Meta alle urne, ma dove sta il PD? Per ora con Giuseppe Tito…
META – La crisi del PD per queste elezioni amministrative nella cittadina costiera è lampante e lacerante: il circolo locale dopo aver scaricato nell’ordine i due maggiori esponenti dell’amministrazione uscente – Paolo Trapani e Giuseppe Tito – si è schierato con il candidato sindaco dell’UdC, Antonella Viggiano. Mentre Trapani è rimasto fuori dalla partita elettorale sentendosi tradito dal suo partito che praticamente gli ha negato il sostegno, Tito ha cominciato da subito a lavorare per presentarsi con una propria lista, “Patto per Meta” cui però importanti esponenti del PD campano e nazionale hanno dato sostegno che sarà confermato pubblicamente in occasione della presentazione della lista sabato 10 maggio 2014.
Tito conferma ancora una volta di prediligere i fatti alle parole e per dare un segnale univoco all’elettorato presenterà la sua lista al lido Metamare insieme all’On. Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario alle infrastrutture e trasporti nel governo Renzi; l’On. Massimo Paolucci, componente della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera e candidato alle Elezioni Europee; l’On. Antonio Amato consigliere regionale PD. Due avvocati di primo piano a moderare e concludere l’incontro, Luigi Alfano e Gennaro Torrese, quest’ultimo presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata. Per il circolo metese del PD sicuramente un brutto colpo, anche se ormai nel PD operano correnti diverse e anche fortemente contrapposte. Va sottolineato che l’On. De Caro, ex consigliere regionale in Campania, è stato coinvolto nell’inchiesta sull’uso improprio dei fondi pubblici da parte dei gruppi regionali consiliari, finendo nel mirino di quanti hanno accusato Renzi di non aver escluso dal suo governo indagati di diverse parti politiche, incluso il PD. Insomma quella di Meta sarà una vera e propria resa dei conti politica perchè nel caso Tito dovesse vincere le elezioni e diventare sindaco con tessera PD, cambierebbero inevitabilmente gli equilibri nel partito e la stessa sua rappresentanza politica. Questo Tito per il momento non l’ha detto… ma solo perchè lo da per scontato!