Il compromesso: multe sulle strisce blu, decidono i Comuni
Le contravvenzioni sulle strisce blu elevate ai danni degli automobilisti che espongono un grattino scaduto, cioè oltre il tempo previsto e pagato per la sosta, si continueranno a fare solo se i Comuni lo stabiliranno con apposito atto amministrativo. E’ questo il risultato della querelle tra Ministero delle Infrastrutture e l’Associazione dei Comuni (ANCI) che hanno dato vita a un confronto su una questione molte delicata e che rappresenta una consistente voce di entrata per gli Enti Locali. Alla fine si è trattato di un compromesso: resta valido il principio che le multe non si possono elevare laddove manchi una specifica regolamentazione in tal senso adottata dalle singole Amministrazioni le quali, a questo punto, dovranno stabilire con proprio atto che alla scadenza della sosta sulle strisce blu scatta la contravvenzione e non già l’obbligo di integrazione della differenza tariffaria come attualmente previsto da una legge mai applicata. Sarà quindi corsa contro il tempo per l’adozione di questo atto indispensabile per poter contravvenzionare i trasgressori. Che cosa succede fino all’approvazione di tale atto? E le contravvenzioni finora elevate in contrasto con la legge come saranno gestite potendosi generare uno specifico contenzioso?
Un commento
VITORIO D'ESPOSITO
Hai capito, adesso i comuni devono modificare il regolamento comunale per legalizzare la truffa che facevano agli automobilisti che sostando sulle strisce blu, superavano l’orario pagato. Come possiamo sperare in un futuro migliore, quando le amministrazioni, accorgendosi di un abuso commesso, al posto di eliminare l’abuso, eliminano la legge che delegittima l’abuso! Questo e’ malaffare sulla pelle della comunita’!