Massalubrense

Massalubrense, sabotati i cipressi della scuola “Pulcarelli” a S.Agata

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MASSALUBRENSE – Ancora uno scempio ambientale e ancora una volta è il WWF della Penisola Sorrentina a scendere in campo per denunciare i danni arrecati all’ambiente, in questo caso i cipressi ubicati presso la Scuola Media “Pulcarelli” a Sant’Agata. Con nota inviata all’U.T.C. e al Comando Polizia Municipale di Massa Lubrense, al Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia, alla Soprintendenza di Napoli e Provincia e alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il WWF Penisola Sorrentina ha denunciato la deturpazione di 27 esemplari arborei di Cipresso.

In località S.Agata, si è compiuto un chirurgico attentato ai danni di esemplari arborei di Cipresso (Cupressus sempervirens) che vegetavano al confine dell’area esterna del parcheggio di pertinenza della Scuola Media Statale Costanzo Pulcarelli in via Reola. I Cipressi con i  loro tronchi alti e slanciati erano visibili da chi percorreva la via Reola e facevano ormai parte integrante del paesaggio e della geografia dei luoghi…

“E’ pazzesco – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – col sabotaggio dei Cipressi della Scuola Media continua a S.Agata, in particolare sulla via Reola, il lento e progressivo, ma violento e irreversibile, depauperamento del patrimonio arboreo cittadino.

L’attentato da parte di ignoti ai cipressi segue il taglio a raso promosso dall’amministrazione comunale di tutti gli stupendi Tigli che vegetavano sul Corso S.Agata, della Palma colpita dal punteruolo rosso e dei grossi e spettacolari esemplari di Cedro del Libano (di 78 anni di età) posti nell’aiuola all’inizio di via Reola (eliminati pretestuosamente e sostituiti da fiorellini protetti da una recinzione elettrica… la stessa che si usa per proteggere le greggi dai lupi in abruzzo!!!) a cui si aggiungono gli scempiosi storici tagli di capitozzo operati sulle Querce secolari del distributore di benzina di fronte alla scuola, e il recente disboscamento di un’intera scarpata, tra il deposito di materiali edili e la sottostante via Canale.

Sempre sulla via Reola è stata di recente inaugurata una struttura pubblica con piscina circondata da mega piazzale cementato e da colline sterrate senza nessun albero impiantato … e anche il vicino “secondo corso” di S.Agata – un pezzo di autostrada costruito tra mulattiere – è per la quasi totalità privo di alberature. E’ come se gli alberi fossero visti solo come un onere e un fastidio da non avere o, peggio, da eliminare!!!”

Il filare di Cipressi al confine con la scuola rappresentava un importante baluardo verde posto tra la trafficata arteria stradale (sede di ben due distributori di carburanti a cui se ne aggiunge un terzo posto a breve distanza) e l’edificio scolastico, che si erge su di una vasta superficie tristemente asfaltata e utilizzata per il transito e la sosta di autovetture.

I cipressi contribuivano con le loro folte chiome sempreverdi ad ossigenare l’aria e a depurarla da particelle dei gas di scarico delle autovetture (dannose alla salute e causa di patologie asmatiche e tumorali) oltre ad offrire una preziosa ombra nelle assolate giornate estive.

Gli esemplari arborei in oggetto apparivano fino ad un mese fa in ottimo stato e in piena vigoria!!!

La deturpazione operata agli esemplari arborei, che in breve tempo hanno disseccato la chioma che ora appare di un colore rossiccio, è stata presumibilmente provocata dall’inserimento all’interno dei tronchi di sostanze chimiche, di cui si ignorano composizione e consistenza. Tale ipotesi appare plausibile in quanto sono apparsi alla base dei tronchi numerosi fori (da due a sei a seconda della circonferenza del tronco della pianta) praticati con un trapano.

I fori della profondità di circa 10 cm. e del diametro di 1cm. sono poi stati abilmente occlusi con l’inserimento di un rametto in legno dello stesso spessore, probabilmente a contenere la fuoriuscita delle sostanze immesse nel tronco degli alberi e/o a mascherarne il “sabotaggio”!!! Tale sospetta e criminosa operazione, che ha portato al repentino disseccamento della quasi totalità delle piante, equivale di fatto alla distruzione di elementi caratterizzanti  del paesaggio oltre ad essere lesiva di Bellezze naturali secondo quanto definito dall’art. 1 sexies della L. 431/85 e dalla L. 1497/39

Pertanto il WWF ha chiesto:
un immediato interessamento per accertare i fatti, verificare se e quali sostanze possano essere state inserite all’interno dei tronchi degli alberi, e promuovere tutte le azioni, ciascuno per quanto di competenza, atte ad individuare e punire coloro che dovessero risultare responsabili del vergognoso ed incivile gesto.

Inoltre agli uffici comunali preposti è stato chiesto di attuare con urgenza ogni intervento agronomico atto a curare gli alberi danneggiati e salvare quelli superstiti, oltre a procedere, in caso di irreversibile danneggiamento dei tessuti arborei, all’immediato reimpianto di altrettanti alberi della stessa specie, scegliendo piante che abbiano già notevoli dimensioni in modo da poter svolgere, quanto prima, l’importante ruolo ecologico e paesaggistico degli alberi eliminati.

“Ci auguriamo si riesca presto a svelare i nomi dei vigliacchi individui autori del sabotaggio… ma ci appare quantomeno sospetto che un privato possa avere avuto un interesse individuale ad eliminare tutti gli alberi di una scuola pubblica – conclude Claudio d’Esposito – … nei pressi non sembrerebbero esserci case o attività a cui gli alberi avrebbero potuto “dare fastidio” occultando il panorama, facendo ombra o altre fandonie simili a cui, purtroppo, siamo abituati.

Per tali motivi la nostra associazione ha ritenuto di diffidare il Comune e la Soprintendenza dall’autorizzare in futuro qualsivoglia progetto e/o costruzione nel sito oggetto del sabotaggio ai danni dei 27 Cipressi.”

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