Piano di Sorrento, proclamazione vincitore concorso nuovo istituto comprensivo

PIANO DI SORRENTO – Venerdì 16 maggio 2014, alle ore 11 presso la sala consiliare, il presidente della commissione ing. Graziano Maresca procederà alla proclamazione del vincitore del concorso per la progettazione dell’Istituto comprensivo scolastico in via C. Amalfi con l’assegnazione dei premi previsti dal bando. I primi tre classificati sono risultati i progetti presentati dai professionisti associati:

Punti 94,99: arch. Pasquale Miano, arch. Eugenio Certosino, arch. Giuseppe Ruocco, arch. Bruna Di Palma, arch. Felice De Silva, ing. Giampiero Rasulo;

Punti 80,26: arch. Giovanni Fumagalli, arch. Pierluigi Barile, arch. Francesca Borgia, arch. Francesca tlanu, arch. Lorenzo Caporro, ing. Giovanni Staiano, soc. Futura Tecnologies s.r.l.
Punti 80,06: Studio Architettura Alfa arch. Alberto Barone arch. Antonio Coppola arch. Maurizio Fabbricatore, arch. Massimiliano Cuccarano, SAF&P engineering s.r.l., arch. Alfunso Coppola, arch. Immacolata Usolino

Il progetto dell’Amministrazione comunale è quello di realizzare nella struttura della scuola elementare capoluogo, il nuovo istituto comprensivo con la Scuola Medita Statale “Amalfi Massa”. Sull’ipotesi di ristrutturare la scuola invece di demolirla e ricostruirla ex-novo si registra l’iniziativa assunta dall’ing. Antonio Elefante (ex capo dell’Utc di Piano di Sorrento e oggi Assessore al Comune di Vico Equense) che ha predisposto un progetto in grado di realizzare il consoidamento strutturale dell’immobile scongiurandone l’abbattimento e rendendo pertanto più agevole la ristrutturazione della scuola per la quale il Sindaco Giovanni Ruggiero ha anche presentato una richiesta di finanziamento al Premier Matteo Renzi per circa 8 milioni di euro. L’Ing. Elefante avrebbe intenzione di regalare il suo progetto all’Amministrazione di Piano di Sorrento dopo una pubblica presentazione. L’iniziativa però non avrebbe ancora ottenuto il nulla osta da parte del Sindaco che non intende farne un caso di scontro con alcuni esponenti della minoranza e della società civile che avrebbero affiancato Elefante nell’iniziativa.