Costiera Sorrentina protagonista alla Borsa Mediterranea del Turismo 2014
NAPOLI – Chiude oggi i battenti alla Mostra d’Oltremare la 18° edizione della Borsa Mediterranea del Turismo un evento ideato da Angelo De Negri che venerdì 4 aprile 2014, alle ore 10.00, ha dato inizio all’evento con un’anteprima dedicata al Turismo Enogastronomico che ha visto protagonisti gli autori di un’importante ricerca realizzata dalla prof.ssa Valentina Della Corte (Associato di Economia e Gestione delle Imprese, Università degli Studi di Napoli Federico II) per conto della Camera di Commercio di Napoli cui hanno partecipato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, On. Fulvio Martusciello, l’Università della Cucina Mediterranea con Alberto Corbino, imprenditori del settore quali Livia Iaccarino (Don Alfonso 1890 – Sant’Agata di Massa Lubrense), Alessandra Cecere (Ponterè – Cancello ed Arnone Ce), Giovanni Della Corte (Nuove Idee Imprenditoriali – Napoli).
ENOGASTRONOMIA E TERRITORI: GLI ASPETTI ESPERIENZIALI
La conferenza, presentata e moderata dal giornalista Vincenzo Califano, ha approfondito il tema “.…dell’enogastronomia come fattore di attrattiva territoriale nello sviluppo turistico locale. In particolare delle eccellenze e del made in Italy, in un sistema turistico che vede la domanda sempre più attenta agli aspetti “esperienziali. La ricerca, di tipo qualitativo, tende a comprendere quali siano gli aspetti strategici dell’offerta enogastronomica locale, per lo sviluppo turistico del territorio”. Un tema di assoluta attualità che è stato trattato dai relatori sul piano tecnico e dell’esperiezna sul campo animando un confronto che ha evidenziato il valore assoluto, anzi la supremazia dell’offerta territoriale in chiave gastronomica purchè essa sia frutto di una costante e sapiente relazioe tra tradizione e innovazione, sicurezza e qualità, storia e cultura che trovano la sintesi nell’offerta culinaria peculiare dell’area. Attenzione quindi a stravolgere le regole del gioco e a trasformare la “civiltà della tavola” in un business svincolato dall’identità territoriale di cui prodotti, piatti, storie e cultura sono l’unica, vera, autentica espressione capace di creare attrazione turistica.
IMPRESE D’ECCELLENZA E CARENZE DEL SISTEMA TERRITORIALE
Le testimonianze degli imprenditori che hanno spiegato la loro storia e quella della proprie imprese costrette a fare i conti con una realtà politico-istituzionale ancor prima che economico-imprenditoriale complessa costituiscono la prova di una vitalità e di un protagonismo cui manca soltanto la spinta del sistema per sviluppare una sana e generale contaminazione in termini di eccellenza e quindi di sviluppo e di competitività. Il rischio è quello di bruciare quello straordinario patrimonio di risorse che ancora oggi possono rappresentare il volàno per un’economia sostenibile e con pochi competitor se soltanto si lavora in armonia col sistema paese e se ne sviluppano le potenzialità in scienza e coscienza. Torniamo allora al ragionamento della qualità, non tanto dell’offerta turistica generale o enogastronomica, della politica, della sua capacità di supportare validamente la dsfida delle imprese sostenendone le performance in termini di competitività. Ha ragione quindi Gaetano Mastellone, addetto ai lavori oltre che acuto osservatore delle tematiche socio-economiche connesse allo sviluppo territoriale e quindi anche al turismo: c’è bisogno di cambiare la classe dirigente del Paese promuovendo a ruoli di responsabilità personalità competenti, oltre che oneste, in grado di leggere in modo appropriato il presente per riuscire a proiettare le progettualità territoriali su scenari di medio e lungo termine coerenti con la domanda del mercato.
COMPETIZIONE IN NOME DELL’ECCELLENZA DI SISTEMA
Si tratta di operazioni che vanno portate a termine anche con tempestività se si intende capitalizzare il vantaggio competitivo connesso soprattutto a quello che la natura ha regalato a un territorio come, per esempio, quello della Costiera Sorrentino-Amalfitana e che menti fini e capacità eccellenti sono riuscite a trasformare, e a proporre, in modo eccellente! Altro che le “eccellenze campane” ricostruite in laboratorio e proposte al di fuori di un contesto territoriale! Quelle non sono nè possono diventare eccellenze, perchè l’eccellenza è globale, è il frutto di un’interazione di filiera natuale, non tanto di una ricostruzione artificiale assoltamente vuota di storie, testimonianze, sapori e saperi che non si esportano, nè si commercializzano a prescindere dal contesto territoriale. Lo dimostrano le esperienze di cui hanno parlato Livia Iaccarino e Alessandra Cecere, realtà produttive agli antipodi geograficamente parlando, ma entrambe frutto di storia, di sacrificio, di vocazione e di passione, ma anche di tanta cultura e professionalità. Alla Mostra d’Oltremare per questa edizione della Borsa Mediterranea c’erano tanti operatori della Costiera Sorrentina, ciascuno a presentare e a proporre la propia offerta. Mancava la politica, quella dei territori, evidentemente in tutt’altre faccenda affaccendata come ci raccontano le cronache quotidiane!