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Napoli, all’ortopedico Antonio Iannelli sequestrati 374mila euro

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NAPOLI – Il caso aveva suscitato grande clamore, un anno fa, quando i Carabinieri su ordine della procura di Napoli arrestarono il luminare dell’ortopedia napoletana Antonio Iannelli. Ieri i Carabinieri del NAS Napoli hanno proceduto all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per equivalente – del valore di 374.420 euro – dell’abitazione di Iannelli, provvedimento emesso dal G.I.P. – Ufficio 34° del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, P.M. Dr. Maurizio Giordano, ha consentito temporaneamente la facoltà d’uso dell’immobile al sanitario.
I militari del Nucleo hanno accertato che il medico per gli anni 2008 e 2009 aveva dichiarato redditi sensibilmente inferiori a quelli percepiti (circa 1milione di euro di prestazioni non fatturate) lucrando l’importo oggetto del provvedimento cautelare.
In particolare, le attività sono partite dall’analisi delle liste di pazienti presso una Clinica Napoletana che dopo essersi sottoposti a trattamenti ortopedici (principalmente interventi chirurgici) eseguiti dal sanitario, corrispondevano l’onorario dovuto per la prestazione mediante l’emissione di assegni intestati ad un familiare dello stesso.

Tali attività investigative rientrano nell’ambito dell’indagine a carico del Prof. Iannelli, allora primario della II^ Divisione di Ortopedia dell’A.O.R.N. “Cardarelli” di Napoli, diretta e coordinata dal Procuratore Aggiunto Dr. Franco Greco e dai Sostituti Procuratori Francesco Curcio e Henry John Woodcock della Procura della Repubblica di Napoli, condotta negli anni 2010/2011 dai Carabinieri del N.A.S. di Napoli che nel marzo 2012, arrestavano il citato sanitario al quale – insieme ad altri – venivano contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d’ufficio, falsità in atti (cartelle cliniche) e truffa in danno della Pubblica Amministrazione, quantificata per gli anni 2010/2011 in circa duecentomila euro.

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