Raffaele Lauro: “tre sono le priorità…poi le urne…pronto a candidarmi per le giovani generazioni”
ROMA – La crisi di Governo e il fallimento delle cosiddette larghe intese confermano la lucidità e la preveggenza delle analisi fatte, negli ultimi cinque mesi, con puntuali dichiarazioni pubbliche, da Raffaele Lauro, senatore della XVI legislatura e leader del movimento politico “No all’azzardo, Salviamo l’Italia“: dagli equivoci programmatici dell’esordio agli errori clamorosi sul deficit di bilancio; dalla mancanza di una visione strategica della cosiddetta maggioranza alla rivendicazione quotidiana di risultati di governo, del tutto inesistenti; dalla presunzione di affrontare le grandi riforme all’incapacità di approvare, per decreto, l’unica riforma necessaria: la riforma elettorale. Cinque mesi perduti, ballando sull’orlo dell’abisso, con un paese allo stremo, sempre più nelle grinfie di un sistema bancario famelico e di una speculazione internazionale implacabile. Gli abbiamo chiesto un commento sulla crisi in atto: “Epilogo tragico, ma scontato. La storia condannerà senza attenuanti gli autori, istituzionali e politici, di questo disastro, a partire da una classe dirigente inetta, corrotta e cieca. Necessita un governo istituzionale che faccia tre cose, per decreto, in un mese: riforma elettorale, legge di stabilità e tutela degli asset strategici del paese. Poi le urne, il popolo sovrano deve decidere. Anche se a Natale!”. Lei, in caso di elezioni anticipate, si ricandiderà? “Nonostante la mia nausea verso la politica, se sussistessero le condizioni, politiche e personali, non mi tirerei indietro, per servire ancora il mio paese. Ma lo farei solo per le nuove generazioni“.