De Notaris, piangiamo Antonetti sperando di recuperare l’onestà perduta!
di Francesco De Notaris*
La scorsa estate avevo incontrato Giovanni Antonetti a Massa Lubrense. Avevamo parlato degli affari in atto e della complicità sostanziale di pezzi di quella Amministrazione con progetti che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico. Intrecci familistici-istituzionali-professionali-burocratici stanno distruggendo e rapinando il territorio della Penisola Sorrentina, di tutta la Penisola. Sulla illegalità non si edifica una Città, né la democrazia. Mentre i corruttori e i corrotti, gli speculatori cinici hanno ottenuto ed ottengono benefici superiori a quanto hanno ricevuto e ricevono gli onesti, tutti i cittadini, complessivamente, ricevono livelli di benessere inferiori a quelli ottenibili in una società che rispetta le leggi.
E la giustizia è assente. Ne avevamo parlato in due telefonate con l’avvocato che ci ha lasciati. Adesso si piange. Che sia il pianto della gente buona. Spero che altri piangano ed abbiano anche la capacità di recuperare l’onestà perduta, non soltanto quella intellettuale.