Marina della Lobra, WWF e Comitato Civico: siamo preoccupati per le dichiarazioni del Sindaco
MASSA LUBRENSE – Sulla sentenza del Consiglio di Stato e soprattutto sulle sue implicazioni si consuma una nuova puntata dello scontro tra WWF e Comitato Civico e il Sindaco Leone Gargiulo che nei giorni scorsi, commentando il dibattito svoltosi nella conferenza stampa su boxlandia indetta dal PD, ha annunciato che avrebbe rivendicato tutte le ragioni dell’Amministrazione innanzi agli Stati Generali del PD e l’assoluta legittimità del progetto che vedrà la luce in ossequio proprio ai dettami della sentenza. Sull’interpretazione di questa sentenza si sta consumando il nuovo braccio di ferro tra “opposte fazioni” e questa volta il WWF e il Comitato Pro-Lobra hanno diffuso un comunicato congiunto per esprimere tutte le loro perplessità e preoccupazioni in merito alle dichiarazione del Sindaco.
IL COMUNICATO DEL WWF E DEL COMITATO CIVICO
“Nonostante le recenti surreali affermazioni del sindaco di Massa Lubrense e del soggetto promotore, il Porto di Marina della Lobra, così come progettato, non si può fare!!!
Lo ha sancito, senza se e senza ma, il Consiglio di Stato, che nella sentenza dello scorso 5 marzo ha chiarito come il Comune di Massa Lubrense giammai poteva ignorare il parere ostativo dell’Autorità di Bacino del Sarno, unico organismo preposto a giudicare la sussistenza dei requisiti di compatibilità idrogeologica.
Con una cortina fumogena di fantasiose argomentazioni, i soggetti promotori del porto da alcuni giorni stanno tentando di minimizzare la sconfitta e di dare ad intendere che la bocciatura è poco più di un “fastidioso imprevisto burocratico”.
Viceversa l’importanza dei vincoli posti a tutela dell’incolumità dei cittadini ha avuto la meglio sull’interesse a fare le opere da parte dell’amministrazione comunale e del privato. E tutto ciò proprio in un momento in cui è sotto gli occhi di tutti come, con un pò di pioggia di troppo, l’intera penisola stia letteralmente “venendo giù”: strade, muri, colline, case, alberi e pietre, tutto rischia di crollare e di essere sepolto.
La cosa più vergognosa di questi giorni è che il sindaco di Massa Lubrense, nonostante il parere vincolante dell’Autorità di Bacino, andando avanti ad oltranza contro tutto e tutti, potendo usufruire di avvocati e tecnici pagati dai contribuenti, alla fine di una lunga vicenda giudiziaria culminata con la sconfitta in Consiglio di Stato, ancora dichiari di “essere sereno” e che il progetto del porto si farà… anche laddove il rischio frane è massimo!!!
A preoccupare ulteriormente è il motivo che ha generato il contenzioso tra l’ente comunale e l’Autorità di Bacino, cioè la volontà ferrea da parte dell’amministrazione in carica di “sponsorizzare” una grave e pericolosa modifica del paesaggio in un’area definita a rischio dal Piano di Stralcio della medesima Autorità.
Il comune sostenne, ed è storia fin troppo nota, che il parere negativo inviato via fax dall’Autorità competente NON VALEVA!!!
La sentenza del Consiglio di Stato non lascia dubbi e chiarisce:
“La difesa del suolo, con la tutela idrogeologica, costituisce del resto (…) un parametro la cui adeguata valutazione è imprescindibile per la salvaguardia del territorio, il contrasto del suo dissesto e del rischio idraulico, la difesa preventiva dell’incolumità delle persone, delle proprietà e delle attività umane e, non ultimo, per la tutela dell’economia generale su cui andrebbe a trasferirsi il costo sociale dei correlativi danni. Sicché non è proporzionato e ragionevole prescindere nel caso e nel modo descritti dalle rappresentazioni comunque fatte da parte dell’autorità competente.”
Tuttavia il sindaco sembra non comprendere la portata della sentenza che boccia il “suo” progetto, giacchè commenta: “burocrazia italiana, abbiamo ragione nel merito” e dichiara, a mezzo stampa compiacente, di essere deluso “da un sistema-paese ingessato da questo tipo di cose”, trattandosi di un semplice “formalismo”. Frasi imbarazzanti che la dicono lunga sul senso di responsabilità del primo cittadino. Una zona rossa è una zona rossa, un pericolo frane è un pericolo frane e (per nostra fortuna!!!) non basta “risolvere cavilli burocratici e formalismi” per far sparire il pericolo.
Il rischio idrogeologico è una questione nazionale e non può riguardare solo qualche imprenditore e politico locale!!!
In quanto alle affermazioni del signor Gioacchino Gargiulo, egli si rammarica che dopo 13 anni il progetto così come da lui presentato non sia stato ancora realizzato: gli è mai sorto il dubbio che forse ne è l’unico responsabile?
Riguardo alla pretesa di aver ricevuto 21 punti a favore su 22, gli segnaliamo che confonde i paragrafi della sentenza con i motivi di ricorso!!! Inoltre una causa amministrativa non è un incontro di box in cui si può vincere ai punti! Un ricorso viene accolto o rigettato. Si rassegni, il ricorso è stato accolto e pertanto gli comunichiamo ufficialmente che ha perso!!!