Sant'Agnello

Sant’Agnello per la prima volta sarà campagna elettorale vera!

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A Sant’Agnello, unico comune della Penisola Sorrentina chiamato alle urne nella tornata elettorale di fine maggio, il confronto-scontro per la poltrona di primo cittadino avverrà tra due ex sindaci: Gian Michele Orlando (2008-2012) e Pietro Sagristani (1998-2008). Il terzo concorrente è Rosario Salerno con una lista di partito, quella dei Cristiani Democratici, ma è oggettivamente fuori dai giochi per la vittoria. Fino all’ultimo minuto Sagristani&Co (Sant’Agnello prima di tutto) hanno confidato nella frattura last-minute fra i pezzi da novanta di Orlando, un’operazione che avrebbe potuto mettere in “fuori gioco” l’ingegnere il quale, invece, ha tessuto un’abile strategia grazie alla quale ha ricomposto in modo indolore il gruppo dando vita alla lista “Liberi e Uguali per Sant’Agnello” che richiama i principi della costituzione di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la libertà di ciascun individuo di esprimersi, realizzarsi, impegnarsi senza subire condizionamenti che ne mortifichino il diritto di cittadinanza attiva.

Un’altra importante novità riguarda la componente femminile. Orlando ha candidato quattro donne e le ha poste in testa di lista, cioè ai primi quattro posti riservando i successivi sei ai cinque uscenti e a una new entry.

Una scelta significativa con la quale Orlando ha voluto dimostrare di essere proiettato sulla strada di un rinnovamento nel quale la componente femminile è chiamata a svolgere un ruolo da protagonista reale anche per le caratteristiche umane e professionali delle sue candidate.

Ester De Maio, che apre la lista, è un funzionario della Regione Campania; Nunzia d’Esposito è un ingegnere specialista in territorio e ambiente; Lucia Gargiulo è consulente del lavoro ed ha ricoperto la carica di presidente della Commissione Comunale per le Pari Opportunità; Mariarosaria Terminiello è avvocato.

Candidature che esprimono un progetto per la futura amministrazione cui si aggiunge la new entry maschile: Pippo Coppola, agronomo. Completano la lista tre ex assessori: Pietro Gnarra, medico e vice sindaco per gran parte della passata legislatura; Antonino Coppola, medico e vice sindaco nella parte conclusiva del mandato di Orlando; Giuseppe Coppola’71, consulente d’impresa (Myllennium) e assessore; Gaetano Maresca, docente e capogruppo uscente; Arturo De Alteris, oceanografo ed ex presidente del consiglio comunale.

Tutto sommato una compagine ben assortita in termini di esperienza e di professionalità che, guidata da Orlando, si candida con il dichiarato obiettivo di riprendere il filo di un’amministrazione traumaticamente interrotta e commissariata.

Chiariti anche con Gnarra (che partecipò all’autoscioglimento del consiglio) i vecchi  dissapori, per Orlando si tratta di capitalizzare in chiave elettorale anche la Relazione di fine mandato con la quale la Commissaria Prefettizia ha passato in rassegna i suoi quattro anni di governo a Sant’Agnello (2008-2012) redigendo un dettagliato rapporto sul piano della gestione finanziaria e dei risultati che ne sono conseguiti.

In effetti Orlando e la sua amministrazione vengono promossi a pieni voti da un soggetto terzo, la Commissaria Rosa La Ragione, che dallo screening amministrativo deduce risultati positivi sotto tutti gli aspetti e che si sintetizzano nel rispetto dei parametri di legge in materia di pubblica amministrazione.

Nel 2008, cioè a conclusione del mandato di Sagristani, analoga relazione sanciva il rispetto di sei parametri sugli otto previsti. Nei quattro anni di governo-Orlando i parametri da rispettare ai fini della buona e corretta amministrazione sono passati a dieci e la relazione della Commissaria sancisce che sono stati rispettati tutti e dieci.

Una promozione a pieni voti se si considera la devastante crisi socio-economica del Paese che si è riversata sugli Enti Locali imponendo scelte difficili per mantenere in equilibrio i conti senza gravare di nuove tasse e di prelievi forzosi famiglie e imprese. Orlando ci è riuscito inaugurando un circuito virtuoso sul piano della gestione e della progettazione finanziaria tradottasi nella riduzione di circa del 20% della tassa sui rifiuti, unico comune della Penisola Sorrentina a marcare questo risultato.

Ora non si tratta di “beatificare” l’operato di Orlando, ma di analizzarlo con oggettività in un contesto politico e amministrativo difficile nel quale l’opposizione ha lavorato con l’unico obiettivo di mortificarne l’azione di governo per creare le premesse per un ritorno in campo dell’ex sindaco Sagristani. Con ciò mettendo a rischio gli interessi dei cittadini e pregiudicando la realizzazione di alcune opere pubbliche che per Sagristani costituiscono l’occasione per ripartire dal 2008 e riprendere un lavoro incompiuto.

Questa filosofia mal si sposa con la cura degli interessi del Paese che deve ispirare chi è investito di un mandato elettorale che, ovunque, si esplica nella logica della continuità amministrativa delle azioni e della programmazione, delle opere e delle progettualità.

Il tentativo di congelare il governo-Orlando per azzerarne le chance di rielezione ha seriamente pregiudicato il progetto politico di Sagristani, perché questi cinque sono stati anni nei quali si potevano realizzare ben altri programmi per Sant’Agnello privilegiando solo ed esclusivamente il pubblico interesse che non è prerogativa esclusiva di nessuno, ma obbligo da perseguire da parte di tutti.

Qualcosa però si è rotto, per fortuna, in questo “visione politica restaurativa” e lo dimostrano le candidature di Orlando che, per la prima volta, irrompono sulla scena come espressioni di quartieri nei quali l’egemonia elettorale sembrava inattaccabile. Forse è il momento di rendersi conto che la voglia di cambiamento sta facendo crollare, anche in una realtà politicamente complicata qual è quella di Sant’Agnello, l’idea che la soluzione di tutti i problemi sta nell’uomo solo al comando, nel salvatore della patria, nel dopo di me il nulla!

Ovviamente sarà il responso delle urne a decidere il futuro di Sant’Agnello. Quel che è certo è che sarà elezione vera (per la prima volta) e che Sagristani e Orlando, dopo il responso delle urne, siederanno entrambi nel prossimo consiglio comunale che dovrà amministrare il Paese a prescindere da chi ha vinto o da chi ha perso.

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