25 Aprile, ricorrenza da non dimenticare per salvare la democrazia reale
Oggi ricorre la Festa della Liberazione dell’Italia, una data significativa per il nostro Paese che insorse contro l’occupazione e la dittatura nazi-fascista. Conservarne la memoria significa rinnovare il senso di una lotta per la libertà che oggi assume altri significati conservando intatto il senso di tanti sacrifici e anche sommarie giustizie come un certo revisionismo storico ci ha aiutato a conoscere e a comprendere. Nasce la democrazia, quella che oggi è fortemente a rischio nel nostro Paese perchè è in crisi la partecipazione dei cittadini alla vita pubblic
Un fenomeno che la classe politica italiana continua a sottovalutare avendo di fatto instaurato un altro tipo di dittatura giocata con l’abile manipolazione dei media e dell’informazione, con lo smantellamento dello stato sociale giustificato con le riforme imposte da una crisi economico-finanziaria utile solo ad accrescere le differenze e le discriminazioni per soddisfare gli interessi di un ceto politico come mai corrotto e colluso con svariati poteri criminali a tutti i livelli, senza tralasciare un sistema imprenditoriale e manageriale colluso e complice di malgoverno e malversazioni ai danni pubblici. Tante, troppe libertà ci sono state sottratte e ci vengono ulteriormente sottratte senza che forse ne abbiamo tutti piena consapevolezza! E con l’esclusione aumenta anche il controllo sulle nostre libertà in un Paese che oggi sembra incapace di indignarsi e di animare una riscossa civile degna di una storia che troppi dimenticano o non conoscono!