Premio “Arturo Esposito”&Città di Piano di Sorrento: un matrimonio turistico indissolubile!
PIANO DI SORRENTO – Se per il 2013 ci poteva essere un alibi, per il 2014 l’avvenuta conferma da parte della Giunta del sindaco Giovanni Ruggiero di continuare a puntare tutto e soltanto sul Premio “Arturo Esposito Penisola Sorrentina” ai fini della promozione turistica di Piano di Sorrento pur in presenza di una proposta da parte di un gruppo di Associazioni locali, qualche dubbio, e forse qualcosa in più, comincia a suscitarlo. Innanzitutto perchè il Comune si conferma del tutto incapace di elaborare, ancorchè presentata a suo nome ai fini del finanziamento, una proposta progettuale in campo turistico degna di questo nome e soprattutto rispondente, nelle finalità oltre che nella realizzazione, a quanto effettivamente viene fatto e che, rispetto a quanto viene rappresentato e documentato, non è assolutamente coerente nè rispondente alla verità dei fatti e ai principi cui dovrebbe ispirarsi l’Amministrazione nella gestione delle risorse.
Non si sono ancora spenti i riflettori sulla contestata 18° edizione che ha chiuso i battenti il 26 ottobre, che la Giunta ha varato la delibera in data 7 novembre 2013, con la quale rivolge istanza alla Regione Campania per ottenere il finanziamento per la 19° edizione del Premio relativa al 2014. Un atto – N° 243 – che per quanto è dato sapere presenta innanzitutto un errore sulle presenze degli assessori che l’hanno votato: risulta infatti assente il solo assessore Francesco Gargiulo, mentre anche l’assessore Vincenzo Iaccarino ha dichiarato di non aver approvato questa delibera perchè già allontanatosi dalla riunione per ragioni di lavoro. Ora si tratta di capire se l’Ufficio istruttore abbia commesso l’errore per la fretta di dover pubblicare l’atto ai fini dell’inoltro alla Regione Campania entro l’8 novembre.
Trattandosi di un format proposto da terzi, Mario Esposito, e fatto proprio dal Comune di Piano di Sorrento, la Giunta avrebbe dovuto motivare – ma non l’ha fatto – nel medesimo atto deliberativo le ragioni per le quali sceglieva di far proprio il Premio Esposito e non prendeva in considerazione, ai fini della partecipazione al medesimo bando, un altro progetto – “La Settimana della Cultura” – presentato al Comune da parte di un gruppo di Associazioni Artistiche e Culturali con la medesima finalità (e si presuppone articolata argomentazione tecnica). Dalla deliberazione approvata dalla Giunta non si evince la data di assunzione agli atti, cioè al protocollo del Comune di Piano di Sorrento del format edizione 2014 da parte del proponente Mario Esposito, unico titolare del marchio e pertanto tenuto a formalizzare all’Ente la richiesta di approvazione del suo progetto per il 2014, così come hanno proposto le Associazioni. Diversamente se il Comune ha fatto proprio il Premio dovrebbe cambiare l’impostazione globale dell’iniziativa! Ma qui il discorso diventa più tecnico.
La somma di questi “errori” non rappresenta un buon viatico per il Premio 2014! E’ evidente che la fretta è cattiva consigliera, così come appare fuor di dubbio che il Comune di Piano di Sorrento è praticamente “ostaggio di questo format” e di un’organizzazione che, ormai è chiaro anche alle pietre della strada, può vantare saldissimi legami politico-istituzionali grazie ai quali è in grado di accaparrarsi in esclusiva i finanziamenti che la Regione Campania eroga per conto dell’UE a sostegno dello sviluppo e della promozione turistica. Ecco perchè l’interrogazione parlamentare (checchè ne pensi qualcuno) presentata alla Camera da 8 Deputati del M5S e le segnalazioni inoltrate all’UE acquisicono un valore che vanno ben oltre il fatto in sè. Si auspica che contribuiranno a far luce su logiche di accesso da parte di privati e di gestione di consistenti risorse pubbliche da parte della pubblica amministrazione, Comune e Regione, che fungono da intercettori ed erogatori delle medesime.
La totale rinuncia da parte del Comune di Piano di Sorrento a elaborare un progetto di promozione turistica diverso dal questo Premio che, oggettivamente, proprio nulla ha a che vedere
con la valorizzazione turistica del territorio e con l’incentivo a sviluppare nuovi flussi, merita un’altrettanta verifica sui reali interessi che sovrintendono all’operazione da parte di tutti i soggetti coinvolti. In tal senso sarebbe auspicabile che il consigliere Antonio D’Aniello, in qualità di presidente della Commissione consiliare per la Trasparenza, assumi le dovute e, a questo punto, obbligate iniziative per far luce su tutta l’operazione. Stupisce infine che un Sindaco come Ruggiero, proprio in considerazione del diffuso malcontento ed aperto dissenso generato dall’iniziativa, non abbia ritenuto di dover affrontare la situazione con maggiore attenzione e senso di responsabilità, invece di infliggere con l’approvazione di questa delibera un vero e proprio “sgarbo” anche a tante Associazioni che si erano fatte portatrici di una proposta che non aveva la pretesa di essere alternativa al Premio, ma che sicuramente poteva essere integrata nel progetto ampliandone l’offerta turistica a tutto vantaggio del Paese e dei turisti…Forse il problema risiede nella gestione univoca del finanziamento che un’eventuale condivisione rende sicuramente più complessa! Comprendere le ragioni per le quali il Comune di Piano di Sorrento, anzi la Città di Piano di Sorrento, non può astenersi dal sostenere e dal far finanziare questo “Premio” che nessun beneficio porta al Paese al Turismo è un esercizio utile per prendere coscienza delle dinamiche che sovrintendono alla gestione delle risorse della pubblica amministrazione e che sempre più abbondantemente riempiono le cronache quotidiane italiane. Nè sono sufficienti video e redazionali generati e prodotti dal sistema, orgogliosamente esibiti al solo scopo di giustificare il business!