Meta, Salvatore Esposito: dobbiamo ricostruire subito il Partito Democratico
di Salvatore Esposito*
Come Segretario della Sinistra Giovanile DS di Meta e membro del Comitato Promotore del PD nel 2007, vidi nascere, con molte aspettative, il Partito Democratico nel nostro piccolo Comune. Anche qui, come in tutta Italia, le due anime riformiste si fondevano e davano vita ad un’unica entità.
Ma come è ben noto a tutti la sezione del PD metese si è caratterizzata fin dalle origini per una forte spaccatura tra due gruppi che hanno sempre rifiutato di collaborare tra loro.
Come membro del primo direttivo, allora guidato dalla segretaria Stefania Astarita, ho partecipato ad iniziative e battaglie in un clima solo agli inizi apparentemente sereno, ma comunque sempre caratterizzato da un persistente “distinguo” che ha favorito negli anni la dispersione di preziose forze e la diaspora di tantissimi giovani che, per la prima volta, avevano deciso di dare il loro contributo al prorio paese.
Oggi non faccio parte del direttivo guidato dal segretario Mollica e quindi parlo a titolo personale e da semplice iscritto.
Il risultato delle elezioni europee in penisola ed in particolare a Meta ci obbliga tutti, iscritti e simpatizzanti, ma sopratutto l’attuale direttivo ad una profonda riflessione.
Come recuperare le forze disperse negli anni? Come riavvicinare i tanti giovani metesi alle attività della sezione?
Il clima creatosi, ma soprattutto le scelte fatte in queste elezioni comunali, non facilitano in nessun modo le risposte a queste domande. C’è un evidente conflitto di interessi.
Dal mio punto di vista bisogna ripartire SUBITO dall’eccezionale risultato delle europee e rimetterci in cammino. Bisogna ricostruire il PD a Meta con tutti quelli che ancora ci credono. IO CI CREDO! Credo che il momento sia ORA!
È il momento di convocare un’Assemblea Straordinaria di iscritti e simpatizzanti.
È il momento di aprire la sezione ai metesi ed occuparsi dei problemi dei cittadini.
È il momento di creare una nuova squadra che abbia voglia di mettersi in gioco.
È il momento di creare un vero gruppo che sia in grado di comunicare con la maggioranza uscita vincitrice dalle urne.
È il momento di trasformare la sezione in un cantiere di proposte, idee ma anche di critica, quando occorre, sempre al servizio del paese.
Dobbiamo impedire, nella maniera più categorica, che la sezione sia lo strumento di una sola parte per portare avanti un’opposizione ad oltranza che non gioverebbe né al paese né al partito e che avrebbe come risultato ultimo solo quello di allontanare in maniera ancor più massiccia i già disgustati giovani che in massa il 25 maggio hanno votato il PD e sono poco interessati ai conflitti personali.
Tanto premesso, invito il direttivo e la segreteria di Meta a discutere, nella maniera più celere possibile, sulle possibili strade da percorrere. Non ci possiamo permettere ancora una volta di perdere quest’opportunità, ma dobbiamo catalizzare quest’entusiasmo, ridare credibilità al progetto PD a Meta con chi ci sta e con chi ha ancora voglia di combattere, INSIEME, per il bene del nostro paese.