ma per chi fa informazione, verso i lettori c’è l’obbligo della verità!

Un commento

  • Peppino

    Paradossale e incredibile vicenda che mi fa essere a questo punto dopo le varie smentite lette sui giornali… dalla parte del comandante -che non conosco personalmente- e di Tito, che almeno sono coerenti e non rinnegano quello che sono e fanno, invece Bubbico, Stefania Astarita e altri rappresentati del partito napoletano sembrano nascondersi dietro una foglia di fico, vergogna!Un PD che predica garantismo, unità si ritrova colpevolista e per di più spaccato…che deve pensare l’elettore medio come e che crede ancora in degli ideali di giustizia sociale?

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