Piano di Sorrento, è scontro sulla scuola: Graziano Maresca manda ko Antonio Elefante
PIANO DI SORRENTO – L’iniziativa con cui Positanonews ha riacceso il dibattito sulla Scuola Elementare capoluogo (chiusa da 7 anni) ha messo l’un contro l’altro armati due professionisti che si sono scontrati all’arma bianca nel Centro Culturale sull’ipotesi progettuale presentata da Antonio Elefante di procedere a un consolidamento statico dell’immobile che ne scongiurerebbe l’abbattimento come invece è stato programmato dall’Amministrazione Comunale. Graziano Maresca, capo dell’UTC, ha smontato punto punto la proposta di Elefante evidenziando i troppi argomenti deboli di un’idea che, allo stato, appare evidentemente impercorribile considerato il degrado generale cui è stata condannata la scuola per la sua forzata chiusura.
Gli organizzatori Michele Cinque e Mariella Nica, si sono trovati chiaramente in difficoltà a gestire un confronto molto tecnico che ha lasciato poco spazio alle discussioni politiche quantunque la politica, com’è stato evidenziato dalla consigliera Anna Iaccarino, abbia sovrainteso alle scelte di chiudere la scuola e, successivamente, di costruirne una nuova attraverso un concorso nazionale che ha decretato anche il vincitore del miglior progetto per la nuova scuola.
Il Sindaco Giovanni Ruggiero ha esposto le ragioni dell’Amministrazione leggendo anche la missiva ricevuta dal Premier Matteo Renzi in risposta alla sua richiesta di ottenere un finanziamento statale per ricostruire daccapo la scuola. A conti fatti, se qualcuno pensava di riuscire a ripetere l’esito della partita giocata sul caso “privatizzazione di Villa Fondi”, ha sbagliato chiaramente i conti perchè Graziano Maresca ha inflitto un severo ko ad Antonio Elefante e inoltre sono stati trascurati, dimenticati, omessi troppi elementi essenziali in una storia che sembra appassionare più la politica che la comunità cittadina e scolastica di Piano di Sorrento.
Pubblichiamo i video degli interventi svolti da Antonio Elefante, da Graziano Maresca e da Giovanni Ruggiero che inquadrano la problematica ciascuno dal proprio punto di vista. E’ evidente che un’istruttoria più meticolosa della storia di questa scuola avrebbe consentito di scrutare il problema sul piano politico oltre che su quello tecnico e amministrativo portando a nudo verità che invece non sono emerse, almeno fino a questo momento e che non si possono esaurire in dieci o quindici minuti di intervento. Se Elefante coltivava l’obiettivo di “spiazzare” Ruggiero&Maresca nel pubblico confronto, evidentemente non ci èriuscito, anche perchè avendo pubblicato con largo anticipo la sua idea progettuale (su Positanonews), ha praticamente agevolato il compito di chi doveva demolire tecnicamente, oltre che politicamente, il progetto di ristrutturazione.
I LIMITI DELLA PROPOSTA DI ELEFANTE…IL COMUNICATO DEL SINDACO
Non ce ne voglia l’ing. Elefante, ma alcune sue semplici considerazioni sui costi dell’operazione (dai 125mila ai 600mila euro) unite alla dichiarazione che per riaprirla, per il momento, non occorre neanche ipotizzare l’accessibilità per i disabili, hanno smontato sul nascere la credibilità della sua proposta conferendo un vantaggio incolmabile a Graziano Maresca che ha sadicamente affondato il coltello nel fianco del collega sostenendo addirittura che i grafici sui cui è stato costruito il progetto non si riferiscono alla scuola in questione. Il Sindaco, nel comunicato ufficiale che ha fatto seguito all’incontro, ha dichiarato: “L’Istituto scolastico pensato nel Concorso di progettazione – dichiara il Sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero – non è solo un’idea bella e intelligente, come è stato più volte e da più lati detto, ma un’idea forte con un percorso definito che mostra l’impegno e l’attenzione della nostra Amministrazione verso la scuola e gli obiettivi condivisi anche con il Dirigente scolastico Maria Rosaria Sagliocco: tenere conto, a vantaggio dell’offerta formativa, degli interventi finora realizzati per una cifra di 1.684.653,54€ dal 2006 al 2013; continuare le opere pubbliche in itinere già finanziate, tante di grande importanza territoriale e sociale, per una cifra di 2.874.401,23€; e puntare all’ottenimento dei 3.200.000€ di finanziamenti richiesti.
Ci stiamo impegnando a realizzare per Piano di Sorrento una scuola moderna – continua il Primo Cittadino – all’avanguardia, che tenga conto delle reali esigenze: una “scuola del futuro”. Non più aule ma spazi ricreativi, luoghi di socializzazione e per le attività fisiche, strutture sportive adeguate sia per numeri che per grandezza. In sintesi, la nostra scuola è giù sufficientemente dotata e in grado di ospitare, in modo adeguato e confortevole, tutti i nostri figli, ora abbiamo solo bisogno di una scuola nuova, sotto tutti i punti di vista: tecnologico, energetico, sismico, strutturale e, non ultimo, relazionale“. Sicuramente una voce che avrebbe potuto chiarire non pochi e non secondari aspetti di tutta la vicenda non è stata ascoltata, quantunque presente all’incontro.
Si tratta dell’ex assessore Vincenzo Iaccarino che ha gestito la delega all’Istruzione nel primo mandato di Ruggiero, cioè quando è esploso il caso sulla scorta di un’azione avviata dall’ex Sindaco Luigi Iaccarino e dall’allora Assessore all’Istruzione Gianni Iaccarino senza che dagli intenti si passasse all’operatività. Un dossier, quello in possesso di Vincenzo Iaccarino, che ricostruisce passo passo tutta la storia della scuola e l’operato della politica, dei tecnici interpellati, delle decisioni succesivamente maturate che, opportunamente ricostruite e ordinate, consentono di comprendere la genesi e lo sviluppo di tutto il discorso-scuola sin dall’inizio ai giorni nostri. Iaccarino ha partecipato in silenzio all’incontro dichiarando: “Ho ascoltato tutti gli interventi e credo che la ricostruzione storica della vicenda sia in parte errata e in parte lacunosa…Ci sono passaggi che ho vissuto dall’interno della Giunta e quindi ho una conoscenza diretta dei problemi e delle volontà…Penso che ci vorranno altri momenti di confronto e molto più approfonditi per chiarire la questione e dare risposte esaustive alle aspettative dei cittadini“. Alla fine, dopo la dichiarazione della dirigente scolastica Maria Rosaria Sagliocco, che la scuola elementare non serve, Elefante ha chiesto pubblicamente: “Scusate…Ma che mi avete chiamato a fare?”. Si, ha ragione…Ma chi l’ha chiamato e per fare che cosa?