Villa Fondi nel programma elettorale e amministrativo del Sindaco di Piano di Sorrento
PIANO DI SORRENTO – Oggi tornano a riunirsi le Associazioni che hanno costituito il Comitato Civico “Villa Fondi Bene Comune” per mettere a punto il piano delle iniziative con le quali si intende animare il confronto con l’Amministrazione comunale ancor di più dopo l’annuncio da parte di Antonio Russo, capogruppo della maggioranza, di voler verificare tutte le ipotesi in campo per assicurare l’ottimale gestione del complesso museale e centro congressi. Il Comitato ha avviato la “riflessione” prendendo anche spunto dall’intervento col quale il consigliere di Sorrento Alessandro Schisano ha richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza del “programma elettorale” che rappresenta un vero e proprio “Patto coi Cittadini” che vincola l’Amministrazione a dargli attuazione, appunto, nell’ambito e nello stesso tempo nei limiti delle proposte che gli elettori hanno potuto valutare prima di esprimere il proprio voto. Schisano pone una questione importante, che vale per Sorrento come per qualunque altra Amministrazione, e cioè che esiste un vincolo nell’attuazione dei programmi da parte di chi li propone in campagna elettorale e quindi li trasforma in programma di mandato peraltro votato dal civico consesso.
Insomma le Amministrazioni pubbliche sono legittimate ad operare pur sempre in un quadro di vincoli cui deve attenersi innanzitutto il Sindaco che, eletto direttamente dai cittadini insieme alla sua lista, è il primo responsabile del programma di ciò che si impegna a realizzare nel corso del mandato. Un ragionamento, quello introdotto da Schisano che non fa una grinza e che pone una serie di interrogativi sulla legittimità dell’operato di quelle Amministrazioni che, in corso d’opera, perdono di vista proprio i programmi attuando scelte diverse e addirittura neanche sottoposte al giudizio preventivo degli elettori. Se ciò è comprensibile per tematiche contingenti e che esulano da una vera e propria programmazione pluriennale, lo è sicuramente di meno per tutto quanto concerne la realizzazione di opere pubbliche o la gestione del patrimonio comunale. E’ il caso di Villa Fondi che rientrava nel mega programma “Piano Futura” presentato dal Sindaco Giovanni Ruggiero in un’ottica di programmazione pluridecennale e che in minima parte è stata avviata. “Piano Futura” parla di un “Progetto esecutivo di lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento funzionale del complesso Villa De Sangro di Fondi. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo gruppo servizi e l’adeguamento funzionale dell’impianto elettrico, antincendio di climatizzazione e idrico. L’importo presunto dell’opera è di € 950.000,00 già finanziata con fondi regionali“. Una porzione di tali lavori è stata già realizzata, un’altra consistente parte dovrà esserlo prossimamente dopodichè Villa Fondi, ci si augura anche munita di un collaudo complessivo della struttura, è bella e pronta per essere gestita in modo consono alla qualità del bene e soprattutto alle opportunità che essa è in grado di sviluppare a beneficio del Comune e della Comunià locale attraverso una coerente programmazione artistico-culturale-turistica che sia soprattutto espressione della variegata e ricca identità locale da coniugarsi con indispensabili abilità manageriali.
Sic stantibus rebus va da sè che la gestione e quindi il destino di questo bene pubblico è qualche cosa che deve necessariamente e preventivamente essere socializzato con il Paese proprio in considerazione delle opportunità anche economiche che è in grado di sviluppare con positive ricadute per l’intera comunità e per le casse comunali. La proposta privata, sicuramente legittima, deve essere in grado di integrarsi nell’ambito di un progetto più generale e sicuramente più articolato, anche in considerazione del fatto che il Comune ha speso la consistente somma di 950mila euro (denaro pubblico) per rendere funzionale e agibile il complesso, circostanza che sicuramente agevola la futura gestione, qualunque essa sarà. Il ragionamento vale, ovviamente, anche per altre strutture pubbliche che l’Ente intendesse far gestire al privato con la prospettiva di realizzare economie di spesa in un’epoca di scarsa disponibilità di risorse finanziarie e che possono così andare a coprire altre esigenze primarie che è tenuta ad assolvere la pubblica amministrazione. Anche qui però occorre fare chiarezza sui criteri di spesa delle risorse pubbliche, di qualunque tipo e da qualunque parte provengano, perchè esistono evidenti sperperi che sono addirittura intollerabili per la disinvoltura con cui vengono attuati e rispetto a chi ne sono i beneficiari. Anche su questo punto si è soffermata l’attenzione del neonato Comitato Civico che ha preso in esame i conti della Villa Fondi per capire dove è possibile ridurre costi e dove invece si possono aumentare le entrate. Sembra un buon approccio per cui la già manifestata intenzione del Sindaco Giovanni Ruggiero di confrontarsi sull’argomento con il Paese, confermata oggi anche dal capogruppo di maggioranza Antonio Russo, dovrebbe garantire un confronto serio e costruttivo per individuare la soluzione ottimale che sgomberi anche il campo da interessi particolari di cui pure si è parlato e si parla anche con dovizia di particolari. E’ evidente che all’indomani della nomina ad assessore e vice sindaco di Salvatore Cappiello il problema di Villa Fondi ha avuto un’accelerata, confermata anche dall’ingresso nel team tecnico comunale del capo dell’UTC Graziano Maresca che affianca la Segretaria Generale e il Ragioniere Capo. Altrettanto significativo, e irrinunciabile, sarà il contributo che potrà venire al dibatitto da parte del responsabile della struttura, il funzionario Carlo Pepe, che con i mezzi che sin qui ha avuto a disposizione è riuscito ad assicurare la fruibilità della struttura anche per eventi molto importanti oltre che per le tante iniziative organizzate col concorso di operatori culturali ed artistici di Piano e del resto della Penisola. Sul piano politico qualche differenziazione si è registrata anche all’interno della maggioranza, mentre sul fronte dell’opposizione, almeno sino a questo momento, solo Anna Iaccarino e Antonio D’Aniello hanno espresso perplessità sulla proposta presentata dalla maggioranza mentre continuano ad osservare un basso profilo gli altri tre Consiglieri: Gianni Iaccarino, Enzo Parlato e Rachele Castellano.