Massalubrense

Massa Lubrense, il WWF denuncia: eliminato il grosso pino delle canarie

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MASSA LUBRENSE – Il WWF Penisola Sorrentina lancia un accorato grido di allarme sui reiterati sabotaggi arborei nel comune di Massa Lubrense. In località S.Agata si è proceduto all’eliminazione a raso dell’ennesimo importante albero! Stavolta a pagare le conseguenze di un rapido ed apparentemente inspiegabile disseccamento è stato uno splendido esemplare di Pino delle Canarie  che, con una circonferenza di circa due metri e oltre 70 anni di età, vegetava nell’area esterna del ristorante “da Cardillo”.

Con la sua folta chioma, caratterizzata dai lunghi e morbidi aghi, e col suo tronco alto e slanciato era visibile anche da lontano da chiunque percorreva la via Dei Campi e faceva ormai parte integrante del paesaggio e della geografia dei luoghi. Il Pino offriva regrigerio nelle assolate giornate estive anche agli avventori del ristorante e costituiva una piccola protezione dalla trafficata arteria stradale contribuendo, con la sua chioma sempreverde, ad ossigenare l’aria e depurarla da particelle dei gas di scarico delle autovetture, dannose alla salute e causa accertata di patologie tumorali.

“Col taglio del Pino di via Dei Campi – dichiara Claudio d’Esposito del WWF Penisola Sorrentina – continua a S.Agata il lento e progressivo, ma violento e irreversibile, depauperamento del patrimonio arboreo della città. Già tempo fa l’albero aveva subito una drastica e irrazionale capitozzatura che lo aveva fatto letteralmente a metà.

Tuttavia l’albero, nonostante i maldestri tagli di capitozzo operati, aveva mostrato miracolose capacità di ripresa, riformando in pochi anni una nuova folta chioma. Ora il suo repentino disseccamento … e quei fori sospetti praticati alla base con la stessa tecnica usata per il sabotaggio dei 27 cipressi della scuola media di via Reola.

E’ ipotizzabile che quell’albero, che impreziosiva il paesaggio ed ossigenava l’aria, desse fastidio a qualcuno … forse a qualche abitazione confinante, a cui faceva preziosa ombra o toglieva la vista della strada. Il cerchio si stringe: troppi sabotaggi e attentati arborei si stanno mettendo in atto nella stessa area… come se ci fosse una regia comune o una volontà locale portata avanti con le competenze diaboliche di qualche giardiniere o tecnico del posto!”

Per la cronaca: L’eliminazione del Pino delle Canarie segue l’attentato ai Cipressi della scuola Pulcarelli che si aggiunge allo storico taglio a raso promosso dall’amministrazione comunale di tutti i Tigli del Corso S.Agata, della Palma colpita dal punteruolo rosso e dei grossi esemplari di Cedro del Libano (di 78 anni di età) posti nell’aiuola all’inizio di via Reola (sostituiti da fiorellini protetti da recinzione elettrica) a cui si aggiungono gli scempiosi storici tagli di capitozzo operati sulle Querce secolari del distributore di benzina di fronte alla scuola, e il disboscamento di un’intera scarpata, tra il deposito di materiali edili Vinaccia e la sottostante via Canale.

Sempre sulla via Reola di fronte alla nuova piscina è stato creato uno squallido piazzale cementato circondato da colline sterrate senza nessun albero impiantato … e anche il vicino II° Corso di S.Agata, un pezzo di autostrada tra mulattiere, è privo di alberature! E’ come se gli alberi fossero visti solo come un onere e un fastidio da non avere o, peggio, da eliminare.

Il WWF ha seri sospetti che il repentino ed inspiegabile disseccamento della chioma del Pino delle  Canarie, divenuta di un colore rossiccio in breve tempo, è stata presumibilmente provocata dall’inserimento all’interno del tronco di sostanze chimiche, di cui si ignorano composizione e consistenza.

L’ipotesi appare plausibile in quanto sono apparsi alla base del tronco diversi fori praticati con un trapano dai quali è stata documentata la fuoriuscita di sostanze!!!
Tale sospetta operazione, qualora accertata, equivarrebbe di fatto alla distruzione di un elemento caratterizzante il paesaggio oltre ad essere lesiva di Bellezze naturali secondo quanto definito dall’art. 1 sexies della L. 431/85 e dalla L. 1497/39.

Il WWF richiederà agli organi competenti  un immediato interessamento per accertare i fatti ne la sussistenza di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge per l’eliminazione del grosso Pino e l’immediato reimpianto di un Altro albero!!!

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