Piano, su Villa Fondi il Sindaco cerca di smarcarsi…Ma c’è anche la Tares in Consiglio
PIANO DI SORRENTO – Con un comunicato trasmesso in tarda serata il sindaco Giovanni Ruggiero ritorna a parlare di Villa Fondi spiegando le ragioni per cui l’argomento non è stato portato all’esame (e alla bocciatura) del Consiglio comunale. In una precedente dichiarazione alla stampa, Ruggiero aveva già precisato che l’argomento non andava in consiglio perchè praticamente inesistente stante la conclamata assenza di pubblico interesse. E’ chiaro a questo punto che sull’intera questione le idee non sono chiare così come si vuol far apparire. Il primo cittadino oggi spiega che “…La scelta di non portare in Consiglio comunale la discussione su Villa Fondi è motivata dal fatto che la Maggioranza sta approfondendo, anche con l’ausilio degli Uffici, l’aspetto giuridico per la procedura da intraprendere per l’archiviazione del progetto. Sotto l’aspetto politico la Maggioranza accoglie con favore la disponibilità di una parte della Minoranza a trovare soluzioni condivise su tale questione e si impegna ad un incontro a breve per condividere non solo la procedura per l’archiviazione del project financing ma anche le linee guida per l’elaborazione di un progetto che punti ad una gestione nuova di Villa Fondi”. E’ evidente che la “liquidazione della proposta” presentata dai privati è un esercizio più complesso di quello che fino a oggi si voleva far apparire e che sin dall’inizio era stato evidenziato dall’Opposizione e dallo stesso Comitato Civico. Per questo, crediamo, serva alla causa (della maggioranza) fare dei distinguo nella minoranza che, ricompattatasi, sembra essere diventata un osso più duro con cui confrontarsi da qui in avanti! Tanto per assestare un fendente anche a quanti (e sono tanti) animano il dibattito sui social, Ruggiero ha aggiunto: “Rigettiamo con forza tutte le illazioni, le insinuazioni e le polemiche su interessi particolari, personali o nascosti e ribadiamo la volontà di mantenere gli impegni presi durante il confronto pubblico il giorno 9 settembre: bloccare questo project financing con modalità da definire perché non ritenuto di pubblico interesse e dare disponibilità per un’eventuale Commissione che valuti e proponga modelli di gestione della Villa. Rimarchiamo, infine, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, la volontà di garantire la fruibilità pubblica della Villa e di promuovere sempre più la valenza e la vocazione culturale della struttura con costi di gestione sostenibili“. Ciò non toglie che la gestione politica del caso “Villa Fondi” si è rivelata un disastro sotto tutti i punti di vista, ivi incluse le mortificazioni inflitte agli stessi privati che, forse ineguamente, si erano “fidati e affidati” a chi poi non è stato capace di mantenere gli impegni su un’iniziativa di privatizzazione mal pensata e mal attuata un po’ da tutti gli attori comparsi sulla scena! Ora si tratta di capire, se davvero questo è l’obiettivo, con quali idee, con quale progetto e con quale management si intende assicurare il futuro pubblico di Villa Fondi. Nel gennaio 2003 un prestigioso studio professionale napoletano, Chieffo&Associati, depositava al Comune una “Proposta procedurale per una nuova destinazione di Villa Fondi – Ipotesi di costituzione di società mista“, forse l’unico vero studio fino a oggi realizzato (senza alcun onere per le casse comunali) e che gli Amministratori dell’epoca non hanno mai voluto prendere neanche in considerazione. Tant’è che dello studio, corredato di relativa bozza statutaria, sembrano essersi perse le tracce in Municipio. Tirarlo fuori dai cassetti potrebbe essere un buon inizio per confrontarsi su un documento che, per quanto datato, conserva una sua valenza e può rappresentare il punto di partenza per una discussione seria e disinteressata, quella che praticamente aveva ispirato all’epoca la redazione del documento.
