Gaetano Mastellone al Forum Internazionale per il “nuovo Euro Mediterraneo”
ROMA – Lunedì 5 Maggio 2014 presso la sede del CNEL a Villa Lubin, si svolge il Forum internazionale “Per un nuovo Euro Mediterraneo: prospettive di cooperazione, integrazione e sviluppo”. Tra i relatori ci sarà anche Gaetano Mastellone, vice presidente dell’OBI insieme a Saverio Coppola, direttore del Comitato Tecnico Scientifico. Al ristretto FORUM, sotto l’altro Patronato del Presidente della Repubblica e del parlamento Europeo e patrocinato dal Ministero per gli affari Europei, dal Ministero dell’Interno e della Ministero della Difesa, dall’Osce, dalla Luiss, dalla Pontificia Università Lateranense e con Ansa Med come Media Partner, sono stati invitati solo 30 persone.
SOLO 30 I PARTECIPANTI AL FORUM
Si tratta prevalentemente di ambasciatori, Professori e Direttori di Centri di Ricerca, Rappresentanti di Istituzioni, Organismo nazionali e internazionali, Banche, Imprese Istituzioni vaticane. Saranno presenti gli Ambasciatori della Repubblica d’Albania a Roma, della Repubblica d’Algeria a Roma, della Repubblica Araba d’Egitto a Roma, della Repubblica di Cipro a Roma, della Repubblica Ellenica in Italia, della Repubblica Francese in Italia, del Regno Hascemita di Giordania, dello Stato d’Israele, della Repubblica di Malta a Roma, del Regno del Marocco in Italia, dello Stato della Palestina, della Repubblica di Portogallo, di Spagna a Roma, della Repubblica Tunisina a Roma, della Repubblica di Turchia in Italia.
LA REGOLA DI CHATHAM HOUSE
Al fine di favorire uno scambio di opinioni più franco e produttivo, sarà richiesta ai partecipanti riservatezza sugli interventi, secondo la c.d. “regola di Chatham House”. Lo scopo di questa regola è quello di offrire la possibilità ai partecipanti di parlare liberamente, potendo beneficiare della garanzia che le opinioni che esprimeranno non potranno essere riportate all’esterno, come provenienti da loro. In questo modo, i relatori potranno esprimere le loro opinioni, senza doversi preoccupare delle possibili ricadute sulla loro reputazione e in relazione agli obblighi nascenti dalle cariche ricoperte. Il vice presidente Mastellone da noi interessato ha dichiarato: “L‘area del Mediterraneo è assolutamente vitale in termini di prospettive e di sviluppo per le regioni del Mezzogiorno e per la nostra nazione intera. Una grande opportunità ma anche una grande scommessa che richiede condivisione delle scelte, programmazione e azione coordinata. Sono convinto che una risposta reale possa venire solo nell’ambito di un posizionamento strategico dell’Italia in un’ottica chiara di sviluppo euro mediterraneo.
Le nazioni del nord Africa rappresenteranno, nei prossimi anni, importanti mercati mondiali visto l’enorme sviluppo che stanno avendo e visto l’incremento del Pil che arriva in alcuni casi a superare il 5-6 per cento. Anche l’età media della popolazione molto bassa e gli alti tassi di crescita demografica si traducono in propensione allo sviluppo. Queste realtà possono costituire importanti sbocchi commerciali poiché distano due o tre ore di aereo da noi con grossi vantaggi in termini logistici rispetto ad altri paesi dell’area asiatica e sud americana più distanti. Sono nazioni che possono rappresentare anche importanti sbocchi commerciali via mare. L’area mediterranea è senza dubbio luogo di incontro e di confronto tra culture, società ed economie molto diverse ma legate tra loro. E’ importante, quindi, lavorare con forte raccordo per individuare insieme possibili strategie di sviluppo. Serve un’azione coordinata per una migliore progettualità e per una ottimale programmazione poiché, nei prossimi anni, le attività di sviluppo avranno come obiettivi prioritari l’energia, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente. Ricordo che circa quindici anni fa scrissi un articolo dal titolo ”L’Italia può essere il nord dell’Africa e il sud dell’Europa”, che significa? Significa che la nostra nazione è ben posizionata ed è come una grossa portaerei nel mediterraneo.