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Cambiare l’Italia? Basterebbe davvero poco se soltanto…

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Vincenzodi Vincenzo Califano

Con questo post si conclude il 2013 di Politica in Penisola, un blog che il prossimo 17 gennaio compirà 5 anni di vita. Ci siamo mantenuti coerenti con l’idea che ci ha ispirati: essere un luogo nel quale idee ed opinioni sui fatti della quotidianità, della politica, della pubblica amministrazione si esprimono e quindi circolano liberamente non essendo asserviti a un interesse o a un potere diverso da quelli che sono i principi ispiratori di PinP. Il 2013 è stato per tutti un anno difficile, molto difficile! Non solo per gli effetti della crisi economica! Ancor di più per il collasso della politica italiana, a tutti i livelli, dimostratasi strumento di potere in mano a cricche senza scrupoli che hanno continuato e continuano a depredare quel che resto del nostro Stato. Gente anche molto spudorata, da destra a sinistra, che non può definirsi classe dirigente di una Nazione che resta caposaldo della civiltà occidentale, cardine negli equilibri socio-economici del Mediterraneo nonostante abbia smarrito il senso e l’orgoglio della propria storia e della propria identità.

IL BERLUSCONISMO CONTINUA A ROVINARE IL PAESE

La fine politica di Berlusconi non ha provocato la fine del berlusconismo che, anzi, imperversa ovunque e in forme ancora più oscene! La corruzione della politica si è dimostrata a tal punto trasversale da costringerci a vivere in un Paese dove gli opposti convivono animati da comuni interessi che, però, non sono quelli dell’Italia perbene. Una grande e ipocrita intesa benedetta e garantita dal Capo dello Stato impedisce, complice il permanere di un sistema elettorale ambiguo e anticostituzionale, agli Italiani di tornare alle urne per voltar pagina definitivamente rispetto a questi ultimi vent’anni che ci hanno letteralmente massacrati con effetti che pagheremo almeno per i prossimi vent’anni! Il malessere sociale e civile ha ormai contaminato larghe fasce delle nostre comunità, da Nord a Sud, e il rischio di un grave peggioramento della situazione è già concreto e, forse, dietro l’angolo!

Lasciamo un 2013 che è stato sicuramente e per i più il peggiore anno almeno rispetto agli ultimi dieci ed entriamo nel 2014 portandoci in dote soltanto più incognite e più preoccupazioni per il futuro! Sarà dura, fra qualche giorno, dover constatare che la situazione è peggiore, molto peggiore di quello che il sistema mass-mediologico di stato e di sistema vogliono farci credere, come giustamente ha ribadito nel suo editoriale Gaetano Mastellone!

UNA RICETTA FORSE TROPPO SEMPLICE

Come reagire? Facendo rigorosamente e scrupolosamente ognuno la propria parte, il proprio mestiere, assolvendo ciascuno ai compiti che gli sono stati affidati con professionalità, determinazione, costanza e onesta! Una ricetta semplice che potrebbe rivoluzionare l’Italia se solo si trasformasse in un virus in grado di contaminare a catena uomini e donne, giovani e anziani di questo nostro malandato Paese! Una svolta per di più senza costi, ma che è in grado veramente di risolvere i tanti e gravi problemi dell’Italia. Proviamo soltanto a rifletterci un momento stilando una specie di elenco cui ognuno è libero di aggiungere quel tanto che vi manca:

  • Politici e Amministratori pubblici che non rubino più e che si impegnino fino in fondo per approvare leggi e provvedimenti utili alla società, al suo sviluppo armonico e rispettoso dell’ambiente disastrato nel quale viviamo e che ogni tanto ci scuote le coscienze (vedi l’ultimo sisma si qualche giorno fa) per richiamarci al senso di responsabilità verso gli eventi seri che, in un attimo, possono distruggerci e verso i quali siamo sempre e costantemente impreparati…Perchè si ruba a più non posso invece di bonificare il paese e di tutelarne l’assetto idrogeologico;
  • Dipendenti della Pubblica Amministrazione che facciano fino in fondo il proprio lavoro, con imparzialità e senza rubare anche loro tempo e denaro alle Amministrazioni di appartenenza, vessando i cittadini perbene (non i delinquenti) e sfruttando il proprio potere non per garantire efficienza ed efficiacia all’azione amministrativa, ma per arricchirsi e per depredare le casse pubbliche in combutta con la politica;
  • Medici e Sanitari impegnati a curare la salute dei cittadini piuttosto che a costruirsi carriere e baronati, i propri conti in banca, clientele e carriere politiche utilizzando la salute per garantirsi il consenso. Il diritto alla salute è sacrosanto ed è una priorità che un Paese serio deve garantire a tutti i cittadini attraverso operatori che lo facciano con professionalità e a tempo pieno e che non rubino di tutto e per di più ammazzando anche tanta gente;
  • Scuola e Università dove chi ha la fortuna di lavorarci si renda conto di avere tra le mani quella che è la risorsa più importante di una Nazione: la formazione culturale delle nuove generazioni, l’unica e vera risorsa immateriale in grado di trasformarsi in una straordinaria forza di crescita economica per una comunità dove serve che abbondino cittadini istruiti invece che tanti ignoranti idi cui si servono solo i furbi e i disonesti per poter continuare a fare i propri porci comodi;
  • Un sistema imprenditoriale in grado di far scoprire al Paese la forza del lavoro quale condizione per intraprendere e per competere a tutti i livelli. Non c’è impresa senza lavoratori, non ci sono lavoratori senza imprese. In nome di questo nuovo patto si potrebbe realizzare il nuovo protagonismo imprenditoriale italiano anzichè svendere il meglio del made in Italy privando questo Paese di storia e di identità oltre che di fattori determinanti per la crescita produttiva e occupazionale.

UN’ITALIA NORMALE…ONESTA

Quante altre cose potremmo aggiungere a questo elenco? Sicuramente tante…Facendo semplicemente e bene ognuno di noi il proprio dovere (come si diceva una volta) e rinunciando alle piccole e grandi illegalità con cui conviviamo o che alimentiamo quotidianamente, usciremmo dalla crisi senza neanche accorgercene. Perchè quello che più fa incazzare coi tempi che corrono e con i problemi che ben conosciamo è avere a che fare con gente senza scrupoli che anzi approfitto ancora di più di posti e potere per rubare e depredare a più non posso, complice una classe politica sempre più sensibile e pronta a tutelare i colpevoli dei reati (praticamente ad autoassolversi) invece di chi li subisce, cioè le vittime!

Allora il mio augurio per il 2014 è che ognuno, passandosi la mano sulla coscienza, cominci finalmente a fare solo il proprio dovere, il proprio mestiere, la propria parte…Questo è l’unico condono/amnistia che si può accettare! Niente di più, niente di meno e senza eroismi cominciamo a vivere in un’Italia normale…onesta!

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