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Anche Paolo Trapani, sindaco di Meta, aderisce al Partito Democratico

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Paolo Trapani
Paolo Trapani

META – Dopo Leone Gargiulo primo cittadino di Massa Lubrense, è la volta di Paolo Trapani, sindaco di Meta, ad annunciare l’adesione al Partito Democratico nella settimana dei congressi locali che preludono alle primarie nazionali. Con un comunicato ufficiale, che segue all’ampio servizio pubblicato oggi sul quotidiano Metropolis, Trapani spiega le ragioni di questa decisione: «Si tratta della naturale evoluzione del mio percorso politico che già in passato mi ha visto vicino all’area del centro sinistra, oggi sostanzialmente rappresentata dal Partito Democratico. È una scelta, comune anche ad altri esponenti della maggioranza, che ci impegna su un percorso aperto alla società civile e vicino alle esigenze della comunità che amministriamo». Come spieghiamo sul periodico “Penisola Magazine” da domani in edicola, è in corso il riposizionamento dei Sindaci e della politica peninsulare rispetto ai nuovi scenari che stanno emergendo soprattutto sul fronte del centro-sinistra dove avanza come una locomotiva l’ascesa di Matteo Renzi alla guida del partito.

Giovanni Ruggiero
Giovanni Ruggiero

Il sindaco di Firenze sta interessando un numero crescente di primi cittadini in tutt’Italia che in lui identificano l’uomo in grado di cambiare il corso di un PD che, complice le grandi intese, ha perduto smalto e soprattutto identità provocando disaffezione nell’elettorato che non ne accetta l’appiattimento sul PdL e su Berlusconi. Si delinea così la nuova fisionomia politica peninsulare attraverso i primi cittadini. Gargiulo e Trapani sono schierati col PD, mentre Giuseppe Cuomo e Pietro Sagristani (il primo già iscritto al PdL come il collega Gennaro Cinque di Vico Equense, il secondo praticamente acquisito all’area, ma ancora ufficialmente indipendente) stanno costituendo una Lega Sorrentina proiettata sulla nuova Forza Italia di cui entrambi sono stati militanti! Solo Giovanni Ruggiero resta ancora “civico” non avendo maturato, almeno sino a questo momento, la decisione da che parte stare. Sembra improbabile un approdo al PD, visto che anche il suo vice Salvatore Cappiello è uomo di FI-PdL, cioè marcatamente di centro-destra. Qualche imbarazzo lo avrebbe ad iscriversi alla nascente Lega Sorrentina all’indomani dell’annuncio di Sagristani di sostenere la candidatura a futuro sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino, assessore di Ruggiero col quale però si è rotto da tempo il feeling per le scelte operate dal Sindaco in favore di Cappiello e del suo entourage. La vicinanza all’UdC di Pasquale Sommese potrebbe spingere Ruggiero a collocarsi, da solo, nell’area centrista dove sono in atto le grandi manovre post-Montiane per ricollocarsi sul frotne del centro-destra cui Ruggiero politicamente  e culturalmente appare più vicino. Probabilmente l’argomento sarà oggetto di discussione domani al “Delle Rose” quando per la chiusura del “Premio Penisola Sorrentina” è annunciata la presenza dell’on. Sommese in qualità di Assessore Regionale al Turismo della Campania e Ruggiero gli sarà a fianco nella gironata conclusiva della contestata kermesse. Una curiosità o una coincidenza: al Partito Democratico aderiscono la quasi totalità degli amminsitratori di professione sanitaria, ad eccezione di Sagristani che, pur medico, non può ritornare nel PD dopo averlo lasciato quando scelse l’UdC alle ultime provinciali. In sua compagnia la Flora Beneduce, consigliere regionale, ma il riposizionamento politico del mondo medico, anche al di fuori della politica, è chiaramente diretto verso il PD.

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