Su Villa Fondi la maggioranza si tappa la bocca: parla solo Antonio Russo
PIANO DI SORRENTO – La principale novità emersa stamattina dal summit della maggioranza, riunitasi per discutere sul da farsi per Villa Fondi – è rappresentata dal fatto che nessuno è autorizzato a parlare con la stampa ad eccezione del capogruppo Antonio Russo cui spetta il compito di dettare la linea sull’argomento più scottante del momento. La notizia ce la dà Luigi Maresca, presidente del Consiglio comunale, da noi interpellato nella sua veste istituzionale e quindi super partes! Gli abbiamo chiesto che cosa ne pensasse del problema di Villa Fondi anche alla luce delle recenti novità e per tutta risposta ne abbiamo ricevuto per prima la notizia del portavoce unico abilitato a conferire, cioè Antonio Russo.
Per secondo un giudizio a dir poco sprezzante sull’informazione e in particolare sui blog con cui il Presidente Maresca non vuole avere a che fare (sic). Maresca ha quindi concluso spiegando che lui parla solo nella sede del Consiglio comunale, per il resto la maggioranza si affida a Russo. Commentare le parole di Maresca è superfluo, non ce ne voglia il Presidente, ma forse la sua è una concezione privatistica del ruolo che ricopre. Il silenzio su Villa Fondi è invece assai rumoroso perchè il Paese parla e commenta, checchè ne pensino Maresca&Co e nel frattempo cominciano ad emergere indiscrezioni sempre più interessanti sulla genesi dell’operazione “privatizzazione” e che potrebbero riservare anche qualche sorpresa. Russo, che pure abbiamo provato a contattare per fargli rendere una dichiarazione ufficiale, non ha risposto e fino a questo momento non sono stati diffusi neanche comunicati ufficiali sull’esito dell’incontro di maggioranza che, ricordiamolo, ha anch’esso un oggettivo interesse pubblico. La Commissione di cui si è parlato all’assemblea pubblica probabilmente si costituirà nei prossimi giorni e ne faranno parte due esponenti della maggioranza e due della minoranza oltre alla rappresentanza del Comitato Civico. Quest’organismo, che dovrà essere istituito in sede di consiglio comunale come prevedono statuto e regolamento, avrà tre mesi di tempo per formulare una proposta che andrà all’esame del Consiglio. Ora però il Comitato si prepara a chiedere all’Amministrazione progetti, piani e dettagliati rendiconti di gestione e investimenti relativi almeno agli ultimi 10 anni al fine di avere chiaro il quadro della situazione e costruire una proposta seria che conservi la Villa Fondi nella disponibilità e gestione pubblica.