Anna Iaccarino: sul personale Salvatore Cappiello ha sbagliato o si è lasciato male consigliare…
PIANO DI SORRENTO – Infuria la polemica sulle “grandi manovre” inerenti il personale comunale volute dal vice sindaco Salvatore Cappiello, anticipate dalla stampa con tanto di dichiazioni dell’Assessore, ma che non sono state ancora oggetto di confronto sindacale come denuncia Gabriele Pollio con una nota pubblicata su Positanonews. Registriamo questa mattina l’intervento di Anna Iaccarino, consigliere indipendente di opposizione che spiega: “Nei giorni scorsi la stampa locale ha riportato, talvolta addirittura con toni trionfalistici, la notizia riguardante la futura rotazione del personale all’interno del Comune di Piano di Sorrento, con tanto di dichiarazioni rese dal vice-Sindaco Salvatore Cappiello, peraltro responsabile proprio del personale. Ebbene tutto ciò merita una seria pausa di riflessione.
Da quanto si apprende, infatti, la molla di tutto sarebbe da ricercarsi nella cosidetta “legge anticorruzione”, approvata ormai circa un anno fa, che prevedrebbe la possibilità di far ruotare il personale proprio per scongiurare rischi di corruzione. Se questo è il presupposto dell’annunciata rivoluzione allora siamo al cospetto di una interpretazione distorta della normativa.
Infatti sono sicura che Cappiello sia a conoscenza del fatto che la premessa, per poter applicare quella normativa, è costituita da una serie di adempimenti imposti all’Ente proprio dalla legge, uno su tutti la predisposizione e l’approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, strumento di cui non mi risulta il Comune si sia ancora dotato. In realtà, a seguito dell’intesa intercorsa nella conferenza tra Governo, Regioni ed Enti locali il 24 luglio scorso, c’è di tempo sino al 31 gennaio prossimo per poter adempiere a quanto prescritto.
Orbene, sarà proprio in quel piano che, ricordo a me stessa, dovrà essere redatto secondo le linee guida del Piano nazionale anticorruzione, approvato solo pochi giorni fa, che potranno essere previsti i meccanismi per la rotazione del personale. Allora, tanto per fare un esempio, occorrerà: preventivamente identificare gli uffici e servizi che svolgono attività nelle aree a più elevato rischio di corruzione; individuare, nel rispetto della partecipazione sindacale, le modalità di attuazione della rotazione in modo da contemperare le esigenze dettate dalla legge con quelle dirette a garantire il buon andamento dell’amministrazione; definire i tempi di rotazione e soprattutto prevedere il coinvolgimento del personale in percorsi di formazione e aggiornamento continuo per poter creare competenze di carattere trasversale e professionalità che possano essere utilizzate in più settori. In conclusione, delle due l’una o questa pseudo rivoluzione, nulla ha a che vedere con la legge anti-corruzione, ed in questo caso ci spiegasse il vice-Sindaco quali sono le vere ragioni oppure ancora una volta Cappiello si è lasciato malamente consigliare dalla fretta, in questa seconda ipotesi si rischia a breve di assistere all’ennesimo dietro-front da parte dell’Amministrazione”.