A Sorrento la convention del PdL per le “sanatorie edilizie e tributarie”
SORRENTO – La convention elettorale organizzata dal PdL sulle proposte di sanatorie edilizia e tributaria ha riunito nella cittadina peninsulare il popolo delle libertà per confrontarsi su un tema che ha molto a cuore e grazie al quale confida di recuperare consensi per affermarsi, anche in questa tornata elettorale, primo partito della Penisola. Tra i tanti amministratori e politici presenti alla tavola rotonda organizzata dal vice sindaco Giuseppe Stinga c’era anche Flora Beneduce che così ha commentato: “La Campania, al contrario delle altre regioni, non ha beneficiato del condono edilizio del 2003. Io credo che proteggere l’ambiente dall’aggressione selvaggia del cemento sia una priorità…
Ma non si può pensare, oggi, di abbattere case costruite almeno un decennio fa. Non sarebbe giusto togliere un tetto a famiglie che resterebbero senza abitazione, in un periodo di crisi come questo. Abbiamo vissuto da poco, a Vico, la vicenda di una donna disabile costretta a vere crollare sotto i colpi della ruspa, la casa in cui ha vissuto fino a un momento prima. Lacrime disperate, perse nell’impossibilità di fare altro. La speculazione è assolutamente condannabile, ma quando l’abuso è legato alla necessità garantire ai figli l’opportunità di una famiglia, il discorso cambia. E tante famiglie, per costruire, hanno chiesto prestiti e hanno acceso mutui. Ogni mattone è stato sudore e sangue. Io credo che questo partito debba continuare la sua battaglia per i cittadini. Riportare tutto alla legalità significa impedire, in futuro, ulteriori danni ambientali. Il nostro territorio è stupendo, non possiamo deturparlo ancora. L’uomo è un valore. Lo diventi anche l’ambiente”. All’incontro ha partecipato anche Michelangelo Scannapieco, leade del Comitato Diritto alla Casa e candidato alla Camera. “Dalla penisola sorrentina parte un nuovo appello al Pdl per la risoluzione del problema abbattimenti, Nel corso della serata è emersa la volontà di affrontare in maniera seria la problematica relativa alle demolizioni delle case di necessità. In Campania devono essere riaperti i termini di istanza relativa al condono 2003, perché bisogna ricordare che i cittadini campani sono gli unici in Italia a non usufruire di questa opportunità a causa di una decisione (rivelatasi poi incostituzionale) dell’allora governatore Bassolino che bocciò la legge nazionale. Chiediamo soltanto di avere gli stessi diritti dei cittadini residenti nelle altre regioni d’Italia – conclude il leader dei comitati – ed è per questo che continueremo a lottare per questa giusta causa”.
2 commenti
conte
La beneduce pensi al suo amico dell’utri e alla vergognosa vicenda della biblioteca dei Girolamini…….
Alessandro Lauro
Da persone che fanno parte di un partito di plastica dove il loro padrone dice che i giudici sono peggio della MAFIA, cosi ci si può aspettare?
solo illegalità e declino.