Ma passiamo all’altro tema caldo dell’assemblea civica in programma stasera a Piano di Sorrento dove sono tanti gli argomenti proposti dall’opposizione e tutti di scottante attualità. Riflettori accesi sulla TARES, la tassa su casa e servizi che praticamente ha sconvolto la vita quotidiana di una sessantina di operatori commerciali pianesi che dovranno pagare decine e decine di migliaia di euro per la scelta, ribadita con forza dal Sindaco e dall’Assessore al bilancio Daniele Acampora, di aver voluto salvaguardare le famiglie (che risparmiano praticamente qualche decina di euro cadauna) a scapito di un esiguo numero di imprese le quali fanno sapere di avere scarse vie d’uscita se non di chiudere i battenti dei propri esercizi. Una situazione paradossale, verificatasi solo a Piano di Sorrento e dove la maggioranza che governa appare del tutto indifferente al problema, anzi decisa a respingere la proposta di rimodulazione del tributo elaborata dall’Opposizione e che sarà sottoposta a votazione.
Si tratta dell’ultima speranza per commercianti che, altrimenti, dovranno subire un vero e proprio salasso fiscale con gli inevitabili riflessi a catena che ne derivano sulla filiera, come si suol dire oggi riferendosi all’impresa come centro propulsore economico-occupazionale oltre che interfaccia per la soddisfazione del bisogni dei consumatori. C’è’ chiusura totale nella maggioranza, nonostante tutti i Consiglieri siano stati sensibilizzati ad affrontare responsabilmente il problema e a correggere il tributo come la consigliera Anna Iaccarino ha praticamente dimostrato si possa fare. La questione è delicatissima sul piano politico anche per l’Assessore alle Attività Produttive Vincenzo Iaccarino che ha già rappresentato il profondo disagio della categoria che in lui ha il riferimento istituzionale.Tenterà Iaccarino di persuadere in extremis l’orgoglioso Assessore Acampora e indurlo a fare un passo in dietro che, a conti fatti, è perfettamente in linea con i dettami della legge? Una votazione bipartisan della proposta formulata dall’Opposizione non mortificherebbe nessuno, facendo invece prevalere un discorso di tutela di legittimi interessi altrimenti lesi da una scelta politica discutibile. Sembra però esserci ostinazione nella maggioranza a voler respingere l’ipotesi di riduzione della Tares come prospettata al punto che, per scongiurare imbarazzi e ripensamenti interni alla vigilia del consiglio, il capogruppo Antonio Russo avrebbe addirittura rinunciato alla tradizionale riunione di gruppo in modo da mettere tutti i Consigleiri di fronte al fatto compiuto di un voto netto, alla stregua di una prova di forza! C’è chi in questa decisione legge anche la necessità della maggioranza di tentare di far quadrare conti parecchio ballerini e che vedrebbero il Comune debitore nei confronti della Società Penisola Verde per una cospicua somma, tra i 600mila e 1 mln di euro stando alle indiscrezioni. A questo punto si dovrà far luce sulla gestione del ciclo dei rifiuti di cui, come riferisce la stessa consigliera Anna Iaccarino, non è semplice avere il quadro completo dei conti!
Sempre nel consiglio comunale di questa sera si discuterà di un altro argomento spinoso, il Premio Letterario che si appresta a essere celebrato a Villa Fondi e al Teatro delle Rose, evento che è stato investito dalle critiche più disparate per l’ingente stanziamento di fondi da parte della Regione Campania che ha erogato un contributo di 160mila euro, a valere sui fondi europei per l’asse turismo, cui se ne sono aggiunti 30mila da parte del Comune. Ha suscitato sconcerto il compenso riconosiuto al direttore artistico (circa 50mila euro) oltre alla discussa partecipazione di Vittorio Sgarbi. Un’iniziativa che è giunta alla sua 18° edizione e che l’anno scorso dalla Regione Campania ottenne un contributo di 66mila euro oltre ai finanziamenti di Comuni e privati. Spese su cui ha deciso di vederci chiaro la consigliera Anna Iaccarino che ha formalizzato la richiesta di accedere alle rendicontazioni pregresse e tentare così di venire a capo di alcune questioni piuttosto delicate. Anche su questo argomento il Sindaco Giovanni Ruggiero si è arroccato in difesa dell’iniziativa nonostante essa presenti molte contraddizioni e palési un evidente sperpero di risorse pubbliche senza alcun oggettivo ritorno in chiave turistica per il Comune di Piano di Sorrento. Basta leggere e confrontare i numeri su cui è stata costruita tutta l’operazione, fortemente sostenuta dall’Assessore Regionale al Turismo Pasquale Sommese, e verificare le presenze di turisti legate al Premio per rendersi conto che mancano i presupposti di cui al bando e che l’evento va semplicemente ascritto al novero di quelle manifestazioni di sistema per il sistema che assicura le più ampie coperture e illustri patrocini.